Capitolo 12

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Sono passate 3 settimane da quando sto con Gray.
All'inizio andava tutto perfettamente ma ultimamente si comporta in modo un po' strano.
Non ne ho parlato con nessuno perché mi avrebbero risposto tutti con "Ti avevo avvisata" quindi ho deciso di fare finta di niente.
Nonostante qualche piccola discussione penso di amarlo.

"Lucy mi ascolti?" Gray mi risveglia dai miei pensieri.

"Si scusami dimmi"

"Do una festa sta sera, vieni?"

"Assolutamente si" gli rispondo sorridendo.

Intanto Levy, Nicolò e Luca si avvicinano a noi.

"Ma perché quel tipo ti segue ovunque?"

Si riferisce a Luca, é sempre stato un po' geloso di lui anche se non ne capisco il motivo, non ci rivolgiamo la parola dalla discussione nello spogliatoio.
Levy e Nico hanno iniziato ad uscire insieme, nulla di confermato, ma per ora Nicolò é sempre attaccato a Levy.

"Quei due ancora stanno insieme?" dice Jacopo roteando gli occhi.

"Stai ancora aspettando che si lascino?" lo prende in giro Gray.

"Bambolina sei invitata anche tu sta sera" dice Jacopo riferendosi a Levy.
Si becca un occhiata minacciosa di Nico.

"Viene anche Max?" chiede Giacomo facendo il finto indifferente.

"Si ma porto non preoccuparti" gli rispondo ridendo.

"Quella mocciosa ha sempre il sorriso stampato in faccia da quando sta con quel perdente" dice Luca rivolto a Nico, ma a quanto pare sono l'unica a sentirlo.

Menomale se no qui sarebbe scoppiata una rissa.

"Lucy vieni a prepararti a casa mia più tardi" chiede Levy.
In risposta annuisco e ci allontaniamo dal gruppo.

Luca's Pov

É da settimane che quella mocciosa non mi parla, un più sta sempre attaccata a quella sanguisuga. La cosa mi sta facendo uscire pazzo.
Cristo quanto odio vederla felice con qualcun'altro.
Non ho voglia di pensare a lei adesso.
Cerco Carola o Denise per una sveltina nel bagno. Queste ragazze sono delle galline, ma quando si tratta di sesso ci sanno fare.

Nulla. Neanche una sveltina è servita a farmi dimenticare quella mocciosa.
"Ho bisogno di parlarle" penso a voce alta.
"Ma che dico ho bisogno di una canna"

Lucy's Pov

Max ci sta portando alla festa.
Sto indossando un vestito nero con la gonna rossa ricoperta di brillantini. Le spalline sono un po' grosse, non mi fanno impazzire, ma nell'armadio di Levy non mi stava altro. Ho un paio di tacchi neri e una borsa rossa abbinata alla gonna.
É da un po' che non bevo quindi mi dirigo al bar e prendo qualcosa. Mentre stavo andando Gray mi ferma e mi passa un drink dicendo " Bevi questo e vedrai le stelle". Faccio come dice.
Il sapore è disgustoso ma mi fido di lui.
Passiamo tutta la sera a limonare su un divanetto.
Aveva ragione il drink è bello forte.
Mi prende le gambe e mi fa sedere a cavalcioni su di lui.
Continuiamo a baciarci. Mi avvicino al cavallo dei suoi pantaloni e inizio a muovermi avanti e indietro. Sento il suo membro irrigidirsi.

"Cazzo Lucy così non resisto"

Inizio a baciargli il collo. Mi ferma.

"Andiamo in camera non resisto"

Annuisco e lo seguo. Normalmente non l'avrei fatto, lo conosco da troppo poco, però quel drink mi ha dato coraggio.
Entriamo in camera, chiude la porta a chiave.

"Continua" mi incita.

Mi rimetto nella posizione di prima.
Si toglie la maglia, dal collo passo al petto, gli lascio qualche succhiotto qua e là. Sono arrivata al bordo se sui pantaloni.
Se li slaccia.
Voglio fermarmi, non ci riesco, non riesco a ragionare lucidamente.
Fa uscire il suo membro dai boxer e mi invita a prenderlo in bocca.
Sono esitante.

"Dai Lucy continua"

"Non me la sento" rispondo, ma a quanto pare la mia risposta non lo soddisfa.

Con una mano mi prende i capelli per riuscire a muovere la mia testa secondo la sua volontà, con l'altra infila il suo membro sento la mia bocca.
Mi sta salendo il vomito. Lo sta infilando troppo infondo.
Con la mano muove la mia testa avanti e indietro troppo velocemente.
Ho perso il totale controllo del mio corpo. Non riesco nemmeno a parlare.
Sono sicura che in quel drink c'era qualcosa.
Quando ha soddisfatto il suo bisogno mi prende e mi butta sul letto.
Mi toglie il vestito, prende il telefono e inizia a fare le foto.

"Non é abbastanza" dice togliendomi il reggiseno e continua con le foto.

Quando ha finito mi riveste e mi riporta a casa dicendo a tutti quelli che lo fermano che ho solo bevuto troppo.

Sono a casa da venti minuti. Sto iniziano a realizzare tutto. I miei occhi sono pieni da lacrime che scendono come fontane.
Non ha violato la mia intimità fisicamente ma mi sento comunque abusata.
Quelle foto. Ho paura di quelle foto.
Decido di farmi una bagno per allontanare il suo odore.
Torno in camera, non riesco a chiudere e occhio.
Quella scena si ripete nella mia testa un milione di volte.
Perché l'ha fatto? Mi fidavo di lui. Pensavo che mi amasse. Invece il mio amore era a senso unico.
Avevano ragione. Avevano ragione tutti. No no no. Non posso parlarne con nessuno. Mi faranno solo sentire peggio.
Sono rimasta sola. Lo sapevo che dovevo ascoltare gli altri ma pensavo che mi amasse.
Sto piangendo da ore. Sto perdendo le forze ma non posso dormire.
Rivivrei tutto da capo. "Devo stare sveglia" dico tirandomi uno schiaffo.

Sono le 6 del mattino. Tra poco dovrò alzarmi per andare a scuola.
Non voglio andare. Non voglio vederlo.
Prendo il telefono per leggere i messaggi.
1 era suo.

"Devi venire domani o quella foto ma vedranno tutti"

Quelle la lacrime che si erano appena fermate, sono ripartite.
Sono costretta ad alzarmi.
Mi preparo e vado a scuola.
Per un po' ignorerò tutti. Poi se mi vedono in queste condizioni sicuramente mi chiederanno cosa é successo.

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora