Chapter 48

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"Arrivi portando brividi e scappi lasciando lividi"

Devi trovare qualcuno esattamente come te.

Qualcuno che ha voglia di vivere esattamente come te.

Qualcuno che è folle esattamente come te.

Trova qualcuno che ha i demoni compatibili con i tuoi.





Fui svegliata dalla luce del sole che attraversava le tende lilla della mia camera.

Mi voltai e subito notai il vuoto nelle coperte lasciata dall'assenza di Harry. Controllai l'orario al cellulare, erano solo le otto del mattino ed Harry non era mai stato un tipo mattiniero.

Ingoiai con forza la bile che mi si era formata in gola, probabilmente era andato ad allenarsi o a comprare la colazione, dovevo ammettere a me stessa che ultimamente ero diventata fin troppo paranoica.

Mi alzai dal letto e mi diressi in bagno; mi lavai velocemente e poi indossai una semplice maglia grigia che mi arrivava a metà coscia. Dopo aver finito scesi al piano inferiore per mettere qualcosa sotto i denti ma la prima cosa che mi saltò all'occhio fu un borsone poggiato di fianco la porta principale. Deglutii il groppo in gola e titubante mi avvicinai alla porta, forse mia madre era tornata ed Harry era andato a prenderla.

Le mie misere speranze sfumarono nel momento in cui notai che il borsone non apparteneva a mia madre.

Che significava?

Lo scatto della serratura fece sì che alzassi lo sguardo.

Le rughe sul suo viso erano segno evidente di una notte passata in bianco, i ricci erano disordinati probabilmente a causa del nervosismo e della varie volte che aveva passato le mani fra essi così come le labbra che erano screpolate per il continuo morderle.

La mascella tesa, un costante cipiglio e l'aria cupa.

-"C-che succede?" domandai titubante.

Avevo paura, per la prima volta dopo tanto tempo avevo di nuovo paura di perdere qualcuno.

Un sospirò lasciò le sue labbra a forma di cuore e i suoi occhi si rifiutarono di incontrare i miei. Protese il braccio nella mia direzione solo per poter afferrare il borsone, ma glielo impedii in tempo.

-"Spiegami cosa stai facendo!" ordinai sopraffatta dall'ansia.

-"Spostati" ordinò freddamente.

-"No finché non mi darai una risposta" incrociai le braccia al petto cercando si sembrare sicura e non sul punto di crollare.

-"Non è abbastanza chiaro? Sto andando via" sputò con durezza fulminandomi con lo sguardo.

-"Perché non mi hai detto prima di aver trovato un appartamento?" domandai confusa, sapevo volesse trasferirsi un giorno ma pensavo me ne avrebbe accennato.

-"Perché non l'ho fatto, l'ho deciso ora" commentò stizzito.

-"E dove andrai?" chiesi non capendo.

-"Ancora non lo so".

-"Potrei aiutarti, ho sentito di alcuni appartamenti a poco prezzo vicino la caffetteria potremmo andare a dare un'occhia-".

-"Sto lasciando la città Summer" disse bloccando il flusso delle mie parole.

Spalancai la bocca improvvisamente secca e incapace di formulare qualche frase.

Deep ~H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora