BUON NATALE A TUTTI!
Visto che a Natale bisogna essere tutti più buoni (un giorno all'anno per lo meno mi sento in dovere di esserlo, tanto per provare qualcosa di nuovo :) ), vi lascio 5 capitoli per oggi.
Divertitevi!!!
Il mio programma sarà quello di mangiarmi persino le sedie del tavolo.
Nix.
THANATOS
Poco meno di due ore dopo, avevo la certezza di essere completamente e irrimediabilmente fottuto, non perché Era mi avrebbe ucciso per quello, ma perché al solo pensiero di dover lasciare quello stanzino polveroso e di conseguenza lei, avrebbe messo fine alla mia vita molto più velocemente di qualsiasi tortura esistente.
I nostri vestiti erano completamente distrutti, senza dire una parola mi trasportai sull'Olimpo, recuperandone dei nuovi, mi cambiai velocemente, mi sistemai i capelli in disordine, le mani mi tremavano.
Dannazione, puzzavo di sesso.
Sospirai, sapendo con certezza sarebbero stati dei mesi di dolore senza fine, tornando allo stanzino sulla terra notai la presenza della Dea della Magia, anche lei si era cambiata. Non sapevo cosa dirle, anzi lo sapevo, ma non volevo mentirle, né fare promesse che non avrei mantenuto.
Misi la mia solita maschera di indifferenza e freddezza, la Dea non mi guardava, continuava a fissare i brandelli dei nostri vestiti per terra. "Beh, è stato divertente, ma adesso devo proprio andare." Le dissi, dirigendomi verso l'uscita.
"Non ti chiederò se in qualche modo il sesso appena fatto abbia cambiato qualcosa tra di noi, non mi umilierò così, ma voglio solo avvisarti, se esci da quella porta senza dire nulla avremo chiuso." Le sue parole erano dure, me lo aspettavo, non sapevo cosa ne sarebbe stato di me, non volevo fosse costretta ad aspettarmi per cinquecento anni, o forse era meglio dire mille, sicuramente Era non avrebbe rispettato il patto visto la mia condotta.
Uscii senza voltarmi indietro.
"Dove cazzo sei stato?" La voce infuriata di Era mi raggiunse non appena feci il mio ingresso nella sala, lei corse verso di me per quanto le permisero i tacchi, mi trascinò nuovamente nell'ombra del corridoio, mi scrutai alle spalle, sperando di non vedere Ecate uscire da quello stanzino.
La Dea inizio a raddrizzarmi il papillon e la camicia, una volta finito, mi fissò intensamente, storcendo il naso.
"Quando avrò finito con te, desidererai di essere morto e quando troverò quella puttana sarà finita anche per lei." A quelle parole non riuscii più a trattenere la rabbia e la frustrazione. Le cinsi il collo con le mani, sopportando il dolore lancinante provocato dal nostro patto. "Toccala, respira semplicemente nella sua direzione e io ti ucciderò prima che tu possa sbattere gli occhi." La minacciai, la Dea sembrava, giustamente, allarmata. Le strinsi ancora di più il collo, il suo viso divenne paonazzo per la mancanza di aria, batteva le mani contro le mie, ma ignorai le sue proteste di lasciarla. Lo avrei fatto solo quando avesse recepito il messaggio, non mi importava cosa mi sarebbe capitato, ma lei doveva restare fuori dall'equazione.
Un'altra ondata di dolore lancinante mi fece piegare un ginocchio, resistetti, fissando gli occhi verdi e pieni di lacrime della regina. La lasciai andare non appena cercò di annuire, il suo culo sbatté a terra, iniziò a tossire convulsamente mentre si teneva la gola con le mani, come per alleviarne il dolore.
La fissai, godendo di ogni singolo singulto da parte sua.
"Benissimo, lei è salva, ma tu... tu, oh ti farò patire così tanto di averlo fatto, non ne hai la minima idea." I suoi occhi mi promisero vendetta.
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La Strega e La Morte
FantasySpin-off de "Il Dio dei Morti con gli occhi di ghiaccio" e "La Primavera e il Cacciatore". Ora che finalmente Ade ha ritrovato il suo amore e possono essere felici cosa ne sarà del Dio della Morte e del suo di amore per Ecate, Dea della Magia? Dopo...