Come previsto il flash mi aveva accecata, ma non avevo perso del tutto la vista o almeno ne fui certa fin quando non vidi un ragazzo alto coi capelli ricci appoggiato alla porta fuori dalla stanza allestita per immortalarci. Mi strofinai gli occhi e vidi che era proprio lui.
-"Ehi" lo salutai un po' intontita e confusa, era passata un'ora da quando lo avevo lasciato in bagno.
-"Ehi" rispose col mio stesso tono innocuo.
-"Sei rimasto qui per tutto il tempo" annuì in risposta.
-"Oh, e perché?"
'''si è scopato la bidella''' ecco che ritornava la vocina.
-"Volevo aspettarti" mi accompagnò fino al mio armadietto, nel corridoio tutti lo fissavano come se fosse un'attrazione, però non avevano tutti i torti, anche io al loro posto sarei stata attratta dalla sua aria misteriosa e mi sarei imbambolata a fissare i tatuaggi visibili grazie alla canotta bianca che indossava.
-"La felpa ti sta bene, ma la rivoglio" osservò e io feci finta di pensarci su.
-"No mi piace" conclusi pensando che era davvero nel mio stile.
-"Ehi!" scherzò tirandomi su il cappuccio e offuscandomi la vista.
-"La riprenderò" disse malignamente facendomi ridere.
-"Wow tutti ci fissano" ripeté i miei pensieri.
-"Sembra che non hanno mai visto un bel ragazzo" sbuffai.
ODDIO NO.
Stupida boccaccia! Non ci credo che l'abbia detto davvero ad alta voce.
-"Ho sentito bene?" mi guardò sogghignando.
-"Dipende da cosa hai capito" guardai in tutte le direzioni possibili pur di non incrociare i suoi occhi e il suo sorrisino divertito.
-"Hai detto che-" un 'bip' lo interruppe e subito la voce del preside risuonò nei corridoi attraverso gli altoparlanti.
-"Tutti gli studenti si rechino in auditorium per un annuncio straordinario".
Ringraziai mentalmente quel brav'uomo per essere intervenuto nel momento giusto salvandomi da quella situazione. Sorrisi falsamente ad Harry.
-"Io devo andare"
-"Ma-"
-"Hai sentito la voce? Devo andare" lo superai.
-"Ti aspetto in macchina" sbuffò prendendo la strada opposta.
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Arrivai in auditorium insieme a Jess la quale avevo incrociato sulle scale.
Si complimentò per il mio look da ribelle, ma allo stesso tempo nella regola e quando rivelai che non era merito mio ma di Harry la sua mascella quasi toccò terra. Ci sedemmo nei seggiolini rossi e attendemmo impazienti la comparsa del preside. Quando finalmente l'auditorium fu pieno anche il preside si decise a salire sul palco. Tossii sul microfono per attirare l'attenzione di tutti i ragazzi e poi iniziò il suo annuncio.
-"Bene ragazzi, vi starete chiedendo il perché vi ho convocati in ora straordinaria, ma appena saprete il motivo capirete che ne è valsa la pena di trattenersi"
Dalla sala si alzò un lieve mormorio, ovviamente ora erano ancora più ansiosi.
-"Sono felice di annunciarvi che tutta la scuola ha vinto un'escursione ai parchi nazionali del paese conosciuti da voi tutti come i famosi 'campi Elisi'" una marea di applausi, fischi e festeggiamenti partirono da tutti i ragazzi. Jess al mio fianco sembrava aver perso le staffe gridando eccitata. Avevo sentito dire che quei parchi erano considerati il paradiso terrestre e che fosse davvero difficile visitarli dato il grande numero di turisti e il continuo sovra affollamento.
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Deep ~H.S.
FanfictionLa verità viene sempre a galla è una delle regole fondamentali del tempo. E quando viene a galla può renderti libero o annullare del tutto, quello per cui hai lottato. Un altro modo in cui la verità viene fuori è quando lo fa del tutto spontaneament...