41 • Malanno

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"Ahhh, bastardo! Merda! Perché? Che cazzo mi hai fatto?" Urlò la ragazza temendo per la sua vita.

"Come mai sei tanto preoccupata? Non temere. Per diffondere il malanno in tutto il corpo sono sufficienti 2 giorni".

"Chi cazzo sei? Bastardo!" Fatti vedere! Come fai a parlare diavolo?".

"Come mai te ne preoccupi come se fosse vitalmente importante?".

"Bastardo Rispondimi!"

La voce smise di parlare. Il dolore provato da Eavelin cresceva notevolmente, la preoccupazione salì quando, togliendo le mani dal volto, quindi scoprendo gli occhi, si accorse di aver perso la vista dall'occhio sinistro. In quel momento i demoni presenti nella sezione cominciarono ad attaccarla.

La ragazza era rimasta ferma, in ginocchio, guardando le sue mani, bagnate in una vasca del suo stesso sangue, con l'unico occhio che le rimaneva. A bocca aperta, con respiro pesante, aspettava di essere attaccata dai demoni.

Tuttavia, appena prima che fossero spaventosamente vicini, un gentiluomo dai capelli bianchi raccolse la Katana e, spostando violentemente Eavelin, si buttò in mezzo alla mischia, restituendo l'arma alla ragazza.

"Donzella dalla chioma Rosa. Sei molto più forte di me. Il tuo amico, il signorino Lygarwen, è una persona importante. Devi proteggerlo a ogni costo. Il poco tempo che ti rimane-"

Essyl cominciava a venir graffiato su ogni parte del corpo, ricevendo un dolore insopportabile che, presto, lo avrebbe condotto alla morte.
Stringendo i denti, con le ultime forze rimaste, disse:

"Il poco tempo che ti rimane, mia giovane ragazza, dedicalo a Herega".

Prima di chiudere gli occhi per sempre, Essyl vide la ferita del lupo sul braccio di Eavelin, capendo molto della sua situazione. Socchiudendo le palpebre per l'ultima volta, fece trasparire un sorriso. Fu trascinato via, poi, dai diavoli, che fecero a pezzi il suo corpo.

"Eh? Che ne sa quel tipo di Herega? Perché... è morto per salvare me?"

Non potendosi più dilettare con il corpo del nobile di Shiitia, i demoni si avventarono contro Eavelin. Non sapendo neanche lei perché, prese la Katana, alzandola velocemente, divise in due metà 4 diavoli, che rinacquero, più forti di prima. Il vero e proprio scontro prese piede.

Nel frattempo, Mishiter aveva già mandato all'altro mondo 11 diavoli, con i rispettivi corpi reincarnati. Egli era il più abile dei combattenti rimasti nella torre, quindi, non fu che una passeggiata per lui. Una volta ucciso l'ultimo, il suo corpo non scomparve, ma si tramutò in un blocchetto nero, con incisa sopra una scritta. Essendo stato il primo, l'incisione riportava l'indovinello, esso recitava:

"Il principio generatore proietta la via. Un anima inanimata al centro non nasconde la verità dell'ombra".

"Bene. Attenderò con pazienza gli indizi" Disse Mishiter.

[...]

"Non è per niente accogliente questo posto..." Disse Herega entrando nella sua sezione.

Repentinamente, un unghia affilata e lacerata strisciò davanti il viso del giovane. Riuscì però, con un riflesso più che fuori dal comune, a scansarla e bloccarla con una catena, la mano, però, sparì.

"Io... Spero non sia successo anche agli altri, mi sono salvato per un pelo".

Il ragazzo volse lo sguardo verso i demoni, con un fuoco violento ne incendiò una decina, attaccando poi gli altri con la sua spada avvolta di mana. Lacerandone le carni e sgretolandone le ossa, ne uccise la metà, essi rinacquero. Sebbene fossero più forti del solito, la forza di Herega rimaneva nettamente superiore, così, riuscì a ucciderli tutti. Una pietra, che aveva incisa una scritta su di sé, si plasmò dal cadavere dell'ultimo demone, essa recitava: "Ai margini della via, accendi il tuo principio".

Herega si avviò verso l'incrocio fra le strade, al centro del piano, dove giaceva, seduto, Mishiter.

"Ehi. Già hai fatto? L'indovinello lo hai tu?" Chiese il giovane,
"Sì. Tu dovresti avere il primo indizio. Ti accompagno, leggi bene cosa c'è scritto sulla mia pietra".

I due arrivarono al luogo dove era riportato l'enigma.

"Qui parla di principio generatore e di accendere... Quando ero a Triosa, in un'isola, ho trovato il mio principio generatore grazie a una scritta simile a questa, questo era il fuoco".

Herega si voltò, guardando tutti e 4 i margini delle strade con uno sguardo pensieroso; egli notò 4 paletti, uno per lato, che sembravano pronti per essere accesi.

"Vieni Mishiter, forse ho capito dove vuole arrivare".

Nell'andare verso un paletto, Herega si scontrò con Ren, uscente dalla sua sezione.

"Ehi, stai attento Herega"
"Scusami, hai trovato un indizio?"
"Si, ma non promettere nulla di buono".
Ren strinse i denti e spalancò gli occhi, notando che anche Mishiter si trovasse con lui.
"Mishiter? Solo Eavelin manca? Dobbiamo sbrigarci! Il mio indizio diceva di lasciare un demone vivo da posizionare all'incrocio delle strade!"

Tutti e tre si avventarono all'entrata della sezione di Eavelin. Appena arrivarono, però, poterono veder solo il corpo della giovane cosparso di sangue e ritto. Accortasi del rumore, la ragazza si voltò, rivelando il graffio procurato poco prima.

"Eve? Sei stata graffiata? Oh merda, cazzo... Merda, merda, merda!"

Herega si accovacciò, ponendo le mani sulla testa e guardando in basso. Si lasciò andare in delle urla disperate, quasi disturbanti per chi le sentiva.
Eavelin lo raggiunse e gli alzò la testa dal mento, avvicinandola alla sua sorridente. Prima che potesse parlare, però, si intromise Mishiter.

"Ragazza, quel taglio che hai sul braccio, come te lo sei procurato?"
"Eh? Tu come-"
"Rispondimi, perfavore"
"Un lupo a Triosa mi ha graffiato"
"Dimmi. Quel lupo aveva qualcosa di particolare?"
"Sì. È rinato come fanno alcuni demoni, perché me lo chiedi?"
"È molto probabile che quel lupo sia un demone, essendo diverso dagli altri, potrebbe portare lo stesso malanno, ma in proporzione limitata"
"Dove vuoi arrivare Mishiter!? Forza! Dillo!" Urlò Ren, anche lei lacrimante, puntando un pugnale al collo del guerriero, come per mettergli fretta,
"Tutto quello che voglio dire è che è probabile che lei porti già il malanno dentro di sé..."
"Quindi?" Replicò Ren,
"L'effetto che gli procurerà il graffio che ha subito poco fa potrebbe essere ridotto o, con molta fortuna nullo. Dimmi ragazza, hai subito qualche ripercussione?"
"Io... Ho solo perso la vista da un occhio...".

Pietra Miliare - Sic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora