"Only know you love her when you let her go
And you let her go"
-"Okay, ripetimi perché ho approvato questa cazzata" dissi per l'ennesima volta.
-"Perché meriti la tua vendetta" sorrise passandomi le forbici.
-"Tu sei pazzo!".
-"No sono Harry" sogghignò facendosi strada nel vialetto di casa Blond, di Rachel Blond.
Aveva avuto la geniale idea di arrampicarsi su un albero ed entrare dal balcone della sua camera.
I problemi erano due, uno non c'erano alberi e due il balcone stile Romeo e Giulietta che il riccio si era immaginato era una misera finestra.
-"Harry! Psst!" provai a chiamarlo sottovoce per evitare di svegliare qualche residente, era notte fonda e il silenzio era opprimente.
-"Come pensi di salire fin lassù?" domandai deridendolo.
Mi guardò torvo per poi sorridere perversamente.
Non prometteva niente di buono.
In sole due falcate fu dinnanzi a me , si inginocchiò e mi fece cenno di salire sulle sue spalle.
-"Non arriveremo comunque" affermai guardando l'altezza che ci divideva dalla finestra.
-"L'importante è che ci arrivi tu" scrollò le spalle.
-"Sono bassa non arrivo neanche a toccarla!" ripetei ovvia.
-"Se ti appendi al cornicione e ti fai un po' di forza con le braccia ci arrivi!" sbuffò incitandomi nuovamente a salire.
-"L'ho già detto che sei pazzo?" mi arresi cercando di mettermi in piedi sulle sue spalle stringendo le sue mani per tenermi in equilibrio.
-"E io ti ho già risposto di essere Harry" rise incamminandosi lentamente in corrispondenza della finestra.
Feci come mi disse e, non senza qualche difficoltà, riuscii almeno con una mano a toccare il bordo della finestra che grazie a Dio era socchiusa e bastò una piccola pressione per aprirla del tutto.
In questo momento non ero proprio nella più comoda delle posizioni: con una mano mi tenevo su dal cornicione mentre con l'altra mi tenevo al bordo della finestra; una gamba si trovava a penzoloni mentre il mio piede destro era sostenuto dalla mano di Harry che per mia fortuna era collegata a un corpo alto e robusto.
Feci cenno ad Harry di darmi una spinta. Così con un po' di coraggio staccai la mano dal cornicione e mi aggrappai con entrambe al bordo della finestra.
Poggiai entrambi i piedi sul cornicione e finalmente trovandomi ad un'altezza adeguata riuscii a scavalcare la finestra ritrovandomi nell'oscurità della camera di Rachel.
Mi avvicinai al suo letto; era carina e innocua quando dormiva, con i suoi lunghi e fluenti capelli biondi sparsi sul cuscino che tra poco non sarebbero stati più così lunghi e fluenti.
Estrassi le forbici dalla tasca centrale della mia felpa e con estrema cautela le tagliai alcune ciocche fin quando i capelli non arrivarono in modo asimmetrico al collo.
Un bel taglio al maschile insomma.
A opera compiuta sgattaiolai fuori. Mi affacciai alla finestra e potei notare Harry che mi aspettava a braccia aperta. Se pensava che mi sarei gettata era pazzo.
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Deep ~H.S.
FanfictionLa verità viene sempre a galla è una delle regole fondamentali del tempo. E quando viene a galla può renderti libero o annullare del tutto, quello per cui hai lottato. Un altro modo in cui la verità viene fuori è quando lo fa del tutto spontaneament...