Quella mattina mi preparai con la velocità di un razzo.
Riuscii ad arrivare a scuola in orario e passai le prime ore di lezione a parlare con Jess.
-"Mi stai dicendo che ti ha trascinata via con la forza?" ripeté sorpresa ed io annuii.
-"E' davvero bipolare quel ragazzo" disse ridendo.
-"Io penso che sia cretino" risposi facendola ridere ancora di più.
-"Parli del diavolo e spuntano le corna" mormorò Jess guizzando con lo sguardo alle mie spalle. Mi voltai e spalancai la bocca quando lo vidi appoggiato al mio armadietto col capo chino e del tutto a suo agio. Tirai Jess in un angolo sperando che non ci avesse viste.
-"Che ci fa qui?!" domandai cercando di restare calma.
-"E che ne so io! Vai e chiediglielo" certo la faceva semplice lei. Grugnii infastidita e svoltai di nuovo l'angolo prendendo il corridoio opposto. Andai in biblioteca, raggiunsi una scrivania vicino la finestra e iniziai a fare i compiti per il giorno dopo così avrei recuperato un po' di tempo.
-"Mi eviti di nuovo?" sobbalzai dalla sedia quando la sua voce riempì il silenzio della biblioteca.
-"C-ome facevi a sapere dov'ero?" domandai mantenendo gli occhi sul mio libro.
-"Jess mi ha detto che sicuramente ti avrei trovata qui".
Un giorno o l'altro le avrei cucito la bocca, anzi, l'avrei fatta diventare una Senzavoce.
-"Mi sorprendi, non pensavo sapessi cosa fosse una biblioteca" -lo derisi- "ora, cosa vuoi?" domandai acida.
-"Parlare".
-"Si da il caso che io non voglio parlare con te" dissi irritata. Si avvicinò a me e con un gesto rude chiuse il libro, poi si sedette al mio fianco.
-"Neanche io ci tengo a parlarti ma dovevo avvisarti che tua madre si tratterrà per qualche altro giorno dai tuoi zii" disse scocciato.
-"Cosa?!" questo voleva dire passare altro tempo da sola con lui.
-"Mi ha chiamato chiedendo se per noi andava bene"
-"E tu..?"
-"Ho detto che per noi andava benissimo" scrollò le spalle.
-"Per noi?? Per me non va bene!" dissi innervosendomi.
-"Ci divertiremo" disse con tono derisorio e divertito.
-"Vaffanculo Harry" dissi alzandomi, ma lui mi bloccò per un polso e mi tirò a se facendo scontrare la mia schiena al suo petto.
-"Preparati" sussurrò lentamente nel mio orecchio per poi lasciarmi e andar via.
Rimasi lì, immobile sul mio posto pensando a quello che aveva detto.
A cosa dovevo prepararmi?
Sicuramente qualsiasi cosa significasse non mi sarebbe piaciuta, in alcuni momenti mi faceva davvero paura e ora non potevo far a meno che essere preoccupata per quello che aveva in mente.
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Quando tornai a casa chiamai mia madre per accertarmi che Harry mi stesse dicendo la verità, e per mia sfortuna non era affatto una bugia. Visto che ormai la mia routine era stata scombussolata decisi che la cosa migliore da fare fosse semplicemente passare sempre meno tempo con lui. Chiamai Niall e gli chiesi di uscire, lui ovviamente accettò e disse di incontrarci alla caffetteria vicino scuola. Mi preparai e uscii. Dato che il tragitto cominciò ad annoiarmi presi le cuffie dalla mia borsa e continuai tranquillamente a camminare calciando un sassolino trovato per strada e ascoltando 'Paradise' dei Coldplay. Poi ovviamente, essendo che la sfiga mi perseguita, mi scontrai con qualcuno. Tolsi subito le cuffie e alzai lo sguardo imbarazzata. Mi ritrovai di fronte a un bellissimo ragazzo poco più alto di me con occhi nocciola e i capelli leggermente ricci che mi sorrideva.
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Deep ~H.S.
FanfictionLa verità viene sempre a galla è una delle regole fondamentali del tempo. E quando viene a galla può renderti libero o annullare del tutto, quello per cui hai lottato. Un altro modo in cui la verità viene fuori è quando lo fa del tutto spontaneament...