Quando andarono via tutto ciò che volevo era stare il più possibile lontana da Harry.
No perché lo odiavo o non apprezzavo la sua compagnia, ma perché ogni volta che mi ritrovavo ad essere sola con lui avevo delle strane sensazioni che passavano dall'ansia alla paura, dalla paura alla felicità e dalla felicità alla delusione, perché ogni qual volta che fra noi due andava bene, qualcosa rovinava tutto.
-"Io vado a scuola" evitai di guardarlo e presi la borsa.
-"Dopo scuola pranziamo fuori" disse seguendomi vicino la porta. Mi irrigidii alla sua 'proposta', dovevo trovare una scusa.
-"N-no, mi trattengo a scuola" lo liquidai cercando di essere credibile e poi uscii in fretta di casa per evitare qualche possibile domanda. Mi dispiaceva essermi comportata in quel modo, ma era indispensabile passare il minor tempo possibile insieme; avevamo deciso di ricominciare e andava tutto bene finché stamattina non realizzai di aver seri problemi a tenere la situazione sotto controllo in sua presenza e questo mi spaventava, io avevo sempre tutto sotto controllo.
Raggiunsi la mia classe e mi sedetti affianco a Jess che mi aveva tenuto un posto libero. I suoi capelli erano a dir poco orrendi e aveva delle profonde occhiaie che la trasformavano in uno zombie, per non parlare del fatto che aveva dimenticato come ci si veste, indossava dei pantaloni larghi di tuta e una giacca arancione che saltava all'occhio, il tutto in contrasto con la borsa turchese.
-"Tutto bene? Sembra che un arcobaleno ti abbia vomito addosso la colazione" risi guardandola.
-"Ho solo studiato come una matta per il test di oggi!".
Sbiancai.
Test?
Quale test?
Mi ero persa qualcosa?
-"Oddio Sum! Oggi abbiamo il test di storia!" ed io me ne ero completamente dimenticata. Imprecai mentalmente quando l'insegnate oltrepassò la soglia dell'aula con indosso uno dei suoi sorrisi diabolici migliori. Guardai Jess supplicante, ma oltre un ghigno divertito non ricevetti alcun aiuto.
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Tre ore e un milione di risposte sbagliate dopo, ero fuori da quell'aula con la faccia in condizioni peggiori di quelle della mia migliore amica.
-"Ora cosa si fa?" domandai riponendo alcuni libri nell'armadietto.
-"Io aspetto Zayn".
Bene, io ovviamente sarei rimasta sola. La salutai e cercai tra i ragazzi qualcuno con cui passare le successive ore, ma alla fine mi arresi e mi rintanai in biblioteca. Girovagai fra i vari reparti e scaffali cercando qualcosa di interessante, ma data la scarsità di scelta sembrava proprio non essere la mia giornata.
-"Sola soletta?" sobbalzai quando Carter apparì da dietro un pilastro.
-"Si non ho voglia di tornare a casa" spiegai togliendo un po' di polvere da un vecchio libro di cucina.. medievale.
-"Ti va di andare a fare un giro?" domandò speranzosa e non potei chiedere di meglio, finalmente una svolta. Decidemmo di andare in centro e fermarci per mangiare qualcosa.
-"Quindi domani si faranno le foto per l'annuario?" domandò dal nulla.
Prima il test poi questo, cos'altro avevo dimenticato?
-"Si certo" annuii penando a cosa mettere.
-"Comunque dopo domani party a casa mia!" annunciò entusiasta. A dir la verità non ero molto allettata all'idea, avrei preferito restare a casa a vedere un film.
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Deep ~H.S.
FanfictionLa verità viene sempre a galla è una delle regole fondamentali del tempo. E quando viene a galla può renderti libero o annullare del tutto, quello per cui hai lottato. Un altro modo in cui la verità viene fuori è quando lo fa del tutto spontaneament...