Pietra Miliare - Sic.

40 • Offuscamento

"Eve"
"Dammi un attimo Herega. Lasciaci uccidere un attimo questa orda".

Herega creò una catena, trapassando le carni dei demoni diede fuoco a essa, bruciando così anche i nemici.

"Eve, devo parlarti. Quando ti sei ripresa?"
"Non te lo ricordi? Ti hanno fatto qualche incantesimo strano?"
"Non è il momento di scherzare"
"Questo dovrei dirlo io. Non puoi aver già dimenticato"
"Ti assicuro che non ne ho memoria"
"È dal piano 4 che sto combattendo. Me lo hai detto tu di provarci. Eppure mi sei sembrato così convincente e carico di emozioni. E adesso mi stai dicendo che hai già scordato tutto?"

Herega non seppe come rispondere. Se anche avesse provato a dire quello che era successo veramente, non ci sarebbe riuscito e se avesse chiesto scusa non sarebbe bastato, probabilmente, avrebbe solo peggiorato la situazione. Provò quindi a tirare avanti quello che già aveva iniziato.

"Non ho memoria dal piano 4 in poi, né di cosa ho fatto io, né di cosa è successo a voi, né di quanti demoni e persone sono morte. Ditemi Ren, Eve, a che piano ci troviamo?"
"Siamo da poco al piano 6. In vita rimaniamo noi tre, quel ragazzo biondo e il ragazzo con cui parlavi poco fa. Tu, invece, hai combattuto qualche demone, nulla di più" Disse Ren,
"D'accordo".

In coppia le ragazze e singolarmente Herega ricominciarono a battagliare, così come stava facendo Mishiter. Essyl anche si vide costretto a dover combattere, essendo che dal piano 6, i demoni attaccano spontaneamente.

Un diavolo, che Eavelin aveva ucciso, si rialzò, questa volta più rossiccio, snello e forte.
"Come diceva il maestro, alcuni riprendono vita. Ma allora... Il graffio che ho sul braccio è quello di un demone? Il lupo della foresta dell'isola aveva ripreso vita nella stessa maniera... Perché allora sono ancora viva? Il graffio di un demone dovrebbe essere mortale".

Decise comunque di non preoccuparsene al momento, anche per non mettere in allarme i suoi compagni.

Fino a quel momento, i demoni non rappresentarono un vero e proprio problema. L'ipotesi iniziale di Herega era quella che molti uomini morissero nella torre solo per essere stati impreparati nell'entrare, e da quel che si poteva osservare, era proprio così, o quasi. Senza l'allenamento di Anfer, probabilmente sarebbero sopravvissuti fino al secondo o terzo piano. Invece, grazie a esso, e anche alla presenza di Mishiter, riuscirono ad arrivare fino al settimo piano senza nemmeno un graffio. Alla fine, sapere delle abilità dei demoni, delle loro classi o il numero di essi per piano, non servì a molto poiché, la loro forza, in confronto, metteva in secondo piano il tutto. Ren aveva raggiunto la condizione di Sintassi, padroneggiando al massimo l'abilità di ognuna delle 5 S e, perciò, riuscì ad avere un approccio perfetto al combattimento, sebbene un po' titubanti, Herega e Eavelin riuscirono comunque a combattere, ma non alla condizione perfetta. Inoltre, i primi 7 piani si differenziavano solo per il fatto che avessero un diverso numero di demoni e che, negli ultimi due, alcuni rinascessero.
Arrivarono quindi, in tutta facilità, se così si può dire, al piano 8, diverso dagli altri per la presenza di un enigma.

Il pavimento cominciò a tremare e la luce sparì, segno dell'avanzamento di piano.
Arrivati, notarono con stupore quanto questo si differenziasse dagli altri. Si trovarono in un giardino, formato da 4 sezioni, divise da 2 strade incrociate.

"Questo piano... Se non sbaglio, ogni sezione comprende 12 o 13 demoni più forti del normale. Ucciso ogni demonio di una sezione riceveremo un indizio, chiamato reliquia, su come risolvere l'indovinello". Disse Mishiter,

"Il maestro non ci aveva parlato di questo piano nel particolare. Sbaglio?" Domandò Herega,
"No, non ti sbagli. Ma come fa quel tipo a saperlo?" Replicò Ren.
"Ehi, Mishiter, ce l'ho con te. Parla, come fai a sapere di questo piano?" Continuò la stessa ragazza,
"Quanta tracotanza. Dovete sapere che: delle uniche 2 persone uscite completamente illese dalla torre, una sono io",

Herega e Eavelin spalancarono gli occhi dallo stupore. Ren rimase incredula.

"Perché dovremmo fidarci? E se così fosse, perché hai deciso di tornare in questo posto?" Domandò la sterminatrice,
"Che motivo avrei di mentire a delle persone appena conosciute? Inoltre, sono qui per un motivo. Ero entrato qui con una mia ormai vecchia amica pochi anni fa. Eravamo riusciti a raggiungere il piano 10. Ma il Re me l'ha portata via. Non fui poi io a ucciderlo, ma un altro guerriero, tuttavia, a cause delle ferite riportate, egli morì poco dopo. Io fui l'unico superstite. Se ora sono qui, è per vendicare Lial, era questo il suo nome, tutto qui".

"Mishiter, mi dispiace. Non so cosa voglia dire perdere qualcuno di veramente caro. Ho perso mio padre, ma per me non significava molto, ti devo chiedere un favore però. Potrai dare il colpo finale al Re, ma lasciami prendere il tesoro, altrimenti sarò costretto a ucciderti". Disse Herega con voce più seria del solito,
"Per me non c'è problema. Prendere il tesoro sarebbe come portare un fardello del Re fino alla fine dei miei giorni. Non lo avrei fatto comunque"
"Capisco".

Rimasti in cinque, si decise che Herega, Eavelin, Ren e Mishiter si prendessero una sezione per uno. Essyl, impotente, rimase fuori, al centro, dove le strade si incrociano.

Le sezioni furono assegnate casualmente, poiché, a detta di Mishiter, l'indovinello sarebbe stato scritto sulla prima reliquia proveniente da una delle sezioni. Non avevano un ordine stabilito, sarebbero state ordinate in base a quale sezione fosse stata per prima priva di demoni.
Ciò significa che, se Mishiter avesse ucciso per primo i suoi demoni, allora avrebbe avuto la reliquia con l'indovinello. Se per secondo avesse finito Herega, egli avrebbe trovato il primo indizio.

"Questi demoni... Mi chiedo cosa ci trovino di tanto bello nello sterminare le persone" Si chiese Eavelin,

Una voce si sentì in sottofondo, era cupa e soave, ma terrificante allo stesso tempo, essa recitò:

"Se ci pensi, ragazza con la Katana, non siamo così diversi da voi".

Repentinamente, Eavelin fu graffiata sul volto.