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<<Già all'opera?>> Charles entra in cucina con tutti i capelli spettinati <<Mi tenevo impegnata>> mi pulisco le mani dalla farina prima di raggiungerlo per dargli un bacio sulla guancia <<Oggi siamo felici?>> accenno un si <<Libere, Sprint, Cena e dormire questi sono i miei programmi per oggi>> si avvicina per vedere cosa stavo facendo <<Spero che nei tuoi programmi ci sono anche io>> si appoggia al tavolo <<Non saprei, forse sarai troppo occupato a decidere che vestito dovranno mettere certe persone>> gli faccio l'occhiolino <<L'unico vestito che mi interessa è il tuo>> si avvicina facendo incrociare le nostre gambe mentre mi sporgo indietro con il busto <<Sarà una sorpresa>> sarà una sorpresa anche per me perchè Luisa ha voluto occuparsene  personalmente visto che sapeva del piano di Charles e per la seconda volta ha agito alle mie spalle <<Pancake?>> cambia radicalmente discorso <<L'unica cosa che so cucinare>> mi metto a ridere <<Io preferisco cucinare la pasta ma ti posso dare una mano>> avevo appena iniziato quindi stavo ancora pesando gli ingredienti <<Tutti gli altri?>> guardo di sfuggita l'ora <<Stanno ancora dormendo>> erano solamente le sei e mezza del mattino solo noi due eravamo i problematici già in piedi, dovevamo sfornare pancake per almeno otto persone e ci dovevamo sbrigare, stavo iniziando a mischiare gli ingredienti quando Charles non mi sporca la guancia con la farina <<Charles>> lo rimprovero buttandogli a mia volta un pò di farina in faccia <<Così mi accechi io ho fatto attenzione>> cerca di togliersi la farina dagli occhi ma con scarsi risultati, mi si avvicina prima di iniziarmi a fare il solletico <<Smettila che mi metto a urlare>> mi stavo trattenendo per non svegliare gli altri <<No non la smetto>> lui aveva il coltello dalla parte del manico e lo sapeva mentre io stavo morendo <<Buongiorno>> mi pietrifico tra le braccia di Charles vedendo Nicole in intimo e avevo subito notato che era ancora un pò brilla <<Ciao>> gli risponde Charles fissando il pavimento anche per rispetto nei suoi confronti <<Siete proprio mattinieri voi due>> si appoggia alla porta sistemandosi i capelli <<Sempre insieme>> ci guarda mettendosi a ridere <<Allora ci vediamo dopo>> alza la mano agitando le dita per salutarci per poi andarsene subito dopo, era qui giusto per interromperci. Charles mi stava ancora avvolgendo la vita che subito dopo tolgo e lui è solo obbligato a farlo <<Bene, possiamo continuare>> ancora una volta aveva rovinato tutto <<Aspetta prima puliamoci>> si avvicina prendendo dello scottex <<Venez ici petite>> mi inizia a pulire la guancia e subito dopo mi scappa una sorriso <<Ora possiamo continuare>>.

Dopo un abbondante mezz'ora i pancake erano finalmente pronti e con essi iniziarono ad arrivare gli altri, <<Mi sono svegliato sentendo il profumo questo magnifico profumo>> entrano Carlos e Lando in cucina <<Preparati dai vostri chef preferiti>> Charles gli fa l'occhiolino poi vedo entrare Oscar <<Ciao Oscar>> mi avvicino per abbracciarlo mentre ho notato Charles che gli ha subito dato la schiena <<Nana>> sorride contraccambiando il mio abbraccio  <<Lando ma Luisa?>> lui stava già facendo colazione senza aspettarla <<In stanza, mi ha detto di non aspettarmi chiudendosi in bagno, magari ti sta aspettando>> visto che mi sentivo troppo a disagio esco per raggiungerla<<Sono io>> dico continuando a bussare alla porta ma per l'ennesima volta nessuna risposta <<Luisa>> la chiamo di nuovo non avendo ancora risposte dopo un bel pò di minuti passati davanti la porta finalmente si apre e mi trovo davanti Luisa in lacrime <<Cosa è successo?>> gli chiedo preoccupata <<Non riesco a farmi i boccoli>> tiro un sospiro di sollievo pensando che era successo qualcosa di molto più grave <<Dai ti dò una mano>> la spingo delicatamente su una sedia asciugandogli le ultime lacrime <<Volevi solo i boccoli?>>  accenna un no <<Volevo la coda alta con i boccoli alle punte>> prima dovevo guardarmi un rapido tutorial su come fare i boccoli perchè non ne ero capace <<Andiamo bene>> si mette a ridere <<Prima direi di fare la coda>> poi in teoria sarebbe stato più semplice farli <<Vero che non mi dai fuoco?>> mi metto a ridere <<Ci sono gli estintori tranquilla>> noi tenevamo molto alla sicurezza.

Vita e destino//Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora