Pietra Miliare - Sic.

44 • Fino all'ultimo respiro

"Mishiter, hai qualche idea?" Chiese Herega,
"Sarà più dura del previsto" rispose lui.
Il Re non esitò ad attaccare di nuovo. Guardando ancora il tomo nella sua mano, puntò quest'ultima a palmo aperto verso Mishiter, una vampata attraversò il suo corpo, provocandogli delle ustioni appena visibili in volto. Nel frattempo, Herega corse per riprendere la spada che aveva lanciato all'inizio del duello; trasmettendo in essa abbastanza mana, le diede fuoco e ingaggiò un corpo a corpo con il Re. I movimenti dello stregone erano molto fluidi, e sembrava combattere con una calma estrema. Durante il combattimento riuscì a incatenare il demone e provocargli tagli abbastanza profondi da uccidere un comune essere umano, ma per lui si rivelarono dei graffi superficiali.
Liberatosi dalle catene, il demone cacciò un urlo, la cui onda d'urto fece indietreggiare i due guerrieri. Ciò permise a Ren, che era riuscita a rialzarsi, di avvicinarsi e sferrare qualche colpo al demone, senza però concretizzare danni seri. Trovandosi tutti e tre in una posizione di guardia, il Re decise di attaccare, il tomo e la lancia sparirono dalle sue mani, al loro posto si generarono due asce enormi, così, sferrò molti attacchi veloci e potenti, impossibili per loro da fermare. Riuscirono però a non farsi colpire.
"Ren, tutto bene?"
"Sì, Herega, tutto bene. Era solo una cosa temporanea. Elaborato qualche strategia?"
"Ci sto pensando... Ma sembra troppo forte per noi".
Il demonio caricò nuovamente Herega, egli decise di bloccargli le braccia con delle catene e incendiarle, ma riuscì a liberarsi subito e continuare l'attacco. Mishiter si mise in mezzo ai due, difendendo lo stregone e assestando un colpo di lancia dritto al cuore del Re. Non era molto potente, ma il demone sembrava soffrirne parecchio. Herega ne approfittò e, nel buco che la lancia aveva creato nel corpo del Re, tracciò un percorso con una fiammata, dentro esso lanciò la spada che, seguendolo, aumentò il raggio della frattura nel corpo del Re, accrescendo il dolore della creatura maligna.
Il corpo del demone cominciò a corrodersi, la testa incendiarsi e lo sguardo infiammarsi, finalmente lo scontro sembrava andar per la sua fine. In un tempo brevissimo il Re caricò Mishiter che bloccò un colpo potentissimo, allo stesso tempo Herega provò ad incatenarlo, ma si rivelò inutile, la catena fu spezzata. Aumentando ancora la velocità, il demone, con l'ascia in mano, provò a colpire Herega verticalmente, non avendo abbastanza tempo per evitare il colpo, lo parò con la spada appena ripresa, riuscendo a resistere appena; un calcio da parte del Re fu sufficiente a lanciare in volo lo stregone fino alla parete, facendogli battere la testa, senza dargli possibilità di rialzo.
Mentre Mishiter e Ren continuavano a combattere, gli occhi di Herega stavano andando chiudendosi per il duro colpo, l'ultima cosa che sentì fu Eavelin urlare il suo nome.
Mishiter si avvicinò in preda alla preoccupazione davanti il corpo del giovane dai capelli rossi, provando a capirne la situazione,
"Per fortuna respira ancora... È svenuto, ha preso un duro colpo. Sarà difficile senza di lui"; tra sé e sé: "È un miracolo che non sia morto. Forse è anche meglio così, non combattendo non potrà morire. Basterò io a uccidere il Re".
Nello stesso momento, anche Ren fu lanciata nello stesso modo vicino a tutt'e tre, ma riuscì ad atterrare in una posizione normale, così da essere in piedi subito dopo.
"Mishiter, come sta Herega?"
"È solo svenuto, Ren... Eavelin, ci serve anche il tuo aiuto. Se vuoi salvare Herega, ci servi".
Eavelin annuì, poi si unì ai due ancora consci.
Avvicinandosi una da destra, l'altra da sinistra, Eavelin e Ren distrassero il demonio, così Mishiter poté avvicinarsi senza problemi, in questo modo lo afferrò per le corna e, colpendolo, gli trapassò gli occhi con la lancia, poi gli infilò il braccio destro in gola, arrivando molto in fondo e strappandogli la lingua. Il Re, ormai non più vedente, riuscì a prendere Mishiter con le due mani e lanciarlo addosso a Eavelin, facendoli cadere entrambi, poi si avviò verso Ren, cominciando un impeto veloce e potente. I colpi non erano precisissimi, per cui la ragazza riuscì ad evitarli o a bloccarli con i pugnali senza troppe difficoltà, poi indietreggiò per sfuggire alla percezione olfattiva e uditiva del Re, avvicinandosi agli altri 2. Il demone continuava ad emettere versi di lamento per il dolore, intanto i tre guerrieri cominciarono a parlare sussurrando. Era Mishiter a parlare, stava spiegando il suo piano alle due ragazze, così decisero di metterlo in atto. Avvicinandosi silenziosamente, Ren lo colpì in volto e Eavelin sulla gambe, nel frattempo Mishiter stava tenendo la sua lancia in modo da applicare più mana possibile al suo prossimo colpo, anche lui era in grado di usarlo. Il Re provò più volte a graffiare le ragazze, ma non vedendo, i suoi attacchi cominciavano ad essere lenti e goffi. Passarono circa 3 minuti in questa situazione, quando il colpo di Mishiter fu pronto, fece segno alle due di spostarsi, il colpo era stracarico di mana e di potenza, abbastanza da uccidere il più temibile dei mostri, giungendo a grandissima velocità verso il demonio, puntò la lancia nel suo stomaco; il Re riaprì l'occhio destro, colpendo in orizzontale Mishiter con il braccio, lo scaraventò verso la parete con il doppio della velocità con cui aveva lanciato Herega poco prima. Il guerriero biondo era riuscito a parare l'urto con la spalla, ma il suo corpo riportò danni non trascurabili. Tentò di rialzarsi, ma, ponendo il suo peso sul ginocchio, espulse una grande quantità di sangue dalla bocca, non riuscendo poi a stare su due gambe, rimase in quella posizione, poi si accasciò a terra senza emettere alcun suono. Ora solo Eavelin e Ren erano in grado di combattere.
"Mishiter non ce la fa più..." Disse Eavelin disperata,
"Eavelin..." Continuò Ren lacrimando "non c'è più niente che possiamo fare. Senza Mishiter ed Herega non abbiamo alcuna speranza".
Intanto che il Re si avvicinava a passi lenti verso le due, entrambe rimasero immobili, impietrite dalla paura.