Pietra Miliare - Sic.

13 • Enigma

I tre giunsero finalmente alla mansione. Ren sfilò i suoi due pugnali dal fodero e, facendo attenzione a non danneggiarli, riuscì a spingersi fino alla finestra e ad attraversarla rompendola, dopodiché prese una corda dallo zaino e la fece arrivare di fronte ai due, riuscendo a fare salire anche loro.

"Grazie Ren. Sei stata bravissima"
"Di nulla Herega"
"Forza adesso, scopriamo se abbiamo fatto la scelta giusta"

Era ancora pieno giorno, perciò la luce riusciva a illuminare l'interno tramite la finestra. Si trovavano in quella che apparentemente sembrava una semplice stanza vuota, con all'interno la sola lanterna che illuminava di notte. Herega notò un'incisione sul muro, appena prima che la luce sparisse improvvisamente insieme alla finestra. Essa recitava:
"Trova il tuo principio generatore"

Mentre le ragazze cercavano di comprendere la situazione, Herega si concentrò completamente, continuando a ripetere mentalmente:
"Fiamma. Fiamma. Fiamma",
La luce era tornata, ma non veniva dalla lanterna che si trovava lì, ma dalla mano di Herega, dalla quale si ergeva una sottile vampa.

"Herega ma... Prima l'incantesimo e ora questo. Ma cosa ti sta succedendo?" Si chiese preoccupata Eavelin,
"Ancora una volta sentivo di poter riuscire a farlo".

Herega notò però una cosa, la scritta non era più presente, o almeno, ciò che aveva letto non c'era più, era cambiato.

"Non riuscirò mai a capire perché le cose spariscono tutto d'un tratto. Non avete visto l'incisione che c'era fino a un attimo fa, vero?"
Entrambe scossero la testa confuse.

Tra sé e sé: "Non importa. Sarà stata un'altra delle mie strane percezioni"

Intanto Ren si chinò per leggere la scritta che era appena apparsa:
"Incendia il cuore di un uomo che non lo possiede"

"Cosa dovremmo fare adesso?"
"Non lo so Eve, fammi pensare un attimo... Quale uomo non ha un cuore?"
"Potremmo intenderlo come ogni persona che si trova qua? Essendo ladri non hanno un cuore metaforicamente" Suppose Eavelin,
"Stai dicendo che dovremmo dare fuoco a una persona?"
"Sto cercando di interpretare ciò che c'è scritto"
"Mi sembra strano. Non voglio dare fuoco a una persona, anche se si tratta di un ladro. Forse abbiamo sbagliato a salire qui in cima" Disse Herega.

Tra sé e sé: "No, non può essere che abbiamo sbagliato. La scritta di prima che mi ha permesso di creare questa vampa è sparita, cose del genere sono successe durante tutto il viaggio, e non mi sembra di aver mai preso una decisione sbagliata finora. Deve esserci per forza qualcosa qua..."

Eavelin non era in grado di comprendere le incisioni, poiché erano scritte nella lingua del posto. Decise comunque di dare un'occhiata, per pura curiosità. Ovviamente fu inutile; o quasi, poiché la finestra che era sparita era riapparsa sopra la scritta, chissà da quanto tempo. Nel tentativo di rialzarsi gettò l'occhio in mezzo a essa, ed ebbe un'illuminazione, e non perché era tornata la luce...
"Ma certo! Un uomo senza cuore cosa può essere? Una statua!"
"Come ho fatto a non pensarci, proseguendo dritto in mezzo alle case qua di fronte c'è una statua del custode"
"Eve, ti piace proprio farti dire che sei un genio, ma come ci sei arrivata?"
"Ho solo guardato attraverso la finestra. Questa volta è stata pura fortuna. Forza, andiamo"

Mentre le due ragazza si incamminarono, Herega si fermò un attimo, tra sé e sé:
"Attraverso la finestra... Ce ne era solo una. E stiamo uscendo dalla parte opposta da cui siamo entrati. È come se qualcosa ci stesse aiutando. Non mi promette bene..."

Giunsero tutti e tre davanti alla statua. Era fatta su scala naturale. Alta quasi un metro e novanta si ergeva al centro di un accumulo rotondeggiante di case. Rappresentava il custode, il quale, però, aveva un buco in petto, all'esatta posizione del cuore. All'interno c'era un accumulo di paglia, un materiale perfetto per essere bruciato. Herega riuscì a creare un'altra piccola vampa, che fu abbastanza per incendiarla.
Tutta la statua cominciò a bruciare, come se fosse stata completamente costruita in paglia, tuttavia, al termine della fiamma, rimase un blocco cubico di pietra solida, anche esso riportava un'incisione:
"Al capolinea suona uno strumento soprannaturale"

"Siamo allo stesso punto di prima. Come facciamo a interpretare queste parole?"
"Non lo so Eve, ma troveremo una soluzione. Cominciamo a pensare cosa possa essere lo strumento soprannaturale"
Tra sé e sé "Cos'è la prima cosa a cui penso quando si parla di soprannaturale? Ne sono successe di cose strane da quel giorno. È tutto cominciato con quell'entità nella caverna. Quello sì che era soprannaturale, ma come diavolo dovrei fare a suonarlo? Anche se fosse una metafora quel 'suonare'. Non è che possa farci molto, tanto meno andar fin laggiù. Cos'è successo dopo quello? Siamo stati in biblioteca... Che parli del libro? Con noi non abbiamo nulla che si possa suonare, deve essere per forza un'allegoria di 'usare', dovrei usare il libro? È l'unico strumento soprannaturale che mi viene in mente".

"Sentite ragazze, penso che lo strumento soprannaturale sia il libro"
"Come dovremmo fare a suonarlo?" Chiese Ren,
"Lo useremo e basta. Non abbiamo altri strumenti soprannaturali. Il suono è probabilmente un rimando all'utilizzo"
"Se ci pensi Ren, effettivamente ha senso, il libro è l'unico oggetto soprannaturale che abbiamo dato che parla di stregoneria. E non potremmo suonarlo... A meno che il suono sia allegoria dell'utilizzo ma anche un rimando alla melodia. Una melodia è l'insieme ordinato di più suoni, dovremo fare la stessa cosa ma con gli incantesimi"
"Eavelin, solo tu riesci a pensare queste cose. Come avrei fatto senza di te?"
Arrossendo e rivolgendo lo sguardo verso il basso: "Grazie Herega, ma ancora una volta corri troppo, e se non fosse giusto?"
Rialzando la testa "Comunque dobbiamo sapere cosa intende come capolinea. Spero non si riferisca alla vita. Dovremmo ridurci in fin di vita?"
"No, non è nemmeno in discussione. Deve per forza voler dire qualcos'altro"
"Capolinea eh... Normalmente si intende una fine. Ma una fine di cosa? Una vita, un tempo, un percorso, un'emozione" Si chiese Ren,
"Un percorso hai detto? Ho un'idea" Aggiunse Herega.