ECATE
Sono ubriaca.
Ne ero quasi sicura, cercai di alzarmi dal divano e quasi inciampai nelle bottiglie di vetro sul pavimento. Mi voltai e il mio sguardo si fissò su Ares, egli si mise a ridere delle mie disgrazie, ma anche lui non sembrava essere molto stabile, tanto da rischiare di cadere dal divano lui stesso.
Finalmente riuscii a trovare un appiglio per stabilizzarmi e mi proruppi in uno sbuffo poco elegante che scatenò negli altri un ulteriore episodio di ilarità.
Da quando Than e Arty se n'erano andati, io e Ares avevamo iniziato a bere senza sosta, quando, poi, ci avevano raggiunto Ceto e Ty il tutto era degenerato.
"Dove eravamo rimasti... ah sì, bacerei Ironman, scoperei con Hulk e ucciderei Spiderman." Rispose Ceto sicura di sé, io dal canto mio non riuscii a trattenermi e scoppiai a ridere.
Tutto questo era così fottutamente divertente.
"Questo è abbastanza disgustoso, spero vivamente che l'alcol si porti via l'immagine di te a letto con Hulk." Disse disgustato il Dio della Guerra accompagnando la sua affermazione con una smorfia.
Ceto si finse offesa da quell'affermazione, borbottò una giustificazione su quanto poteva essere interessante avere un Hulk in camera da letto.
Ceto era la Dea dei pericoli in mare e dei mostri marini, come me anche lei si occupava di un cucciolone troppo cresciuto.
Io avevo Cerbero mentre lei il Kraken, forse avremmo potuto scambiarci le ricette delle rispettive pappe.
La Dea era minuta con la pelle diafana, i capelli erano scuri sulla cute e nelle lunghezze viravano verso un verde scuro, uguale al colore dei suoi occhi, le labbra erano di un rosa pallido e a forma di cuore. Tutti gli abitanti del regno di Poseidone erano caratterizzati da una costante che li contraddiceva: una libido sconfinata.
Questo faceva delle ninfe e gli Dei del mare gli esseri più amati da tutti. Erano i più venerati dai mortali, anche perché erano i più propensi a passare il tempo con loro, gli umani facevano di tutto pur di guadagnarsi il favore di un Dio e le nereidi.
Ty, diminutivo di Tritone, era il figlio di Poseidone e sembrava una sua copia sputata: capelli neri lucidi con riflessi blu, occhi color delle profondità marine e fisico possente, ma al contrario di suo padre, era anche un bacchettone senza scrupoli.
Sarebbe andato d'accordo con Thanatos di sicuro, quei due avrebbero iniziato a mettere regole inutili su come comportarci. Sarebbe stato davvero molto divertente vedere le loro espressioni rabbiose mentre io e Ares avremmo abbattuto ogni loro imposizione.
Ebbra di quei propositi iniziai a ridacchiare crogiolandomi in quella prospettiva.
Ty emise un rutto sonoro, buttando la bottiglia di vodka vuota sul pavimento, rovesciando le ultime gocce sul tappeto bianco, alzai le spalle visto la fortuna di quella bevanda dato la sua trasparenza, non avrebbe lasciato macchie.
Buon per lui.
"Un autentico cavaliere dei giorni nostri." Gli dissi cercando di dirigermi verso l'immenso frigo di metallo in cucina.
Avevo fame, così recuperai diversi alimenti e li posai alla rinfusa sul bancone, mi misi in bocca una fetta di prosciutto, un lembo mi penzolava sul mento e fu così che Than e Arty fecero la loro comparsa in cucina.
"Per tutti gli Dei qualcuno mi uccida prima che io possa massacrare tutti qui dentro." La supplica di Artemide venne accompagnata da un sonoro sospiro.

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La Strega e La Morte
FantasySpin-off de "Il Dio dei Morti con gli occhi di ghiaccio" e "La Primavera e il Cacciatore". Ora che finalmente Ade ha ritrovato il suo amore e possono essere felici cosa ne sarà del Dio della Morte e del suo di amore per Ecate, Dea della Magia? Dopo...