ECATE
L'aria elettrica mi aveva fatto rabbrividire, le mani del lupo erano ancora ai lati del mio corpo, la sua tensione nelle spalle mi stava comunicando di aspettare una mia mossa prima di fare qualsiasi cosa avesse in mente in quel momento.
Era così invitante ed eccitante.
Ricordai a me stessa le sensazioni provate con lui, ma una piccola parte di me continuava a dirmi di fermarmi prima di commettere uno sbaglio, uno che avrebbe incasinato la situazione ancora di più di quanto non fosse già. La mia mente mi urlava che la semplicità non era tutto, anche se di semplice quella situazione non aveva nulla.
Però lo volevo, volevo qualcuno non fosse la Morte, volevo provare a me stessa di poter desiderare qualcun altro, volevo disperatamente non sentirmi in trappola.
Ero sempre stata una grande fan del prima fai poi pentiti.
Il lupo si passò la lingua sul labbro inferiore, così carnoso, non resistetti più.
Lo baciai, un lento caldo bacio.
L'elettricità percepita nell'aria non aveva raggiunto quell'unione però. Tolsi le mani dalla sua cute per farle scendere sul collo del lupo e come se fosse stato una sorta di via libera, Alex mi afferrò per la vita tirandomi a sé. La durezza del tronco sulla mia schiena mi informò mi ci aveva spinta contro, senza dar seguito a tutte le mie paranoie sollevai le gambe allacciandole alla sua vita.
Il lupo gemette approfondendo il bacio.
Eccola!
La scintilla iniziò a propagarsi per tutto il mio corpo.
Gemetti chiedendo di più.
Forte stavo commettendo un errore o forse no, non mi importava granché in quel momento, non dopo aver sentito le mani bollenti del lupo percorrere in modo così passionale i miei fianchi. Io scesi con le mie lungo la sua schiena e senza accorgermi la artigliai, il lupo mugolò e io mi pietrificai.
Niente ali.
Dei miei, cosa stavo facendo?
Con uno strattone mi fermai, allontanando un lupo di centodieci chili da me.
"Non posso farlo." Cercai di giustificarmi io. Alex non appariva così sorpreso come mi ero immaginata. "So che hai questioni in sospeso, ma devo dire di essere riuscito ad ottenere da te molto di più di quanto mi fossi sognato." Al sentire quelle parole non riuscivo a decidermi se fossero in qualche modo offensive o lusinghiere.
Il lupo non aveva fatto mistero del suo interesse nei miei confronti, ma non ero pronta alla sua schiettezza. I suoi occhi mi comunicavano la sua determinazione, non sembrava importagli granché il modo in cui avrebbe raggiunto i suoi fini, peccato fossi io il suo fine.
Non mi piaceva l'idea di poter essere considerata un trofeo in una sorta di battaglia tra due maschi.
Improvvisamente, mi tornarono in mente le parole dell'alfa della sera prima durante il concilio. "Perché mi hai chiamata luna ieri sera? Cosa significa?"
Il suo sguardo si fece serio e un luccichio si accese nei suoi occhi. "Cosa sai sui compagni predestinati?"
I nostri corpi erano ancora vicini e le sue mani sui fianchi non mi permettevano di pensare lucidamente, ma volevo delle risposte, era anche un modo per riuscire a mettere un po' di distanza tra noi. "Direi, assolutamente niente; non sapevo nemmeno che i licantropi avessero una cosa di questo genere." Dissi un po' reticente nel prevedere dove poteva andare a finire il suo discorso.

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La Strega e La Morte
FantasySpin-off de "Il Dio dei Morti con gli occhi di ghiaccio" e "La Primavera e il Cacciatore". Ora che finalmente Ade ha ritrovato il suo amore e possono essere felici cosa ne sarà del Dio della Morte e del suo di amore per Ecate, Dea della Magia? Dopo...