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<<Ci sei petite?>> mi chiede Charles guardando indietro mentre stava continuando a correre <<Si si>> gli rispondo tra una falcata e l'altra. Charles mi aveva proposto di andare a correre all'alba quindi perchè no, ora eravamo in un boschetto avevamo anche portato Cherie  che si stava divertendo più di tutti noi, soprattutto ad infastidire qualche uccellino che stava beccando il terreno cercando del cibo poi ogni tanto andava a chiamare Charles leccandogli la mano e dopo tornava di fianco a me, <<Ci fermiamo un secondo>> vedo Charles che rallenta finchè non arrivo al suo fianco <<Va bene>> iniziamo a rallentare fino a fermarci, si era seduto su un masso vicino alla strada sterrata che stavamo percorrendo <<Hai caldo?>> io mi avvicino a lui fino a quando non mi fa appoggiare sul suo ginocchio destro <<No perchè>> indossavo dei ciclisti neri e una felpa grigia con un top sportivo sotto mentre Charles indossava dei pantaloncini e anche lui una felpa <<No così>> intanto Charles alza la mia felpa e appoggia le mani sotto la felpa, mi scappa una piccola risata <<Perchè ridi sempre veramente>> scoppia a ridere anche lui <<Hai le mani fredde e mi fai il solletico>> dico tra una risata e l'altra <<Scusami>> dice continuando a ridere <<Sai dovremmo farlo più spesso>> continua subito dopo <<Si dai>>. Era quasi l'ora dell'alba quindi ci alziamo e andiamo verso un prato non molto distante da qui <<Cherie>> la richiamo visto che si stava addentrando nel bosco.

<<Guarda petite>> dice indicando il sole che stava per sorgere <<Già>> appoggio la mia testa sulla sua spalla mentre lui mi abbraccia <<Chissà un giorno noi due>> inizia Charles mentre io giro di scatto la testa verso di lui abbastanza confusa <<il nostro futuro intendo>> sorrido istintivamente <<Solo il destino sa come andrà>> io spero vivamente in un futuro con lui, penso sia la persona più gentile del mondo si preoccupa per tutti e tante volte trascura se stesso tende ad assorbire i dolori degli altri li combatte per te però i suoi li tiene dentro cercando di curarli da solo, questa cosa la ammiro molto <<Che ne dici se domani veniamo qui, magari facciamo un picnic che ne so>> dico facendo una risata nervosa <<Andata per il picnic perchè ho giornata libera>> lo abbraccio anche io mentre il sole stava iniziando a sorgere lentamente, ma non abbastanza.

<<A che ora devi essere in scuderia?>> decido di rovinare questo momento <<Ci devo proprio pensare, per me potremmo stare qui tutto il giorno>> fa piacere sentire che vorrebbe passare tutto il giorno con me <<Anche se vorrei ma purtroppo non possiamo, quindi dobbiamo andare>> ci alziamo e ci incamminiamo verso casa erano le sette del mattino, dovevamo tornare a casa e farci una doccia <<Tanto domani siamo di nuovo qua almeno>>.

***

<<Petite mi asciughi i capelli>> mi chiama Charles dal suo bagno <<Arrivoo>> adoravo i suoi capelli quindi non me lo faccio ripetere due volte. Eravamo tornati da correre ci siamo fatti una doccia e ora mi stavo precipitando in bagno <<Se mai avessi i capelli lunghi come i miei li avresti già tagliati a zero>> dico ridendo vedendo le sue doti con i phon <<Lo penso anche io>> prendo un asciugamano e cerco di togliere l'acqua in eccesso <<Ora mi porti via la testa>> dice Charles appena vede che prendo la spazzola <<Se vuoi i nodi dimmelo>> cerco di essere più delicata possibile cercando di non fargli male e dopo inizio con il phon. Dopo un quarto d'ora erano asciutti <<Ora fai tu in ciuffo perchè non sono assolutamente capace>> dico incamminandomi verso la mia stanza, io adoravo soprattutto i capelli di Charles dopo che si toglie il sotto casco non sono schiacciati ma mossi in realtà non lo so manco io ma sono bellissimi.

Ero tornata nel mio bagno per truccarmi o almeno darmi una sistemata, mi inizio a vestire con un maglioncino e una gonna nera che arrivava poco sopra il ginocchio poi mi inizio a truccare giusto questa notte mi erano spuntati qualche brufoli sulla fronte quanto li odiavo quindi sta mattina si va di correttore e proprio quando stavo finendo di mettere il mascara vedo Charles nel riflesso  che mi si avvicina e appoggia la sua testa nell'incavo del mio collo <<Hai cambiato shampoo?>> mi chiede giocando con una mia ciocca dorata <<Si tè verde e limone te gusta?>> vedo che li annusa <<Si li fa più morbidi>> chiudo il tubetto di mascara e lo abbraccio <<Possiamo andare in scuderia>> dico alzando completamente il collo per poterlo guardare <<bien sûr petite>> si abbassa per lasciarmi  un altro bacio sulla fronte <<Aspetta che lì ho il correttore>> dico ridendo vedendo le sue labbra color pelle <<merde Emily>> dice il mio nome con un accento francese mentre io continuo a ridere <<Stai fermo non le leccare>> apro l'armadietto dove avevo riposto tutte le creme e lo struccante prendo anche un batuffolo di cotone e gliele inizio a pulire, lui mi aiuta ad alzarmi tenendomi dai fianchi e abbassandosi direi vita da bassi be like <<Ragazzi non è possibile che vi becco sempre mentre pomiciate>> io la guardo e senza pensarci chiudo a chiave la porta del bagno sospierando<<Ho quasi finito>> passo ancora il cotone sul suo labbro inferiore per qualche secondo non mi muovo <<Emily, tutto ok?>> con uno scatto butto il cotone <<Possiamo andare>>  apro la porta e ci incamminiamo verso la macchina alla fine non dò peso alla alla domanda<<Io non ti dò più i bacini>> cerca di fare l'offeso ma senza riuscirci <<Dai vieni qui>> dico ironica prima di avvicinarmi a lui e dargli un bacio sulla guancia. Giuro questa cosa la adoro, questi bacini innocui che ci scambiamo mi fanno innamorare sempre di più di lui però sarebbe più bello se non ci fosse Nicole pronta a contestare anche se ci diciamo ciao.

Vita e destino//Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora