Harry era scomparso.
Dopo aver deciso di assecondarlo sorrise compiaciuto e uscì in fretta e furia dalla mia stanza con un espressione indecifrabile sul volto che non lasciava intendere nulla di buono.
Un'ora.
Due ore.
Tre ore.
Ormai era sera e finalmente potevo rilassarmi convinta che almeno per ora avrei potuto dormire tranquillamente. L'ansia crebbe di nuovo a dismisura quando mi arrivò un messaggio da parte sua.
Da Harry:
"Esci".
Lo fissai confusa poi mi affacciai alla finestra e lo vidi appoggiato alla sua auto sportiva. Respirai profondamente.
'Summer vivi'
Continuai a incoraggiarmi.
Afferrai il cellulare ed uscii di casa. Quando mi vide entrò subito in auto e io feci lo stesso. Più passava il tempo più mi convincevo di aver fatto una grande cazzata, primo perché avrei passato del tempo con lui, e secondo perché tutto ciò che faceva era imprevedibile.
Dove mi avrebbe portata?
E soprattutto, che avremmo fatto?
Era pericoloso?
Mi sarei cacciata nei guai?
Okay forse avevo paura.
Il costante tremolio della mia gamba fu bloccato dalla sua mano che andò a posarsi sul mio ginocchio. Mi voltai di scatto e notai che l'auto era ferma.
-"Dove siamo?" non rispose e uscì aprendo la portiera. Lo seguii e mi guardai intorno. I grandi giardini curati, le ville giganti disposte a schiera e le auto costose parcheggiate in ogni vialetto mi fecero intuire di trovarci in uno dei quartieri ricchi della città.
-"Cosa ci facciamo qui?" domandai rompendo per un secondo quel silenzio inquietante. Per un attimo pensai al peggio, no, non avrei rubato nulla e non sarei diventata una ricercata.
-"Tranquilla non ruberemo nulla" sogghignò facendomi sospirare sollevata.
Aprì il cofano dell'auto e ne cacciò delle buste. Me ne porse una e quando l'aprii era piena di .. uova?
-"A che ci servono delle uova?" chiesi incuriosita.
-"Ci facciamo una frittata, sai ho un certo languorino" alzò gli occhi al cielo. Iniziò a camminare e lo seguii; quando si fermò eravamo davanti una delle villette più belle che avessi mai visto. Lessi il cognome sulla casella postale e ne riconobbi il proprietario, era il direttore di uno dei giornali più famosi della contea. Harry afferrò un uovo dalla busta e lo scaraventò contro il muro della villa.
-"Oddio che stai facendo?!" lo ripresi.
-"Divertiti! Sfoga la tua rabbia" rise.
-"Io la voglio sfogare sulla tua faccia" ringhiai poggiando a terra la busta. Lui rise scuotendo la testa.
-"Ti sei già arresa?" domandò.
-"No" dissi secca.
-"Sai pensavo durassi di più" disse con voce stupida prendendomi in giro.
Senza preavviso afferrai anch'io l'uovo e lo lanciai con tutte le mie forze colpendo in pieno una finestra. Sorrisi al mio gesto avventato ma poi fui invasa dai sensi di colpa... che avevo fatto?
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Deep ~H.S.
FanfictionLa verità viene sempre a galla è una delle regole fondamentali del tempo. E quando viene a galla può renderti libero o annullare del tutto, quello per cui hai lottato. Un altro modo in cui la verità viene fuori è quando lo fa del tutto spontaneament...