Chapter 16

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-"Sum?" sentii chiamarmi da dietro la porta.

Diciamo che ero pronta, avevo indossato dei leggings neri striati e una camicia larga bordeaux. Misi velocemente la giacca e aprii la porta. Harry aveva dei jeans chiari e una semplice camicia nera che su di lui sembrava un outfit davvero elaborato.

-"Dove andiamo?" chiesi uscendo dalla mia camera.

-"Ti piace il Mac?" domandò sorridente.

-"Certo!" risposi abbastanza felice che per una sera avrei potuto mangiare schifezze in quantità.

-"Bene, noi non andremo lì" ma cos-?

-"Dai andiamo" mise in moto e partì sfrecciando per le strade stranamente deserte.

-"Harry rallenta!" riuscii a dire quando prese una curva larga facendomi sbandare.

-"Non ti piace la velocità?" chiese divertito. Promemoria : non entrare più nello stesso veicolo con Harry.

-"E' solo che non vorrei vomitare prima ancora di aver mangiato!" lo informai quando sentii lo stomaco fare le capriole.

-"Va bene" rise per poi rallentare. Lo ringraziai.. mentalmente.

-"Eccoci!" esordì aprendo lo sportello del passeggero lasciandomi leggermente spiazzata. Stava per caso cercando di essere gentile? Incredibile ma vero. Avevamo viaggiato mezz'ora arrivando in un'area della città a me sconosciuta. Entrammo in un grande giardino con siepi e gazebi, proseguimmo per il sentiero di pietra illuminato da bassi lampioni stile antico fino ad arrivare in un gigantesco piazzale al centro del quale c'era una bellissima fontana in marmo e tutt'intorno delle lanterne cinesi, dire che erano bellissime era poco. Dietro quest'ultima si trovava una villa o meglio un ristorante a tre piani grande quanto una villa.

-"Ehi vieni" mi ripresi quando Harry mi richiamò abbastanza divertito, sicuramente mi ero imbambolata a guardare il tutto. Mi prese per mano quando non mi mossi e sentii degli strani brividi partire dalla mia schiena, cavolo era anche un bel posto ma sicuramente faceva freddo. Mi aprì la porta e fummo accolti da un cameriere che chiese la nostra prenotazione e poi ci disse di salire all'ultimo piano. Capii dalle insegne che il ristorante aveva quattro stelle e che dava disponibilità di alloggiare. Entrammo nell'ascensore dove un ragazzo premette i pulsanti al posto nostro e quando le porte si aprirono spalancai gli occhi per lo stupore, se era un sogno non volevo svegliarmi. Harry se ne accorse e non perse tempo per mettermi in imbarazzo.

-"Chiudi la bocca, entrano le mosche" sogghignò alleggerendo la tensione, ma non potei fare a meno di arrossire. Eravamo sul terrazzo della villa, un tavolo solo per noi al lume di candela e c'era anche la vista sul mare; proprio come nei romanzi che leggevo da una vita, solo che non dovevo dimenticare che ero qui con Harry. Mi spostò la sedia per farmi sedere facendo un mezzo inchino cercando di non ridere e io risposi molto dolcemente tirandogli un pugno sulla spalla.

-"Bene, cosa ne pensi?" domandò incrociando le mani sotto il mento aspettando il mio verdetto.

-"E' magnifico, devo ammettere Signor Styles che mi ha davvero sorpresa" esordii sorridendo ampiamente. Sorrise anche lui alle mie parole.

-"Sono felice che ti piaccia, voglio farmi perdonare" ormai per me non era più importante. Ammetto che ancora ci pensavo, ma alla fine scacciavo via il ricordo.

-"Non preoccuparti l'ho già fatto".

-"Allora possiamo anche andar via, non c'è bisogno di tutto questo" rise.

-"No che dici?! Io ti odio devi offrirmi la cena se vuoi che perdoni un plebeo come te!" aggiunsi frettolosamente scoppiando a ridere con lui.

La serata proseguiva per il verso giusto, lui era gentile e io non ero acida, mi piaceva questo Harry, stranamente aveva messo da parte la sua freddezza e scontrosità scambiandole con un lato giocoso e disponibile.

Deep ~H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora