Pietra Miliare - Sic.

08 • Sensazione Doppia

Giorno 3

Scaricato Herega sull'isola, il vecchio abbandonò la stessa, in attesa del ritorno dei ragazzi.
Intanto Herega cominciava a chiedersi se quello fosse lo stesso posto dove era stata lasciata Eavelin, oppure un'altro. Aveva dubbi, ovviamente, anche su dove si potesse trovare Eavelin.

"Dunque... Dove potrà mai essere andata Eve? Conoscendola avrà preso sicuramente la strada più pericolosa. Non ho da preoccuparmi comunque. Ho una spada e un pugnale, dovrei essere in grado di difendermi
[...]
Come passaggio però vedo solo un bosco. Che sia andata per di là? Posso seguire solo questa strada..."

Herega allora decise di addentrarsi nel bosco, lo stesso dove era entrata Eavelin pochi giorni prima, ma l'entrata non era la stessa. Se Eavelin era entrata dal basso, Herega era entrato da destra. La lunghezza del sentiero era più o meno la stessa.
Camminando vide la carcassa del lupo che Eavelin aveva ucciso

"Non sembra una zona pacifica. Qualcuno qui ha ammazzato un lupo...
Perché ha questo colorito rossastro ed è così snello?
Non è di sicuro un lupo normale.
[...]
A quanto vedo, però, è stato ucciso con una freccia dritta in gola. Eavelin aveva un arco, che sia stata lei ad ucciderlo? Non lo so, non è molto pratica con le armi, e dalla profondità della freccia capisco che non è stata solamente sparata, ma anche infilzata o spinta giù. Che si sia ritrovata faccia a faccia con il lupo? Sempre in caso sia stata lei. Non lo so, meglio proseguire. Comunque, appunterò queste informazioni, magari qualcuno sull'isola saprà dirmi qualcosa a riguardo"

Attraversando il bosco, Herega evitò tutti i pericoli che Eavelin aveva attirato. Arrivò quindi di fronte alla stessa piazza dove il custode avrebbe dovuto tenere il discorso. Si sentì disperso all'inizio, ma non avendo un'idea chiara di quel che avrebbe dovuto fare decise di cercare Eavelin, magari chiedendo a qualcuno della taverna. Quindi entrò

"Con permesso"
"Salve ragazzo. Accomodati pure"
"Grazie, ma non sono qui per questo. Sto cercando una mia amica, più o meno della mia statura con capelli lunghi e rosa, magari l'ha vista da qualche parte?"
"Non dire altro. Stai parlando di Eavelin vero? Fatti raccontare tutto da lei. Aspetta che torna, sta servendo dei clienti fuori"
"Ma come? Si è messa a lavorare qui?"

Herega quindi aspettò al bancone con il proprietario. Appena incrociò lo sguardo con la ragazza si sentì molto meglio. Sapere che stesse bene era l'unica cosa che gli importasse al momento, e ovviamente lo stesso valeva per Eavelin

"Herega! Che bello vederti! Sei già arrivato"
"Sì, siamo attraccati poco fa, ho solo dovuto attraversare il bosco"
"Ah, ho capito. Non sei stato attaccato?"
"No, non dirmi che sei stata tu ad attaccare quel lupo?"
"Ne parliamo dopo. Finisco un attimo di lavorare.
Capo, va bene se per adesso lo ospito nella mia stanza?"
"Certo. Fa pure"

Passarono una manciata di ore, Herega ne approfittò per darsi una lavata e tagliarsi i capelli, che ancora non si sa per quale motivo ma gli erano cresciuti. Intanto si fece un giro della zona per cercare qualcosa di utile

Però lo fece invano. Anche perché era tormentato dal voler sentire ciò che Eavelin aveva da raccontare.
Passata qualche ora il turno di Eavelin finì, decise quindi di andare a lavarsi per poi incontrare Herega

"Ah-ahi. Quasi dimenticavo di questa sensazione. Perché succede ogni volta che guardo questa ferita? Deve sicuramente essere collegata a quel dannato lupo. Devo assolutamente parlarne con Herega appena posso".

Finita la doccia decise di uscire fuori con Herega. Per mettersi a parlare

"Eve, dove hai preso questi vestiti? Ti stanno benissimo... Anche con i capelli sciolti, sei incantevole"
"Grazie Herega. Tu invece ti sei tagliato i capelli? Come mai? Gli hai sempre tenuti lunghi"
"Ma cosa stai dic- argh".
Tra sé e sé: "Giusto, lei sa che io gli ho sempre tenuti così lunghi. Assecondiamola. Prima o poi riuscirò a parlargliene"
"Beh, sì. Ho pensato che per questa avventura dei capelli così lunghi mi avrebbero dato fastidio. Così gli ho tagliati"
"Bene. Ti stanno molto bene"
[...]
"Quindi Eve, dimmi tutto. Che cosa è successo"
"Non molto. Comunque, sono passata per il bosco qui di fianco e sono stata attaccata da quel lupo di cui parlavi prima, mi ha strappato i vestiti, e nel cercarne di nuovi sono entrata a chiedere informazioni alla taverna. Il proprietario mi ha offerto un posto dove stare e dei vestiti in cambio del mio lavoro in quel locale dato che proprio ieri sarebbe dovuta venire tanta gente per un evento importante, dove il custode dell'isola avrebbe dovuto parlare, ma è stato ucciso. Così sono rimasta qui a lavorare mentre ti aspettavo. Inoltre hanno messo una taglia sull'assassino del custode. Chi lo consegna al vice-custode sarà premiato, e ho pensato che forse è ciò che cerchiamo"
"Ok, capisco. Sì, va bene. Allora per adesso riposiamoci. Domani andremo a reperire qualche informazione, e magari a catturare il killer"
"D'accordo"

I due andarono a dormire nella stanza di Eavelin, in attesa del giorno seguente. Prima di addormentarsi, la ragazza cominciò a parlare

"Senti Herega, devo dirti una cosa"
"Dimmi pure Eve"
"Riguarda quel lupo. Mi ha lasciato una ferita. Ogni volta che la guardo sento un sentimento strano, come una specie di svenimento o inquietudine molto forte. Ma non so precisamente a cosa è dovuta. Pensi che sia qualcosa di particolare?"

Fortunatamente la candela era già spenta, così Eavelin non poté vedere Herega che scoppiava ancora una volta in un pianto disperato. Questa volta non solo ne è a conoscenza, ma anche lei ne era provata

Tra sé e sé: "Q-quindi anche lei prova questa sensazione? E perché non riesco mai a parlarne con lei? Forse adesso che ne ha parlato potrò farlo anche io. Prima però devo assolutamente fermare queste lacrime"
"Anch-" "rrrgh..." "No, niente da fare. Ma perché? Perché lei sì e io no? Perché? Per... Dopotutto non voglio che lei soffra come me. Meglio così"

"Tranquilla Eve, troveremo una soluzione. Non sarà nulla di grave".