42 • Le maschere

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"Hai perso la vista da un occhio? Davvero, Eavelin?" Chiese Ren ancora lacrimante,
"Sì, ma penso che sia la cosa meno preoccupante al momento... Mishiter, sei sicuro di quello che dici? C'è davvero una possibilità che io sopravviva?"
Mishiter esitò un attimo a parlare, poi disse: "come ti ho già detto, è solo una possibilità..."
[...]
"Mishiter, che ti prende?" Chiese Ren.
Il suo volto aveva cominciando a corrugarsi, facendo trasparire un velo di ansia e di preoccupazione
"Ren, il tuo indizio diceva di lasciare un demone in vita, giusto?".
I volti di Herega e Ren fecero lo stesso di quello di Mishiter. Essendo che anche Eavelin era uscita vincitrice dalla sua sezione, nessun demone era più presente.
"Non possiamo soddisfare la condizione, Herega! Il maestro ci aveva detto che non c'è un'altra via per uscire. Che cosa facciamo?
[...]
Herega? Herega! Rispondimi, che cosa facciamo?" Chiese Ren in preda al panico,
"Io..."
"Herega, sei il più furbo tra noi, sei abile a pensare fuori dagli schemi, sei intelligente. Pensa a qualcosa! Ci servi!" Ripeté Ren.
"Possiamo... Potremmo... Cosa, cosa dice il tuo indizio Eve?"
Eavelin cominciò a leggere ciò che il blocchetto diceva:
"Ricorda che prima del corpo, viene l'anima"
"Anima, anima, anima..." continuava a ripetersi Herega.
"Ci serve un demone... Anima di un demone? come? I demoni sono tutti morti. Ragioniamo:
La reliquia di Mishiter suggerisce di portare un'anima inanimata al centro.
Il mio indizio suggerisce di accendere dei fuochi ai margini delle vie.
Quello di Ren suggerisce di lasciare un demone vivo.
Quello di Eve dice che l'anima viene prima del corpo...
In pratica dovremmo posizionare l'anima di un demone al centro del giardino mentre i fuochi sono accesi?" Continuava Herega,
"Forse abbiamo sbagliato l'interpretazione dei demoni. E se fosse solo il corpo a sparire e non la loro anima? Sì, deve essere per forza così" Disse Mishiter visibilmente in stato di panico,
"Non può essere, che senso avrebbe allora l'indizio di Ren?" Disse Herega, anche lui nella stessa situazione.
Mishiter prese per il collo della maglia Herega, e urlando disse:
"Cosa vorresti fare? Morire qui senza neanche averci provato?"
"Calmati Mishiter, resta razionale. C'è sicuramente un modo per andare via di qui, lasciami pensare"
"Non c'è modo di pensare in questa situazione, non c'è soluzione, lo capisci?".

Eavelin si diresse verso il centro insieme a Ren. Alla presenza dei fuochi, l'ombra della ragazza con la chioma rosa cominciò a mutare. Mostrava quattro pietre diverse, ognuna sembrava prendere fuoco.
In lacrime, Herega e Ren osservarono la sua ombra.
"Eavelin, come..." Gli occhi di Herega si illuminarono.
"Certo, Eve ha ricevuto un graffio, ma è ancora viva. Non voglio dire che sia un demone, ma... Alla fine è andato tutto bene".
Herega prese le mani di Eavelin, poi le disse:
"Speriamo che ciò che ha detto Mishiter sia vero. Speriamo che tu riesca a sopravvivere" Di nuovo cadde in pianto, ma qualcosa, più di qualcosa gli suggeriva che quella non sarebbe stata la fine.
Successivamente diede fuoco a tutt'e quattro le pietre dove erano incise le scritte.
Si sentì una scossa, la luce sparì. L'indovinello era stato risolto, così riuscirono ad avanzare fino al piano 9, il penultimo.

La luce riapparve. Questa volta, però, lo scenario era completamente diverso. Herega stava poggiando i piedi sul palco di quello che sembrava un teatro. Il tutto aveva un qualcosa di onirico. Non c'erano spettatori, attori, nemmeno i suoi compagni. L'unica anima presente in sala era lui. Allora decise di scendere da esso, lentamente.
Percorrendo la sala, ebbe l'occasione di notare quanto essa fosse in disordine.
"Il maestro ci aveva avvertito di come questo piano fosse diverso, ma non pensavo così tanto... Dove saranno gli altri?".
Dalla porta della sala entrò una sagoma, non era distinguibile. Herega si mise in guardia, ma essa sembrava avvicinarsi molto cautamente. Allo stesso momento, il giovane si voltò verso il palco. Su di esso apparvero 2 figure: un demone e un umano. La sagoma invitò lo stregone ad accomodarsi e guardare. Herega si sedette lasciando un po' di distanza dalla sagoma. Essa gli offrì 2 maschere.
Una aveva una volto felice e scherzoso.
Una aveva un volto triste e preoccupato.

Ponendosi davanti al volto la maschera felice, il demone non era più visibile. L'unica cosa visibile sul palco era l'umano.
Ponendosi davanti al volto la maschera triste, l'umano non era più visibile. L'unica cosa visibile sul palco era il demone.
"Questo perché?" chiese Herega alla sagoma di fronte a lui,
"Cosa pensi dei demoni?" domandò quella,
"Cosa penso dei demoni? Non lo so" rispose lui,
"Quindi hai deciso di fare una strage indiscriminatamente?" ribatté la sagoma,
"Perché mi hai dato queste maschere? Come arrivo al piano 10?" rispose Herega,
"Dimmi. Quando ti sarai rimesso una delle maschere, con quale pensi di vederti? Quella triste o quella felice?" disse la sagoma.
Herega si mise la maschera felice, poi si guardò il braccio. Era visibile. Lo stesso non fu con quella triste.
"Riesco a vedermi solo con quella felice. Come mai?" chiese lui,
"Giurerei di averti visto più di un milione di volte attraverso quella triste. Questa è l'unica volta in cui riesco a vederti con quella felice" disse la sagoma,
"Perché? Che significa? Quando ci siamo visti?" Domandò lui,
"Tu non mi hai mai visto, eppure io ho visto te più di un milione di volte. Questa è l'unica volta in cui ti ho visto con la maschera felice" Ripeté quella.
Herega voltò lo sguardo verso la sagoma con un volto incuriosito.
"Ti ho visto più di un milione di volte. Questa è l'unica volta in cui ti ho visto con la maschera felice" ripeté quella nuovamente.
Capendo che lo avrebbe ripetuto per chissà quanto altro tempo, Herega si allontanò, portando con sé le due maschere. Uscì dalla sala del teatro. Davanti a lui ora si poneva una normalissima strada, alla fine di essa vi era un'altra sagoma, 1 minuto di camminata ci volle per raggiungerla. Solo mettendo la maschera triste riuscì a notare una porta dietro essa.

Pietra Miliare - Sic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora