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Lunedì 4 aprile 2022

Mancava meno di una settimana al gran premio e mancavano tre giorni e avrei rivisto tutti gli altri ma soprattutto Charles, ieri alla fine siamo andati in spiaggia il mare Australiano era magnifico trasparente e abbastanza caldo mi era piaciuto molto però mi è piaciuto meno quando Oscar ha voluto dirmi che l'Australia era al secondo posto per gli attacchi degli squali però tutto sommato mi ero divertita molto. 

Erano più o meno le cinque del mattino io ero l'unica sveglia e stavo guardando il telefono con Oscar che stava dormendo sulla mia spalla perchè come la prima sera eravamo crollati sul divano fino a quando il mio telefono non inizia a ricevere un casino di messaggi tutti da parte di Charles quindi corro ad aprire la chat pensando che era qualcosa di importante <<Emily tosti sta luce>> Oscar si copre gli occhi <<Scusami non volevo svegliarti>> abbasso la luminosità del telefono e leggo i messaggi <<Oscar, Oscar>> riprendo la sua attenzione <<Hanno confermato Kevin Magnussen come pilota>> mi guarda <<Magnussen?>> accenno un si <<Ci sta dai, già in Australia?>> Charles mi aveva inviato il post quindi lo vado a leggere <<Si arriverà a Melbourne giovedì>> si alza dal divano <<Dai vestiti andiamo a fare due passi che ne dici?>> gli sorrido e senza dire nulla mi alzo e con la torcia del telefono cerco qualcosa da mettermi, di mattina faceva abbastanza fresco quindi decido di mettermi dai Jeans blu scuro a zampa con sotto una maglietta bianca corta e un felpa  dello stesso colore dei jeans con la zip mi era un pò lunga ma ci stava come outfit da cinque del mattino, invece Oscar si era messo dei pantaloncini e la maglia della McLaren <<Ti giuro è l'unica che ho trovato>> mi dice sottovoce per non svegliare Lando e Luisa.

Usciamo dalla casetta e iniziamo a percorrere la via per arrivare poi sulla strada principale, non era buio il sole stava già sorgendo passiamo davanti anche dove abbiamo mangiato cena ieri e vediamo Nicole fare pilates <<E ora cosa sta fecendo?>> chiede Oscar avvicinandosi <<Mamma?>> la chiama e lei si gira di scatto <<Ragazzi ma cosa ci fate svegli alle cinque?>> potevamo fargli la stessa domanda però lei stava facendo qualcosa di produttivo <<Non riuscivamo a dormire quindi andiamo a fare due passi>> ci guarda sorridente <<Tornate per colazione mi raccomando, ora il mio corso di pilates mi chiama>> la salutiamo e appena ci giriamo noto che Oscar era tutto rosso <<Aiuto ogni tanto impazzisce>> dice iniziando a ridere <<Guarda che tua madre è una ginnica>> mi stava un casino simpatica infatti per me e Luisa è già mamma Niki <<Avrei voluto avere anche io una mamma così, ti ha dovuto lasciare andare a quattordici anni dall'altra parte del mondo>> la stimavo molto so che non è semplice <<Almeno non ti ha rinchiuso da qualche parte per non farti scappare>> mi guarda confuso <<Tutti se noti mi dicono "sei ricomparsa dopo tre anni">> accenna un si <<Bene avevo diciannove anni ero maggiorenne volevo trasferirmi da mio padre per seguire la scuderia >> sospiro <<Ma mia madre e Nicole per non farmi andare da mio padre mi hanno fatto rinchiudere per instabilità mentale quindi per loro non ero in grado di prendere decisioni>> mi guarda dispiaciuto <<Solo che non ero impazzita veramente ma sono impazzita là dentro chiusa nella stessa struttura per tre anni>> mi guardo intorno <<Questo tuo padre lo sapeva?>> continuiamo a camminare <<Mia madre gli ha detto che lo odiavo non volevo vederlo poi quando Luisa l'ha scoperto glielo ha detto è iniziato un processo lunghissimo ed è riuscito a farmi trasferire dall'ospedale di Londra a quello di Milano>> si ferma e mi guarda <<Mi dispiace un casino>> mi abbraccia <<Per fortuna avevo Luisa, Lando, Carlos, Arthur e Pierre molto vicini a me poi ogni tanto potevo uscire>> cerco di alleggerire il tutto pensa che quel periodo è stato il più buio della mia vita <<Comunque quasi nessuno lo sa a parte la mia famiglia e quelli che ti ho nominato prima e ora tu, Charles, Seb, George, Fernando per loro sono sparita>> ci sono state cosse positive tipo Maria e mio padre si sono conosciuti in ospedale e voglio prendermi questo merito è stato grazie a me <<Però non mi sono mai persa nessuna gara che era formula 1,2,3 e tutte le altre>> lui guardava fisso per terra <<Tipo a Monza dell'anno scorso sono venuta mentre Imola no perchè mi avevano appena trasferito>>  guardo in lontananza e vedo una sorta di ranch con i cavalli quindi aumento il passo <<Ci andiamo?>> gli chiedo visto che avremmo dovuto cambiare strada <<Va bene>> appena lo dice mi metto a correre <<Aspettami però>> anche se non rallentavo dopo una decina di metri mi aveva già superato fino ad arrivare da questi quattro cavalli erano tutti e quattro uguale <<Io non ci capisco nulla di cavalli>> ridacchio <<Da quello che so tua sorella è nelle top categorie pensavo che fosse di famiglia>> accenno un no <<Ha preso da mia madre io da mio padre, no avevo provato forse tre anni poi ho capito che non  era assolutamente il mio settore e sono passata a stringere bulloni in scuderia con mio padre>> era la verità mi sentivo più a mio agio con i motori anche se l'equitazione mi affascina molto adoro la sua bellezza e non mi dispiacerebbe andare alla fiera di Verona senza mia sorella ovviamente <<Oscar>> lo chiamo attaccandomi al suo braccio sinistro <<Non voglio farti pena o cose simili te l'ho voluto raccontare perchè ci tengo a te e so che non userai questo come un arma a doppio taglio>> mi ricordo la mia ex migliore amico dopo che mi ero lasciata con Edoardo glielo ha raccontato e ha iniziato a venire in ospedale a rompere a tutti <<No mi dispiace perchè non te lo sei meritato, ora stai meglio vero?>> accenno un si sorridendo per rassicurarlo e lui mi tocca il naso con l'indice <<Ti voglio bene Ozzy>> gli stringo il braccio <<Anche io e non sai quanto>>

Vita e destino//Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora