THANATOS
"Oh, oh adesso sei nei guai, hai fatto arrabbiare Mr. Imbronciato." Urlò Ecate mettendo una mano al limitare della bocca come se stesse cercando di dirgli un segreto, probabilmente sentiva i suoni attuti e non si rendeva conto di urlare a squarciagola.
Per quale cazzo di motivo ero stato punito in questo modo?
Mi voltai per guardare la stanza in cui eravamo: non era tanto grande, alcune persone sedevano su dei divanetti sistemati lungo le pareti e chiacchieravano tranquilli con bicchieri di vino, dovevano essere amici di Dioniso, non sembravano così euforici o su di giri come gli individui nelle altre stanze; le pareti erano rosso cremisi e un delicato profumo di caramelle aleggiava nell'aria.
Senza essere troppo delicato lasciai andare il corpo della Dea su un divanetto libero, ella gemette al contatto con esso e non appena si fu stasa iniziò a strusciare la guancia contro il tessuto.
"Basta giochetti, mi serve parlare con Apollo e che tu trovi una soluzione per farla tornare in sé." Dissi voltandomi verso Dioniso, il suo sorriso strafottente si allargò.
"L'unico rimedio per il drink a base di fiori di Loto è aspettare la fine del suo effetto ma ti devo avvertire che dopo l'euforia Ecate potrebbe attraversare una fase di eccitazione piuttosto spinta e potrebbe percepire le emozioni con più intensità." Il Dio mi fece l'occhiolino.
"Cosa significa?" Non so esattamente cosa mi stesse trattenendo dallo strozzare il Dio del Bivacco ma doveva essere il suo giorno fortunato.
"Cercherà di sbattersi tutto ciò che si muove." Sospirai nel sentire ciò che temevo.
Miei Dei, ci mancava solo questa.
Ora che ci pensavo bene qualche anno fa Hypnos aveva provato qualcosa di simile a base di quei dannati fiori e il risultato era stata un'orgia con delle demoni, avevano messo alla prova sul serio il concetto di immortalità di mio fratello.
"Apollo?" Chiesi massaggiandomi il ponte del naso, quel dannato profumo dolciastro mi stava facendo venire un mal di testa insopportabile.
"Dovrebbe trovarsi a nord, mi ha detto di consegnarvi questo." Accompagnando le sue parole tirò fuori un bigliettino bianco dalla tasta posteriore dei suoi pantaloni lucidi strettissimi, mi sorpresi a chiedermi se potesse ancora procreare dopo quella costrizione.
Presi il bigliettino cercando di togliermi dalla testa le condizioni mediche sulla virilità di Dioniso e lo aprii con frustrazione.
Territori del nord-ovest, lago di Rae.
A.
Dopo averlo letto lo accartocciai, ficcandolo con rabbia nella tasca dei jeans.
Quel miserabile figlio di puttana!
"Perché mai quello stronzo non ce lo ha detto prima così da farci trovare direttamente lì?" Sussurrai tra me e me, il mio interlocutore non mi diede segno di avermi sentito ma sapevo per certo fosse il contrario visto il suo ampio sorriso ambiguo.
Dei del Cielo quanto avrei dato per rompergli la faccia e cancellargli tutta quella serenità ed ilarità.
Feci per riprendere la Dea, Ecate nel frattempo si stava avvicinando ad altri ospiti della festa, allungò le sue mani delicate mentre rideva per farsi passare uno dei bicchieri di vino, senza esitazione marciai verso il gruppo, presi la sua mano allungata e me la caricai in spalla nuovamente.
"Smettila di trattarmi come se fossi un pacco." Per riuscire a tenerla ferma dovetti stringere il suo culo nella mia presa, una scarica di eccitazione pervase il mio corpo nel tastare le sue forme generose.

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La Strega e La Morte
FantasiSpin-off de "Il Dio dei Morti con gli occhi di ghiaccio" e "La Primavera e il Cacciatore". Ora che finalmente Ade ha ritrovato il suo amore e possono essere felici cosa ne sarà del Dio della Morte e del suo di amore per Ecate, Dea della Magia? Dopo...