Capitolo 35 💧

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In questo capitolo si parla di suicidio, se siete delle persone sensibili vi chiedo perfavore di saltarlo. Buona lettura.

Non ho chiuso occhio.
Ha diluviato tutta la notte per questo gli autobus oggi non passano.
Non ho per niente voglio di farmi portare da Will o da Luca, sono ancora arrabbiata con Nico per la storia di Levy e Thomas oggi non va a scuola. Mi tocca andare a piedi.
Esco di casa alle 6 per arrivare in tempo.
Per mia fortuna non ha piovuto durante il tragitto.
Max mi sta parlando ma ho la testa da un altra parte.
Oggi ci ridanno una verifica importante che abbiamo fatto qualche settimana fa. Penso sia andata bene ma ho un po' di ansia.

Ho chiesto al prof il permesso di andare in bagno, in realtà sto facendo solo una passeggiata, la lezione era troppo noiosa.

"Ei maialucy" mi giro e vedo le ultime due persone che volevo vedere oggi. Denise e Carola.

"Ti vedo un po' ingrassata" dice la prima.

"In affetti anche io" continua l'altra.

"In effetti" la correggo.

"Eh?" chiede confusa.

"Gli affetti sono un altra cosa, si dice in effetti" mi giro e torno in classe.

Oggi ho sia gli allenamenti con le cheerleaders che l'allenamento con quei due.
Avevamo fatto un patto.

"Nonostante tutti i litigi non posso saltarne nemmeno uno"

Anche se sto diventando più brava di loro.
Non ho scampo, gli vedrò per forza.
Torno in classe e volto lo sguardo alla finestra.
Sento la sua voce in sottofondo, ma non ascolto una parola.

Siamo in palestra. Il campo da calcio è inutilizzabile per la pioggia.
Oggi impariamo una nuova coreografia ideata da Max.
È molto carina, semplice da imparare, ma comunque da ragazza poco raccomandabile.

"Ei maialucy" dice la vipera fermando la musica.

"Ho sentito che ti sei fatta sia Will che Luca" perfetto si è già diffusa la voce. "Nemmeno io mi sarei mai fatta due migliori amici" attira l'attenzione di tutta la palestra. "Però sono curiosa, Chi è il migliore?"

Non rispondo.
Che dovrei rispondere.
Ho un nome in testa ma non ho intenzione di dirlo.

Luca

Luca

Luca

Potrei scappare. Si mi sembra un ottima idea.
Do uno sguardo alla palestra. Perfetto ci sono anche loro.
Mi stanno guardando tutti.
Guardo Max ma non sa come salvarmi questa volta.
Anche la coach è in attesa di una risposta.

Cerco di superare Carola per uscire ma mi blocca.

"Dove pensi di andare? Non hai ancora risposto"

"Spostati Carola" dico a bassa voce.

"Hai detto qualcosa?" mi prende in giro.

Questo perché negli anni precedenti parlavo sempre a voce bassa. Neanche i prof mi sentivano e mi rimproveravano per questo.
Nessuno muoveva un dito per difendermi. Ma a quell'epoca non avevo amici.
Perché oggi fanno la stessa cosa?

"Spostati" dico spingendola.

"Ora che quell'ingombrante se n'è andata, possiamo continuare" sento Denise uscire prima di varcare la porta.

Non mi sono ancora cambiata, ho preso l'autobus e sto tornando a casa.

Se ci fossero stati Levy o Thomas mi avrebbero difeso.
Devo smetterla di contare sugli altri.
Cazzo ma perché non mi sono difesa da sola.

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora