Chapter 20

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Oggi non volevo andare a scuola, ero ancora troppo stanca, confusa e un tantino terrorizzata da quello che era successo nelle ultime ore. Uno dei miei incubi peggiori era tornato a occupare i miei sogni e la mia vita. Non lo avrei mai detto a mia madre perché mi avrebbe sicuramente privato di uscire da sola e mi avrebbe fissato qualche altra seduta dalla psicologa che a proposito non sopportavo; lei non mi era stata di alcun aiuto, avevo fatto tutto con le mie forze. Intanto ora mi ritrovavo seduta all'ultima fila facendo finta di ascoltare le stupide teorie sull'universo chiedendomi se esisteva un modo per farlo girare nel verso giusto.

Quando finalmente fui libera di tornare a casa a chiudermi nella mia bolla di depressione salutai Jess e uscii in cortile. L'aria era sempre calda con l'avvicinarsi dell'estate. Respirai a pieni polmoni beandomi del sole sulla pelle e del leggero vento fra i miei capelli. Mi incamminai a passo spedito verso l'uscita e notai Zayn appoggiato a un auto nera che mi faceva segno di raggiungerlo; mi avvicinai esitante quando vidi che c'era anche Harry ma di certo non potevo correre via come avrei voluto; dovevo solo affrontarlo e parlare come se le sue parole non mi avessero toccata.
-"Ciao" sorrisi falsamente come avevo imparato a fare bene. Zayn ricambiò il sorriso mentre Harry fece finta che non esistessi.
-"Tutto bene?" mi domandò con un tono di preoccupazione. Capii a cosa si riferiva e annuii;
-"Non preoccuparti" lo rassicurai.
-"Per qualunque cosa non esitare a chiamarmi" mi informò con gentilezza .
Era strano come riuscisse a nascondere questo suo lato dolce e protettivo ma ero felice che lo cacciasse fuori con me e Jess e pensandoci bene sicuramente era venuto per portarla a casa e assicurarsi stesse bene. Sorrisi al pensiero e vidi Harry guardare dietro di me con espressione confusa.
-"Summer!" mi voltai e vidi Rachel raggiungermi a grandi passi per poi stamparmi due baci sulle guance. Cosa voleva ora? Ah già.
All'inizio prestò la sua attenzione a me chiedendomi se avevo trascorso un buon week-end come se fosse interessata. Poi si voltò guardando i due ragazzi che ci stavano fissando. Lei sorrise e mi rivolse uno sguardo serio aspettando che li presentassi, cosa che feci a malavoglia.
-"Rachel loro sono Zayn e Harry" le dissi indicandoli.
-"Harry, Zayn lei è Rachel" non aggiunsi "una mia amica" dato che per me lei non lo era affatto.
-"Piacere di conoscervi" disse entusiasta.
-"Vi andrebbe di prendere qualcosa insieme?" domandò sicura di sé mostrando uno dei suoi sorrisi più convincenti.
-"Io devo aspettare Jess" disse Zayn rivolgendo il suo sguardo oltre i cancelli.
-"Viene anche lei no?" disse cercando di essere persuasiva.
-"Dove?" mi girai e vidi che Jess ci aveva raggiunti da dietro. Zayn le sorrise prima di stamparle un bacio sulla guancia facendola arrossire.
-"A prendere un caffè" la informò Rachel cercando di non darle peso. Jess scrollò le spalle e annuii forse felice di poter stare con Zayn. Rachel guardò entrambi soddisfatta e fece per incamminarsi. Mi voltai per andare via ma la sua mano mi fermò.
-"Amore anche tu devi venire" disse con fare ovvio, ma io non ne avevo voglia. Sapevo benissimo quali erano le sue intenzioni e ci trovava gusto nel fare ciò che faceva, soprattutto umiliandomi e facendomi sentire inutile.
-"Daii" mi incoraggiò Jess. Annuii sconfitta guadagnandomi un sorrisetto compiaciuto da parte di Rachel. Che la tortura abbia inizio.

Ci sedemmo a un tavolo mentre Rachel dava le nostre ordinazioni al cassiere. Mi misi accanto a Jess lasciando il posto libero affianco ad Harry cosicchè lui e Rachel mi stessero di fronte ; Pochi minuti dopo ci raggiunse con in mano le nostre bevande; Iniziammo a parlare del più e del meno e notai tutte le occhiate accativanti che rivolgeva ad Harry. Jess e Zayn iniziarono a parlare tra di loro così come Harry e Rachel la quale non si limitava ad usare il linguaggio verbale. Mi sentivo il terzo incomodo.
-"Scusami?" disse il cameriere che mi aveva appena raggiunta.
-"Si?" chiesi sorridendo che qualcuno mi rivolgesse la parola.
-"Sembri così annoiata e guarda caso io ho cinque minuti di pausa" mi annunciò raggiante. Sorrisi ancora di più invitandolo a sedersi ma ovviamente le cose non vanno mai per il verso giusto. Mi ritrovai ad urlare per il bruciore causato dal caffè che Rachel aveva 'incidentalmente' versato sui miei pantaloni.
-"Scusa! Non volevo" sembrò abbastanza dispiaciuta ma la conoscevo abbastanza per dire che ora più che mai si stava divertendo. Jess che sicuramente aveva capito le sue intenzioni le buttò un' occhiataccia. Zayn aveva la bocca semi aperta ed Harry che all'inizio guardò Jess con severità sorrise un pò divertito incrociando il mio sguardo. Giusto ora che avevo trovato qualcuno con cui passare il tempo lei mi aveva umiliata; La voglia di strapparle i capelli era attenuata del rammarico. Ero stata stupida a venire e ora più che mai da tanto tempo mi sentivo inutile e sfruttata per il divertimento altrui. Il ragazzo di poco prima mi raggiunse con in mano una pezza fredda che mi appoggiò sulla coscia; Si abbassò alla mia altezza e iniziò a pulire la macchia del caffè e a soffiarci sopra nel tentativo di diminuire il bruciore e in parte ci riuscì.

-"Dovresti fare più attenzione, avresti potuto ustionarla!" rimproverò Rachel che lo guardava allibita. Trattenni una risata.

-"Grazie" gli dissi educatamente. Lui prese la mia mano ignorando le occhiatacce di Rachel, forse anche lui aveva capito lo scopo del suo gesto e ora voleva provocarla.

-"Questo e altro principessa" arrossii per il nomignolo e mi voltai per vedere la reazione della ragazza ponpon, ma mi sorpresi quando notai Harry stringere i pugni e fulminare con lo sguardo il ragazzo ancora ai miei piedi.

Che gli prendeva ora?

Non mi interessava anzi volevo vedere a che punto arrivava.

-"Comunque io sono Summer" sorrisi.

-"Piacere mi chiamo Austin" annuii

–"Ehm.. ti andrebbe di prendere qualcosa uno di questi giorni?" domandò esitante.

-"Certo!" non attesi a rispondere.
A un tratto venni strattonata per un polso.

-"Vieni!" ordinò Harry tenendomi saldamente.

-"Dove?" domandai guardandolo furiosa ma soddisfatta.

-"Seguimi e basta" non usava un tono minaccioso perché gli altri ci guardavano.

-"Ora torno" dissi rivolgendomi ad Austin. Uscii dal locale con Harry dietro.

-"Cosa vuoi?" domandai scocciata.

-"Volevo chiederti scusa" sbuffò.

Cosa? Avevo sentito male o si stava scusando?

-"Perché proprio ora?" domandai incredula.

-"Perché così mi andava di fare" rispose secco.

-"Okay ora se non ti dispiace ho da fare" dissi voltandomi, ma mi fermò di nuovo.

-"So cos'è successo.." disse in un sussurro.

-"A cosa ti riferisci?" in quel momento non capivo più nulla.

-"Zayn mi ha raccontato cosa è successo dopo che io ..." incespicò nelle parole, ma non c'era bisogno finisse la frase che già sentii le lacrime pizzicarmi gli occhi.

-"T-Tu non dovevi saperlo!" lo accusai con gli occhi lucidi. Non volevo la sua pietà. Mi aveva ferita, ma non poteva rimangiarsi tutto quello che aveva detto solo perché spinto dai sensi di colpa. Volevo delle scuse vere, anzi lui neanche me le doveva. Notò il mio sguardo e cercò di avvicinarsi ma mi allontanai.

-"Le tue scuse non sono sincere! A te interessa solo toglierti un peso dalla coscienza!" lo accusai di nuovo trattenendo quelle lacrime che volevano uscire, ma non avrei pianto di fronte a lui. Ero abituata a soffrire da sola e in silenzio. Non aspettai una risposta e lo superai andando via.

-"Summer aspetta!" lo sentii chiamarmi cercando di farsi strada fra le persone che ci guardavano incuriositi come fossimo un fenomeno da circo.

-"Lasciami stare Harry!" lo avvertii e iniziai a correre finchè non sentii più i suoi passi dietro di me.

Deep ~H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora