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Finalmente il giovedì che stavo aspettando era finalmente arrivato, oggi ci sarebbe stato forse il rinnovo di Carlos che era ormai alle porte ma internamente si sapeva già che aveva firmato per un contratto biennale ed era anche il primo weekend di sprint quindi le qualifiche si sarebbero svolte domani invece che sabato<<Petite ci vediamo dopo al paddock>> vedo Charles lasciarmi un bacio sulla fronte in una stanza completamente buia prima di cadere di nuovo in un sonno abbastanza profondo dopo la serata di ieri sera che mi aveva distrutto qualsiasi organo vitale mi venisse in mente. Dopo chissà quante ore mi sveglio di nuovo sentendomi osservata <<Bonjour princesse>> stropiccio ancora un pò gli occhi visto che il sole a differenza di prima stava regnando nella stanza rigorosamente rosa che continuavo a dire da anni che volevo cambiare il colore, l'idea c'era mancava solo il tempo <<Mamma mia, che ore sono?>> mi sembrava di aver dormito quindici anni <<Più o meno le nove e mezza, sono già tutti al paddock escluse Nicole e Alice che sono in città>> accenno un si non capendo ancora come mi chiamavo <<Charles mi ha incaricato di portarti intera al paddock>> sorrido raggiungendo Arthur <<Dammi dieci minuti e sono pronta>> avevo già in mente l'outfit che avevo preparato il pomeriggio prima ovvero dei Jeans larghi con lo strappo sulle ginocchia poi un top verde chiaro con una scollatura che con il mio seno invisibile era perfetta, una felpa corta bianca con la zip, i capelli sciolti come sempre e il trucco il solito oggi era una giornata abbastanza tranquilla i veri giorni importanti erano sabato, soprattutto la sera visto che come sempre si svolgeva la cena propiziatoria della scuderia e poi il giorno più importante ovvero la gara dove però non potrò stare nel box essendo che c'erano tanti ospiti come Elkann, Nek, Tomaso Trussardi, Brunelli Cucinelli o Marco Verratti che però sarebbe stato in tribuna e molti altri ma per ora sapevo solo di questi, <<Tempo record>> mi dice appena salgo in macchina <<Non vedo l'ora di entrare al paddock>>. 

Tutta la mia euforia si è prosciugata appena ho iniziato ad avvicinarli all'entrata del paddock <<Sai che forse ci sto ripensando?>> inizio a rallentare cercando qualche scusa per ritardare la mia entrata <<No, ora ci entriamo>> Arthur mi supera e passa il suo pass e così anche io, la prima cosa che vedo era la lunga fila degli Hospitality dove il primo era quello della Ferrari essendo prima nelle classifiche poi subito dopo la Red Bull e la Mercedes <<Vado un secondo all'hospitality vuoi venire?>> dopo saremmo dovuti andare al box di Arthur per vedere se era tutto apposto però prima dovevo parlare con mio padre <<Va bene>> nemmeno il tempo di entrare che vediamo seduti attorno a un tavolino Diana, Maria e mio padre che stavano bevendo il loro solito espresso <<Ciao>> mi avvicino sorridente e loro ci fanno subito spazio <<Sedetevi ragazzi>> ci invita Diana mentre beve l'ultimo sorso del suo caffè, sia io che Arthur eravamo un pò in soggezione <<Avete già fatto colazione?>> io ero talmente in ansia che non ci pensavo nemmeno a colazione <<Dopo la faccio prima dobbiamo andare al box>> mi alzo visto che si stava facendo tardi <<Emily ti posso parlare?>> mi precede mio padre alzandosi subito dopo di me <<Tra cinque minuti te la riporto>> si mette a ridere con Arthur prima di trascinarmi via solo lui sa dove <<Hanno scelto te e Luisa per la sponsorizzazione>> inizia a sorride mentre io inizio a saltellare di felicità <<Mi raccomando alle due in pista>> mi dà una pacca sulla spalla prima di tornare dagli altri.

<<Io avrei paura>> mi prende in giro Arthur entrando nel suo box, inizia a salutare tutti i meccanici dove io non ne conoscevo nemmeno uno quindi lo stavo continuando a seguire, conoscevo solo Philipe <<Mamma mia se sei silenziosa>> non so da dove mi arriva Fred davanti <<Ciao anche a te>> gli sorrido <<Pronta per questo weekend?>> accenno un no <<Non lo sarò mai>> prendo un sospiro <<Domani spero di vederti da queste parti e spero che farai il tifo  per me>> sorride e subito dopo sento un braccio appoggiarsi sulle mie spalle <<Certo che sarà qui, solo per me>> Fred si mette a ridere <<Ora vado devo provare il sedile>> lo salutiamo in contemporanea fino a quando non esce dal box <<Ma perchè?>> lo rimprovero vedendo il modo in cui lo aveva trattato, alza le spalle quasi indifferente <<Qui non è il suo box>> ogni tanto Arthur era peggio di Charles e tante volte non lo capivo. <<Allora domani le prove sono alle 11, le qualifiche alle 15:55, la sprint sabato alle 17:55 e la gara domenica 10:20>> ci ricorda uno dei tanti meccanici prima di tornare a uno dei tanti lavori che stavano facendo, ora la monoposto era appoggiata sui cavalletti senza ruote e i meccanici sotto a sistemarla <<Se non riesci a esserci stai tranquilla>> lo guardo sorridendo <<Ci riuscirò>>.

Vita e destino//Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora