Pietra Miliare - Sic.

09 • La tomba del custode

Giorno 4

"Herega ancora dorme. Sarà stanco, anche se ha passato tutto il tempo in barca e nella mia stanza. Comunque, devo avvertire il capo che questo sarà l'ultimo giorno che lavoro qui. Devo ritagliarmi del tempo per cercare quel maledetto killer".

"Hey, capo. Grazie di tutto. Sia dei vestiti che della camera. Credo che oggi sarà il mio ultimo giorno qui però, dopodiché cercherò chi ha ucciso il custode con il mio amico"
"Va bene. Non c'è problema. Ma sei proprio sicura di voler cercare quel tale? Se ha solo avuto in mente di uccidere il custode significa che in qualche modo si sia preparato a un eventuale combattimento"
"Lo so. Ma è l'unica strada che possiamo proseguire"

Eavelin allora si mise a lavorare per l'ultima volta in quella piccola taverna che l'aveva accompagnata sin dal primo giorno. Nel mentre Herega si era svegliato, ed era andato a farsi un giro fuori nella piazza.
Notò però che stava succedendo qualcosa di insolito, che lo attirò

"E quello? Come mai ci sono così tante persone?"

Si sentiva una voce da quel mucchietto. Era malinconica e triste

"Che sia un funerale? Giusto! Sarà quello del custode. Vedendo la gente del posto e l'importanza del personaggio forse posso partecipare anche io"

La voce recitava:
"È dichiarato lutto nazionale, poiché il custode ci ha lasciati,
Finisce la storia di un uomo leale,
Che solo lui tutti noi aveva amati.
Finisce così la vita terrena del custode, Gen Nishida"

Appena il nome "Gen Nishida" fu pronunciato, Herega fu colpito dalla più grande, fastidiosa e presente sensazione di inquietudine che avesse mai provato

Tra sé e sé:"A-ahhhh! Merda, sembra un migliaio di volte più presente. Non riesco a sopportarlo! Mi sento la testa esplodere!"

Herega si mise le mani nei capelli, chinandosi, guardando con la testa in giù si mise a sopportare il dolore, resistendo all'urlo che si sarebbe sprigionato se non ci fosse stato nessuno. L'unica cosa udibile da lui erano grossi sospiri affaticati.

Tra sé e sé: "No. È insopportabile. Non so quanto potrei resistere in una situazione del genere. perché mi è successo proprio adesso? Che cosa è successo che avrebbe dovuto scatenare questa sensazione? Come dovrei fare a saperlo? Non posso nemmeno parlarne con qualcuno, se non il vecchietto della barca, ma ora non è qui. Perché? Perché proprio a me?"

Successivamente il custode fu seppellito nel cimitero dedicato a ogni altro custode. La fine del funerale combaciava a grossomodo con la fine del turno di lavoro di Eavelin, che aveva finito di lavorare poco prima. Quindi i ragazzi decisero di incontrarsi, non prima, però, di aver salutato Kojiro Fuji, il proprietario della taverna

"Hey ragazzi, su venite"
"Capo, grazie davvero per tutto. Mi dispiace che questo sia stato il mio ultimo giorno"
"Te lo ripeto ancora, non devi preoccuparti. Piuttosto, voi siete sicuri che andrete a cercare la taglia?"
"Sì, come ti ho già detto è l'unica strada che possiamo seguire. Volevo provare a sentire qualcosa dal custode ma non ho potuto. Essendo le cose andate così, possiamo proseguire solo così"
"Eve ha ragione. Non potremo fare altro"
"D'accordo ragazzi. Vi auguro buona fortuna. Tenete, bevetene un po'. Questi li offre la casa"

Passarono i loro ultimi 10 minuti in quella graziosa taverna. Dopodiché si incamminarono nuovamente. Cominciarono quindi a parlare

"Da dove hai intenzione di cominciare, Herega?"
"Non lo so. Non ne ho proprio idea. Ti ricordi quando siamo andati alla biblioteca di Nustia? Lì abbiamo iniziato, quindi dovremmo pensare a un posto del genere"
"Sì. Potrebbe essere una buon- He-erega? Dove stai andando?"

Ancora una volta il corpo di Herega sembrava muoversi da solo, questa volta sembrava andare verso il bosco. Infatti era proprio così, il corpo si fermò difronte all'uscita di questo, ma dall'interno. Eavelin si limitò solamente a seguirlo.

"Dove ci hai condotti questa volta Herega?"
"Non ne ho idea. Siamo nel bosco? Davanti l'uscita..."

Una strana aura proveniente da una delle tombe presenti si faceva percepire ferocemente da Herega. Era una tomba piccola, vecchia e rovinata, riportava però un nome alquanto insolito:
"No... Impossibile"
"Che cosa Herega?
"Gen Nishida, eh? È il nome del custode"
"Ah, quindi hanno seppellito in un posto come questo una persona così importante. Lo faranno per farlo sentire più vicino al popolo"
"No, non capisci. Sono stato al suo funerale mentre tu lavoravi. Lo hanno seppellito in un luogo apposito per i custodi"
"Sei sicuro? Mi sembra alquanto strano. Vediamo se c'è il corpo?"
"Sì, proviamo, ma senza farci notare da nessuno"

Cominciarono a scavare a fondo, ci volle qualche decina di minuti ma alla fine rinvenirono uno scheletro

"Uno scheletro? Non può essere il corpo di Nishida. È morto pochi giorni fa, non può esser già diventato uno scheletro. Dobbiamo controllare se c'è il corpo nella tomba del cimitero dei custodi"

Arrivarono in una manciata di minuti. Appena entrati una nebbia molto densa cominciò ad avvolgerli senza nemmeno che se ne accorgessero

"Sembra che non ci sia nessuno, vieni Eve"
"No. Fai pure da solo. Resto di guardia"
"Sì, come no. Resti là perché hai paura"
"Non ho paura"
"Allora vieni qua a svuotare questa tomba"
"E va bene, quanto ti lagni!"

In altre poche decine di minuti riuscirono a trovare la bara. Aperta, però, non trovarono nulla di quel che cercavano, c'era solo un'incisione che recitava:
"Dietro la pietra doppia della via degli alberi, vi è un percorso, ma non è l'uscita"

"Eve, hai la più pallida idea di cosa potrebbe intendere?"
"Dammi un attimo per pensarci...
Dietro la pietra doppia? Non saprei. Forse la via degli alberi dove non c'è l'uscita è il bosco, e quindi la pietra sarà la tomba, doppia perché ce ne sono 2. Sarà tutta opera di quello stupido killer"
"Eavelin, sei un genio! Ma come fai a essere così intelligente? Riesci sempre a stupirmi in qualche modo"
Eavelin arrosì, e guardò in basso
"Calmo Herega, frena. Non è detto che io abbia ragione. Forza, andiamo a ricontrollare quella tomba".