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<<Luisa non ci crederai mai>> entro in cucina subito dopo essermi svegliata <<Ho sognato Charles in camera mia ieri sera, a proposito perchè ero in camera mia e dov'è Kika?>> piano piano mi accorgo di tutto <<Forse dovresti guardare questo>> mi passa il suo telefono dove c'era un video di una discoteca <<E allora?>> non stavo capendo <<Aspetta>> il suo volto era fisso per terra e non stavo capendo poi il video andò avanti <<Ma che cavolo>> ingrandisco quella ragazza in piedi su quel tavolo spacciandosi per me <<Pierre è venuto qui per cercanti ha visto Kika e l'ha portata da Lui mentre Charles ti ha portato in stanza>> per ora ero concentrata sul video su quell'immagine <<Stai tranquilla Charles lo sa che eri qui anche Pierre e Oscar>> sforzo un sorriso <<Sarà solo qualche deficiente ubriaca>> alzo lo sguardo <<Lo ha detto Charles vero?>> ci mettiamo a ridere <<Come hai fatto>> la interrompo <<Lui è un uomo di classe>> continuiamo a ridere, per fortuna meglio che piangere. Dopo nove ore accendo il mio telefono e avevo decide di telefonate da parete di Pierre e alcune da parte di Charles <<Ti avevo detto di fare la brava non ti andare in discoteca ad ubriacarti>> leggo a Luisa uno dei tanti messaggi intimidatori che Pierre e Charles mi avevano mandato <<E ce ne sono molti altri ancora più divertenti>> che avrei preferito non leggere ad alta voce <<Solo io ho la sensazione che non era una persona a caso quella del video?>> il mio sesto senso diceva che era qualcuno che conoscevo <<Ma no dai sarà stata una ragazza a caso>> stavo cercando di autoconvincermi anche se non ne ero per niente convinta <<Che ne dici se sta mattina andiamo noi all'hotel dei ragazzi?>>

L'idea mi era piaciuta quindi dopo dieci minuti e una corsa per riuscirli a vedere prima che andavano in pista ci siamo riuscite <<Aiuto, adesso collasso>> Luisa si appoggia a me prendendo aria <<Dovremmo tornare a correre siamo fuori allenamento>> mi guarda male prima di tornare a morire <<Ti faccio correre io a calci in culo>> mi minaccia prima di sedersi sui gradini appena fuori dall'hotel. <<Ragazze che ci fate qui>> ci guardiamo in torno cercando Lando <<Sono qui sopra>> ci stava osservando chissà da quanto tempo <<Dai salite>> rientra in stanza non dicendoci nemmeno il piano ma noi facciamo come ci dice ed entriamo <<Mi ha scritto quarto piano ci aspetta fuori>> arriviamo fino a qual piano e troviamo subito Lando aspettarci fuori dalla stanza <<Ma buongiorno>> mi appoggia le mani sui fianchi aspettando che lo raggiungessimo <<Giorno>> lo sorpasso entrando in stanza e c'era anche Oscar <<Emi>> esclama appena mi vede <<Ciao Osc>> mi siedo vicino a lui <<Fa già caldissimo>> mi lamento sdraiandomi sul letto <<Pensa noi oggi con le tute>> no non ci volevo pensare per nulla. Siamo stati qualche minuto in stanza aspettando che Lando finisse di prepararsi <<Ci aspettano giù per colazione>> io e Oscar usciamo per primi mentre Lando  in ascensore prende non molto ironicamente Luisa per mano  o meglio gli prende l'indice, appena arrivati di sotto al contrario di Lando Oscar mi prende la mani e la inizia a far oscillare avanti e indietro <<Così mi fai arrossire Piastri>> ci mettiamo a ridere fino a vedere Charles, Pierre, Kika, Carlos e Max senza Kelly che sarebbe arrivata solo per le qualifiche, ci stacchiamo continuando a ridere <<É sbocciato l'amore>> ci prende in giro Kika <<Manco se mi pagassero mi metterei con questo>> gli scompiglio i capelli <<Sei solo gelosa>> mi guarda abbassando lo sguardo <<Comunque la vera fiamma sono loro>> Lando e Luisa erano ancora distanti da noi.

Dopo qualche altro minuto ci avevo raggiunti e dopo poco ci avevano assegnato un tavolo <<Tu vieni vicino a me>> Charles mi appoggia una mano sulla schiena portandomi in due posti dove ci siamo messi vicini <<Oggi ti controllo io se fai colazione>> mi sposta una ciocca dietro all'orecchio <<Tranquillo non ce ne è bisogno>> sorride <<Lo so ma lo farò comunque, non voglio che mi spaventi come ieri>> mi metto a ridere <<Se vuoi imparare a conoscermi non ti devi mai spaventare quando sto male>> ormai Carlos, Luisa o mio zio erano abituati quindi non si preoccupava nemmeno così tanto, era appena arrivato il cameriere e per l'ennesima volta ricevo una chiamata da un numero sconosciuto <<Charles ordina tu per me>>

Vita e destino//Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora