THANATOS
Lanciai la palla da rugby verso mio fratello, lui mancò il passaggio, cadendo a terra, lo derisi mentre Ares lo placcava, passaggio violento del tutto gratuito visto che la palla non era nemmeno nelle sue mani.
Hyp grugnì di dolore, io risi, per lo meno prima di essere placcato a mia volta da Deimos e Phobos insieme. La caduta col terreno fu parecchio dolorosa, quello stronzo di Bos mi aveva tenuto giù la testa. Una volta passato l'effetto sorpresa mi tirai su di scatto, scollandomeli di dosso, mi toccai la parte del viso escoriato.
Ai due scintillarono gli occhi appena mi videro sputare un molare. Fare punti non era proprio lo scopo del gioco, ma farci il più male possibile sì.
Guardai il terreno, del prato non era rimasto molto di salvabile, grosse zolle di terra erano state sollevate, una pila di palle da rugby spaccate abbellivano il limitare immaginario del campo. Sospirai, cercando di trattenere una risata, Arthur, un fauno alle dipendenze di Ares, sarebbe uscito fuori di testa a quella vista. Da quando eravamo arrivati lì, dopo aver passato due mesi a Bangkok, gli avevamo reso la vita molto complicata. Sospettavo che segretamente stesse architettando un piano per ucciderci tutti nel sonno.
Giocavamo da ore, dei vestiti erano rimasti pochi brandelli, il Dio della Guerra era addirittura rimasto solo in mutande, nessuno di noi aveva osato commentare o lamentarsi, eravamo solo grati le avesse messe quell'oggi.
Arrivato al limitare del campo improvvisato della tenuta nel Connecticut del Dio della Guerra controllai l'orario, era quasi ora.
"Chi sta vincendo?" Chiese Hyp, prendendo un lungo sorso di birra ghiacciata, per l'occasione avevamo portato fuori il grosso frigo in acciaio della cucina, collegandolo ad un generatore, questo era pieno di vodka, birre e whiskey.
Una salutare dieta liquida.
"Siamo a tre ossa rotte e due denti di vantaggio noi." Sogghignò Dem, il Dio del terrore in battaglia, figlio di Ares. Il Dio si passò un braccio sulla fronte togliendosi del sangue rappreso.
Il fratello gemello Phobos, gli arrivò alle spalle e con velocità lo fece cadere, ridendo.
I due Dei erano pressoché identici, gli stessi capelli scuri, la carnagione abbronzata e gli occhi verde-azzurri, solo una cosa li distingueva, Bos, il Dio della paura aveva una cicatrice che gli partiva dalla tempia e arrivava alla bocca, una cosa insolita per un immortale, non avevo fatto domande in proposito. Erano entrambi bellicosi come loro padre, ma anche piuttosto iperattivi e immaturi, dopotutto erano giovani, avevano solo un paio di millenni sulle spalle. Quei due erano delle macchine, sul campo da gioco, e sospettai anche su quello di battaglia, sembravano leggersi nella mente, si muovevano in sincrono, senza parlarsi.
Bevvi un sorso di birra, strappandomi ciò che rimaneva della mia maglietta. Mi godetti il panorama, la villa di Ares era enorme, il suo interno era più un museo tanto era pieno di oggetti e armi, i due piani sotterranei invece custodivano cinque dozzine di auto militari e non solo, vi avevo trovato persino diversi carrarmati. Il parco era semplice, ma curato, per lo meno lo era stato prima di prendere la decisione di giocarci a rugby.
Guardai l'orologio ancora una volta, bevvi il restante della bottiglia. "Devo andare." Dissi a nessuno in particolare, Hyp mi fissò, sapeva dove andavo tutte le sere, non ne era particolarmente contento, ma non me ne poteva fregare di meno, se non l'avessi fatto sarei impazzito.
"Patetico." Mi derise il Dio della Guerra, inarcai un sopracciglio, anche il Dio doveva saperlo a giudicare dallo sguardo di disgusto.
Io sogghignai. "Oh, quanto mi divertirò anche io prima o poi." Quando li avevo informati di avere una compagna prestabilita e che a tutti noi era destinata una metà, li avevo visti rabbrividire di terrore, tranne Ares lui mi aveva semplicemente risposto: 'Nessuna potrebbe essere mai degna di tutto questo splendore'.

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La Strega e La Morte
FantasySpin-off de "Il Dio dei Morti con gli occhi di ghiaccio" e "La Primavera e il Cacciatore". Ora che finalmente Ade ha ritrovato il suo amore e possono essere felici cosa ne sarà del Dio della Morte e del suo di amore per Ecate, Dea della Magia? Dopo...