Prima prova di Soul Interaction: Chain! che ho abbandonato. Quando arriverà il suo momento, la cancellerò. La rielaborazione dell'opera si trova sul mio profilo.
"Ci sono 5 requisiti fondamentali da rispettare durante un combattimento. Sono anche chiamate le 5 S: • Stato • Studio • Strategia • Sospensione • Sintassi"
Stato "La capacità di essere privo di sensazioni disturbanti. Non necessariamente privo di sensazioni negative, ma privo di sensazioni inutili o ingombranti, ad esempio l'ansia o la preoccupazione. Bisogna essere nel totale comfort mentre si combatte"
Studio "Prima di affrontare un combattimento bisogna studiare, se stessi, l'ambiente circostante e, se possibile, l'avversario. Così che si possano gestire le proprie capacità al meglio"
Strategia "Scegliere su cosa basare il combattimento. Sulla rabbia, sulla forza, sull'intelligenza, sulla strategia stessa. Ciò può essere potenziato in base all'aura e al colore dei propri occhi"
Sospensione "Se si capisce di non poter andare avanti, bisogna immediatamente fermarsi. È molto più probabile sopravvivere così che continuando a combattere. Bisogna, quindi, anche stare attenti ai colpi incassati"
Sintassi "Collegare ognuna delle precedenti S in un'unico blocco. La sintassi. Questa permette di coordinare ogni attacco eludendo gli svantaggi che si passano le classi precedenti"
"Prima di tutto ci occuperemo dello Stato o Comfort. Dovete sentirvi a proprio agio combattendo. Innanzitutto dovete sentirvi a vostro agio con il vostro corpo, ovvero nei movimenti. Dopodiché dovrete sentirvi a proprio agio nella mente, ovvero nel ragionare. Per stare bene fisicamente bisogna eliminare ogni intoppo fisico, come vestiti e capelli. I vestiti ve li fornirò io, sono leggeri e resistenti, molto simili ai miei. Parlando dei capelli solo quelli di Eavelin sono un problema. Se li tieni legati lo risolvi. Inoltre seguirete una dieta in base alle vostre esigenze alimentari, cosicché potrete muovervi più liberamente col vostro corpo, con un buon allenamento verrà tutto più spontaneo. Non vi posso aiutare sul benessere mentale. L'unica cosa che potete fare è liberarvi da ogni sensazione che vi da fastidio, che non è voluta. Ad esempio, la rabbia non è sempre negativa, può migliorare la potenza dei colpi o lo spirito, cose come la preoccupazione e ansia, invece, sono buone solo a fermarvi. Dovrete vivere ogni giorno sapendo che potrebbe essere l'ultimo. Facendoci l'abitudine verrà spontaneo",
"In secondo luogo c'è lo Studio. Avendo fatto il test di affinità e dopo aver sviluppato un buon livello di combattimento avrete già studiato voi stessi. Studiare il posto anche è importante, per usarlo a vostro vantaggio, distraendo nemici, facendo cadere oggetti pesanti su di loro e così via. Non serve che lo dica io che è anche necessario studiare il nemico, anticipando movimenti, idee e intuendo la sua prossima mossa. Su questo vi aiuterà il maestro",
"Dopo viene la Strategia. Anche qui è richiesto il test di affinità con armi e stile di combattimento tramite occhi. Lo avete già fatto, se vi troverete bene in allenamento riuscirete ad esprimere al meglio le vostre potenzialità",
"Sulla Sospensione non ho molto da dirvi. Quando sentite di non potercela più fare scappate o arrendetevi se non hanno intenzione di uccidervi. Gettate da parte l'orgoglio e tenetevi stretta la vita. Soprattutto per chi combatte corpo a corpo, riceverà molti più colpi e probabilmente molto più potenti. Per questo, anche se riduce di molto il movimento, vi consiglio di portarvi uno scudo",
"Studiando queste e applicandole la sintassi verrà spontanea. Avete domande?" "No maestro, è tutto chiaro" Risposero tutti e tre, "Bene. Andate a cambiarvi e poi ritornate qui",
Prima Eavelin e Ren, poi Herega andarono a cambiarsi nella stanza di fianco. Poi seguirono Anfer.
"Herega. Vuoi cominciare di nuovo tu contro di me?"
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"Certo" "Bene. Partiamo dallo Stato. Che emozioni provi?" "Sono confuso e spaventato da ciò che mi è successo in questo periodo. Ormai fanno parte di me, è già un allenamento sopportarle" "Capisco. La paura non è per forza negativa. Può aiutarti a ragionare azioni troppo impulsive o a trovare il coraggio, la confusione invece è da eliminare. Da cosa sei confuso?" "Dalle azioni che faccio inconsciamente. Anche la stregoneria, non mi sono mai allenato, ma so adoperarla" "Capisco. Resta con la mentalità che tutto quello che fai potrà avere dei bonus e/o dei malus, se avrà dei bonus la sfrutterai, sennò la ignorerai, o la sfrutterai per positivizzarla" Tra sé e sé: "Anche se, adesso che ci penso, avevo capito che qualcosa ci sta aiutando. Non è una cosa da cui devo essere confuso. Dovrei sfruttarla" "Va bene. Ho capito. Cercherò di sfruttare ogni mia risorsa" Disse Herega ad alta voce, "Bene, dato che non mi conosci non do-" "Non dovrò basarmi sullo Studio ma sulla Strategia" "Sei perspicace. Qual è la tua strategia?" "Come mi ha consigliato il maestro creerò un piano apposito per sconfiggere il nemico, non basandomi eccessivamente sulla forza" "Bene. Ma non devi mai rivelare la tua strategia al nemico" "Capisco" "Quindi, sei pronto a sfidarmi?" "Certo" "Non puoi usare la tua spada di mana. Su quella ti farò una lezione a parte" "Va bene. Allora userò la mia" "Forza. Fatti sotto",
Anfer si avvicinò a Herega con un movimento repentino, prima ancora che se ne potesse accorgere puntando la spada al suo viso,
Una spada cadde dal cielo proprio verso Anfer, che la schivò di un soffio. Herega aveva lanciato la spada in alto mentre il maestro lo caricava, così da farlo indietreggiare. Nel mentre che schivava il colpo Herega gli toccò il petto, e diede vita a una piccola fiamma, appena sufficiente da fargli sentire calore.
"Non male. Hai elaborato un buon piano in così poco tempo" "Mi stai sopravvalutando. Alla fine è solo una semplice mossa",
Subito dopo Herega lanciò la sua spada verso Anfer, egli la schivò facilmente e, pensando che il giovane fosse rimasto senza arma, lo caricò con un affondo, il giovane lo bloccò con un'altra spada, per rivolgere l'attacco al maestro, facendolo indietreggiare nuovamente, la spada si dissolse, per diventare una sottile e lunga catena, con cui fece perdere l'equilibrio al nemico, per poi dargli un pugno dritto in faccia, con moderata potenza, purché sempre un allenamento rimaneva.