Capitolo 16: Il ballo

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Luca sta benissimo con lo smoking, continuo a guardarlo con la coda dell'occhio.
È venuto con Carola. Solo perché Denise era già impegnata con Gray.
Quella vipera aveva la fila tra cui scegliere mentre io sono qui da sola.
Parli del diavolo e quello si avvicina.

"L'ho sempre detto che non avresti trovato qualcuno che ti accompagnava sei troppo brutta" mi dice lei con un ghigno malefico.

"Invece tu sei venuta con i miei avanzi, a proposito com'è? Sono ancora buoni" dico riferendomi a Gray.

"Lo sanno tutti che la pasta il giorno dopo è più buona" dice lei tutta convinta.

"Intendevi dire la lasagna" la correggo.

Mi squadra.

"Certo che non potevi scegliere vestito peggiore" dice toccando il tessuto.

Le spingo via la mano.

"Almeno io ho indossato qualcosa, dice sono i tuoi vestiti?"

Chiedo indicando il suo outfit composto da una mini gonna che è più mini che gonna, e un top che probabilmente è un vecchio reggiseno di sua madre.
Nessuno sta assistendo a questa conversazione. Sono tutti dispersi per la sala da ballo. Per questo motivo Denise decise di non rispondermi e va a bere qualcosa.
Non riesco a nascondere l'espressione soddisfatta sul mio volto.
Pensavo che avrei trovato qualcun'altro venuti da solo e avrei passato la serata con lui e invece no. Com'è possibile che in tutta la scuola sono l'unica venuta da sola.
Vedo Thomas e Max intenti a procreare in un angolo della sala, mentre Nico e Levy stanno ballando insieme, sono così carini.
Sono seduta sui divanetti a sorseggiare un drink. Decido di prendere il pacchetto di sigarette e fumarne una fuori.

Dopo averne fumata una la sensazione era troppo piacevole così decido di accenderne un altra e poi una terza.
Mi fermo perché vorrei evitare di morire, ma quel mal di testa provocato dalle sigarette mi fa dimenticare tutto.
Sono passate quasi due ore.
Non ho fatto niente tutto il tempo. Decido di tornare a casa anche se volevo aspettare l'incoronazione del re e la reginetta del ballo.
Vado a piedi anche se la strada è lunga, tanto gli altri non dovrebbero tornare a casa prima di due ore.
Camminare mi rilassa, così posso pensare tranquillamente.
Non so cosa sia meglio, questo, o guardare le stelle, entrambe le cose liberano la mente e mi fanno sentire leggera.
Mi sono portata dietro le sigarette si Max, giusto per fumarne un altra.
Cammino per circa mezz'ora, ignorando quegli animali che suonano il clacson se vedono una ragazza da sola.
Sto per accendere la quarta sigaretta della sera quando sento la voce di Luca.

"Sarebbe la quarta sta sera, non credi di aver esagerato"

"Fumo per non pensare" mi difendo.

Sta camminando vicino a me.

"A cosa non devi pensare?" chiede.

Non sa che uno dei motivi del mio malumore è proprio lui.

FlashBack

Stavo andando a rinfrescarmi il viso quando sento delle urla provenire dal bagno.
Mi avvicino alla porta preoccupata

"Oh si, Luca, si"

Erano Luca e Carola.
Ci stavano dando dentro. Lei urlava come una matta.
"Deve essere proprio bravo" penso.
Mi chiedo perché tutti i ragazzi della scuola vadano dietro a quelle due.
Sarà perché hanno le gambe snelle. Anche Max e Levy le hanno infatti hanno un accompagnatore.
Solo dopo capì che quel ragionamento non aveva senso, ma erano i pensieri di un ubriaca.
Devo dimagrire, ma ho la forza di volontà di una cicala, dovrei fare come le formiche.
Ho provato tutte le diete possibili immaginabili, anche il digiuno intermittente, niente sembra funzionare con me.
Penso che rimarrò vergine a vita.
Mi chiedo come sarebbe essere al posto di Carola in questo momento.
Luca ha i suoi momenti di gentilezza, li ha anche con me, mi fa sentire importante, ma poi torna il solito stronzo e capisco che tutte le cose che dice sono solo per portarmi a letto.
Chissà cosa si prova ad essere amati da qualcuno.

"L'amore esiste o sto solo cercando l'impossibile?"

Mi ripeto questa frase da tempo ormai, continuerò s cercare la risposta.
Ora che ci penso mi fa male vedere Luca con qualcun'altra, forse è perché lui ha trovato qualcuno e io ancora no.

Fine Flashback

"Niente che ti riguardi" rispondo fredda.

"Dove stai andando?" chiede.

"A casa"

"A piedi?"

"Si"

"È lontano"

"Fa niente mi piace camminare"

"Perché?"

"Libera la mente"

"Cos'è che ti turba tanto"

"Ripeto, niente che ti riguardi" mento

"Cosa ci fai qui? Non dovresti essere al ballo?Con Carola" aggiungo evidenziando bene l'ultima parola.

"Sei gelosa di Carola?" chiede divertito.

"Perché dovrei?" rispondo infastidita.

"Vorresti provare quello che prova lei a letto" dice facendo spallucce.

"Vai convinto"

"Ti ho vista in bagno, perché ci ascoltavi?" chiede.

Arrossisco per l'imbarazzo. Pensavo di essere stata cauta.

"La prossima volta puoi unirti anche tu" aggiunge.

"Non credo che a Carola farebbe molto piacere" dico marchiando bene il suo nome.

"E a chi importa di Carola?" risponde.

"A te"

"Nah"

"Sei uno stronzo"

"Che ho fatto sta volta?" chiede confuso.

"Non te ne frega niente dei sentimenti delle altre persone" rispondo arrabbiata.

"Perché dovrebbe?"

"Non hai un cuore" dico guardandolo negli occhi.

"Si, fidati ce l'ho" risponde.

"Non hai ancora risposto, cosa che dai qui?"

"Ti ho seguita"

"Perché?"

"Hai fumato troppo Lucy, potresti sentirti male" sembra preoccupato.
SEMBRA.

"Mica non ti importa delle persone?"

"Infatti non mi importa"

"Non so se lo sai ma faccio parte della categoria "persone"" rispondo ironica.

"Non ho mai detto che mi importa di te"

"Però sei preoccupato"

"Non lo sono, solo che se saresti morta avrei dovuto portarti sulla coscienza per il resto della mia vita" dice con non chalance.

Sbuffo.

"Stai rovinando la mia passeggiata"

"Vuoi che me ne vada?" chiede.

"Si" rispondo secca.

No, non voglio. Vorrei stare con qualcuno. Non è la persona che preferisco ma meglio che stare da sola.

"Ve bene me ne vado" e così si allontana.

"Che stupida" mi dico.

Finisco la serata tornando a casa da sola.

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora