Capitolo 6: Festa

344 7 0
                                    

È sabato, il giorno della festa.
Non so ne e il come ne il perché ma anche i Lockster verrano alla festa.
"Ovviamente non bastava averli sempre intorno a casa, ora mi seguono ovunque" pensai ad alta voce.

La festa inizia alle 21, sono le 19, direi che è ora di iniziare a prepararsi.
Prima mi faccio un bel bagno caldo perché già so che al ritorno non mi reggerò nemmeno in piedi.
Fatto il bagno decido che mi piastrerò i capelli.
Una volta asciutti e piastrati torno in camera, apro l'armadio e prendo il vestito che avevo comprato con Max e Levy.
È nero, maniche lunghe, arriva fino a metà coscia, ha uno scollo che arriva leggermente sopra il seno, dietro lascia la schiena scoperta, è ricoperto di brillantini.
Ora che lo riguardo penso che morirò di freddo, però ormai è tardi per cambiare idea.
Ai piedi metto degli stivaletti, che arrivano lievemente sopra la caviglia, neri.
Prendo una borsa piccola nera con dei tratti in oro.
Infine un coprispalle nero che uso come giacca.
Mi reco in bagno, ho deciso che mi truccherò in modo più pesante del solito.
Inizio con il correttore, blush, la matita nera, un filo di eyeliner, il mascara, un rossetto rosa nude e un lipgloss luminoso.
Sono pronta, tra due minuti Maxine viene a prendermi quindi scendo le scale.
In sala ci sono i tre ragazzi seduti a parlare, sono ancora in pigiama ma quando hanno intenzione di prepararsi? Va beh non è affar mio, anzi spero proprio che non vengano.
Sto per superarli quando sento il commento di Luca "Vedete? L'avevo detto che è diventata una puttana"
Lucy, mantieni le staffe, stai andando a bere, fai un bel respiro e continua.
"Non ascoltarlo Lucy, sei bellissima" dice Thomas con un sorriso.
Lo ringrazio e tiro avanti.
Max è appena arrivata, lei sta indossando un tubino rosso, mentre Levy un vestito blu, sono entrambe bellissime.

"Ragazze oggi siamo divine, andiamo a farci mezzo locale" dice la corvina con fierezza.

"Concordo andiamo a spaccare" dice Levy con il sorriso.

"Andiamo a bere" continuo io.

In macchina parliamo del più e del meno, in poco tempo arriviamo alla villa dei Buster.

"Gray ha davvero una bella casa" dico ad alta voce.

"Casa? questo è un impero!" risponde Max facendoci ridere.

C'è molta gente, si sente l'odore di alcol e canne dall'ingresso, mi viene quasi la nausea.
Non ci ho messo molto a perdere di vista le altre. Mentre le cercavo ho trovato il bar. Sono già al quinto shottino di vodka, non mi piace il sapore ma è il modo più veloce per ubriacarsi, poi ordino un quattro bianchi al maracuia, dite quello che volete ma è davvero buono.

"Cavolo ma questo ragazzo ha pure un bar incluso nell'impero" dico con un po' brilla.

"Un impero?" sento la voce di Gray e mi giro.

"Beh si la casa è molto grande" sorrido imbarazzata.

Si avvicina al mio orecchio e con voce roca dice

"Sei stupenda"

Sento delle piccole farfalline crearsi nel mio stomaco.

"Grazie anche tu" gli sorrido.

In effetti è proprio bello sta sera. Ha una camicia nera sbottonata e dei jeans strappati bianchi. Il nero gli dona.

"Che dici balliamo?" mi chiede.

"Si perché no" rispondo.

Forse quella sera ero troppo ubriaca per pensare alle voci che circolano su di lui, ho forse ho solo deciso di ignorarle.

Iniziamo a ballare, il mio corpo si muove da solo, i fianchi seguono il ritmo della musica. Mi rendo conto di aver bevuto un po' troppo perché mi sto letteralmente strusciando su di lui.
Quando me ne accorgo mi allontano un pochino. Lui mi prende i fianchi, mi avvicina a se e continuiamo a ballare per un po'.
Fa scendere le mani sul mio fondoschiena ma le riporto su leggermente infastidita. Si avvicina al mio orecchio e dice "Scusa non volevo" in risposta gli sorrido.
Mentre ballo noto Levy e Max nella pista che mi fanno in cenno di approvazione.
Sono arrivati anche i Lockster, Thomas mi ha fatto l'occhiolino, Nicolò sta guardando male Gray e Luca sta guardando male me, quasi disgustato.
Devono smetterla di comportarsi come se non fosse successo nulla.
Basta devo smetterla di pensarci.

"Vado a bere qualcosa" dico a Gray prima di allontanarmi.

Non sento neanche la risposta.
Inizio con un drink, poi un altro, e via così fino a dimenticarmi anche come mi chiamo. Credo di aver esagerato non mi reggo neanche in piedi.
Decido di andarmi a fumare una sigaretta, anche se non fumo quasi mai, le poche volte che lo faccio le sigarette mi fanno girare la testa in modo incredibile, molto meglio dell'essere ubriachi, peccato che l'effetto dura poco.
Ne prendo una dalla borsa di Maxine, esco, tiro fuori l'accendino dalla borsa, l'accendo e la fumo tranquillamente.
In questo momento non distinguerei una mucca da un sasso, ho la vista offuscata, cammino barcollando.
Rientro in casa, stavo cercando Levy e Max per dire che me la sarei svignata ma non le trovo.
Mi si avvicina Thomas.

"Lucy ma come sei conciata? Quanto cazzo hai bevuto? Puzzi di fumo."

Mi rimprovera portandomi in una stanza dove ci sono meno persone e facendomi sedere su un divanetto.

"Se ti vedono gli altri si arrabbiano molto lo sai?" continua.

"Mi sei mancato tanto, mi hai fatto stare male ma non riesco ad odiarti, ci sto provando davvero tanto" non avrei mai voluto dirgli come mi sentivo veramente.

"Non devi preoccuparti, non ce ne andremo più, però devi perdonarci Lucy"

"Devi darmi tempo"

"Va bene piccolina, tutto il tempo che vuoi" risponde sorridendo.

Mi guardo intorno, in lontananza vedo Denise sulle gambe di Luca, ci stanno dando dentro, prendetevi una camera insomma.
Senti l'alcol risalire. Devo correre in bagno Senza dire niente a Thomas mi alzo e corro, lui mi guarda perplesso, capisce e mi segue.
Apro la porta, entro, con una mano mi tengo i capelli, e inizio a mandare giù tutto, ho esagerato.
Arriva Thomas che mi tiene i capelli, mi accarezza la schiena delicatamente.
Quando ho finito mi rialzo, sciacquo la bocca e lo abbraccio.
"Grazie Thomas, promettimi che non te ne andrai mai più" gli dico

"Te lo prometto Lulù" risponde lui sorridendo.

"Ti riporto a casa?" mi chiede.

"Si grazie, dammi due minuti per salutare le altre e arrivo"

"Va bene ti aspetto "

Esco dal bagno e cerco Max e Levy.
Non le vedo da nessuna parte.
Mi si avvicina Denise.

E ora cosa vuole questa.

"Tu, maialucy, non penserai davvero di poter entrare nelle cheerleaders con quelle coscie?" dice ridendo. "Ti abbiamo fatto fare l'audizione solo per pietà"

Sento le lacrime agli occhi, sono troppo insicura sul mio fisico, lei è uno dei motivi.

"Almeno Lucy non si è rifatta le tette"

Sento la voce di Maxine in lontananza.
Denise le tira un occhiataccia e poi se ne va sculettando.

"Grazie Max"

"Figurati è il minimo, quella serpe si merita ben altro"

"Bene ragazze io vado sono distrutta"
"Di già?" chiede Levy.

"Chi ti porta?" continua Max.

"Thomas, mi sta già aspettando, ciao"

Le saluto con un bacio sulla guancia e mi reco in macchina.
Le parole di Denise continuano a rimbombare nella mia mente, forse non devo mangiare per qualche giorno, magari perdo qualche chilo sulle gambe.
Sono in macchina con Thomas, ci sono anche Nicolò e Luca. Sono seduta davanti. Thomas vede il mio volto cupo e chiede
"Tutto bene?"

"Si sono solo un po' stanca" mento.

"Non sembravi così stanca quando ti strusciavi contro quel tipo" dice Luca con cattiveria.

"Non ho le forze per te adesso, fammi il favore di stare zitto" gli rispondo con altrettanta cattiveria.

"Mocciosa"

Lo ignoro.
Arrivati a casa metto il pigiama e mi butto nel letto. Fortunatamente domani è domenica e non ho scuola.

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora