Chapter 31

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Il giorno l'avevo passato sola in casa mentre Harry era stato fuori tutto il tempo. Non so perché mi ero sentita tanto ferita quando mi aveva quasi dato della poco di buono senza prove o motivazioni e poi appunto perché era stato lui a dirlo avrei dovuto infischiarmene, ma al contrario mi aveva fatto male. Preparai una borsa mettendo solo lo stretto necessario, a breve sarei partita. Ecco perché volevo evitarlo, come avevo detto ogni volta che le cose sembravano prendere una piega migliore qualcosa rovinava tutto e quella che ne pativa le conseguenze ero io. Prima di partire mi preparai anche da mangiare e lasciai della pasta anche per Harry, poi aggiunsi uno stupido post-it con scritto di non bruciare la cucina.

'''Cogliona'''

Si, lo so... forse avrei dovuto scusarmi o dirgli che mi dispiaceva nonostante fosse stato così rude nei miei confronti, invece gli avevo scritto di non bruciare casa. Fui tentata di tornare indietro e staccarlo, ma in quel momento il pullman si fermò di fronte casa mia e fui costretta a salire. Raggiunsi Jess che mi aveva tenuto un posto a sedere e poi mi addormentai con la sensazione che sarebbero stati due giorni indimenticabili.

***

Il suono del clacson mi fece sussultare. Stropicciai gli occhi e notai che eravamo fermi e che il sole stava sorgendo. Controvoglia mi costrinsi ad assumere un'aria felice adeguandomi all'umore pimpante dei miei amici. Scendemmo dal pullman e ci guidarono in mezzo ad una radura dove ci spiegarono che avremmo dormito lì mentre per lavarci o chiedere aiuto a qualche chilometro di distanza c'era il centro munito di servizi e di tutto ciò di cui potevamo avere bisogno. Sbuffai sonoramente quando cercai di montare la tenda ma fallii miseramente. Jess si offrì di farlo al mio posto e mi congedò consigliandomi di fare un giro. Decisi che aveva ragione e che avevo bisogno di calmarmi, dovevo schiarirmi le idee, non pensare a nulla se non a divertirmi. Mi allontanai dal gruppo e mi incamminai in uno dei sentieri del bosco. Solo ora notai che le montagne erano innevate nonostante i 25°, intorno a me c'era solo il verde e per poco non pensai di essere diventata daltonica o qualcosa di simile, la vista di quel colore mi stava dando la nausea. Alla fine del sentiero mi ritrovai in un campo di fiori rossi e gialli, ovviamente la prima cosa che feci fu catapultarmi fra di essi, corsi fino ad arrivare in mezzo a quella specie di valle. Lì gli steli dei fiori erano talmente alti da arrivarmi sopra le caviglie e il silenzio era così rilassante da farmi credere di essere l'unico esser vivente nel mondo. Mi fermai proprio lì in mezzo guardandomi intorno e respirando a pieni polmoni il profumo di tulipani e margherite, poi mi gettai all'indietro e mi distesi nel prato chiudendo gli occhi. Sentii l'erbetta solleticarmi il collo e il leggero venti scompigliami i capelli, ero sola circondata da chilometri di verde, fiori di campo e pace. Aprii gli occhi osservando le farfalle che impollinavano i fiori e alcune coccinelle volarmi intorno, spostai lo sguardo verso l'alto notando che il cielo azzurro era contornato da nuvole bianche che sembravano panna montata.. chissà cosa si provava a vederle dall'alto. Per tutto il tempo che passai in silenzio pensai di essere diventata sorda, non riuscivo ad immaginare un mondo senza rumori e suoni, privo di musica o della voce delle persone, perché sì alle volte il suono più bello di tutti è quello di una semplice risata di qualcuno a cui teniamo, senza tutto questo il mondo sarebbe del tutto privo di senso. Mi alzai e ritornai indietro lasciandomi alle spalle quella bellissima radura, avevo perso la cognizione del tempo, ma passarlo lì mi aveva aiutata, mi sentivo meglio e non ero neanche più arrabbiata con Harry che a proposito mi domandavo cosa stesse facendo, se si era pentito di quello che mi aveva detto.. ma conoscendolo sicuramente l'ultima cosa che potrebbe albergare nei suoi pensieri è la sottoscritta. Quando arrivai al campeggio Jess mi corse incontro e mi portò intorno a un tavolino della mensa improvvisata.

-"Allora" iniziò prendendo un respiro, si capiva lontano un miglio che fosse eccitata per qualsiasi cosa avremmo fatto " ora pranziamo, pomeriggio andiamo alle grotte, stasera c'è il falò, domani mattina possiamo fare qualsiasi sport vogliamo e poi abbiamo delle ore libere prima di ripartire" mi illustrò il programma gesticolando mentre io conclusi che non me ne fregava un cazzo, avevo già trovato il posto in cui volevo spendere il restante tempo di questa gita.

Deep ~H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora