Capitolo 7

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È passato qualche giorno dalla festa, non mangio da allora ma fortunatamente non se ne è accorto nessuno. Ultimamente sto dormendo meno perché devo studiare molto, ma almeno i voti mi ripagano.
Con Thomas sto parlando molto, sono contenta che sia tornato e che l'alcol mi abbia permesso di parlare con lui.
Con Nicolò c'è ancora un po' di disagio ma un pochino parliamo.
Sono consapevole che non li perdonerò mai per avermi lasciato ma non posso nemmeno isolarli per il resto della mia vita.
Luca è il solito stronzo, ogni occasione è buona per criticarmi, quasi quasi lo odio piu di Denise, no dai non esageriamo.

Oggi ho già fatto una verifica e il pomeriggio ho gli allenamenti con le cheerleaders.
Ci hanno prese tutte e tre, Levy era quella con il punteggio più alto, proprio lei che si faceva troppe paranoie.
Sono in corridoio a parlare con Max e Levy quando Gray viene a salutarci, con lui ci sono anche Jacopo e Giacomo.

"Allora ragazze non mi avete detto com'era la festa" dice Gray con un lieve sorriso.

"Bella ci siamo divertite molto" risponde Max.

"E tu Lucy? ti ho vista andare via presto"

"Ero solo stanca però mi sono divertita"

"La prossima volta rimani di più" dice, poi ci saluta e se ne vanno.

"A proposito della festa, sbaglio o Max si è fatta Giacomo?" chiedo curiosa.

"È vero lo sentito anche io " continua Levy.

"Perché non c'è l'hai detto?" aggiungo.

"Sinceramente ragazze me ne ero completamente dimenticata, avevo bevuto molto" dice lei ma si vede che è una bugia.

"Quindi adesso mentre vi mangiavate con gli occhi era un allucinazione?" dice Levy.

"Dai ragazze che dite, non è nemmeno il mio tipo" si difende la corvina.

"Giusto tu ormai hai occhi solo per Thomas" rido alla battuta di Levy.

Però sarebbero davvero una bella coppia, hanno quasi lo stesso carattere, ne parlerò con Thomas.
Suona la campanella e torniamo tutti a lezione.

La scuola è finita, Nicolò sta portando me e le ragazze a casa di Levy per prepararci, poi ci porterà agli allenamenti.
Lui e Levy stanno parlando molto, non ricordavo che Nicolò fosse così intelligente, è quasi al livello di Levy.
Per il pranzo mi sono inventata che ho preso una pizzetta durante l'ora di storia dell'arte e le ragazze mi hanno creduto.
Sto iniziando a sentirmi un po' stanca,  spero di riuscire a fare bene gli allenamenti, per Denise ogni scusa è buona per farmi cacciare dalla squadra.
Penso che finiti gli allenamenti mangierò qualcosa o rischio veramente di stare male.
Lo sapevo che non sarei durata molto con questa storia del digiuno.

"Lucy sicura di stare bene? Mi sembri un po' pallida" chiede Levy con un leggero tono di preoccupazione.

"Si tranquilla ho dormito poco per studiare e tu sai quanto ho bisogno di dormire" la butto sul ridere per distrarla.

"Hai ragione però-" stava per dire qualcosa ma Max la interrompe.

"Andiamo o facciamo tardi"

"Subito capo" rispondiamo all'unisono.

Anche questa volta l'ho scampata per un pelo.

Gli allenamenti sono finiti, sono rimasta in palestra per riprovare la coreografia, alcuni dei ragazzi si stanno ancora allenando, le ragazze invece sono andate vie tutte tranne Denise.
Sto iniziano a vedere un po' sfocato forse è meglio smetterla, vado a casa a riposare.
È difficile camminare dritto, sto cercando di non barcollare, non vorrei attirare l'attenzione.
Mentre passavo davanti alla piscina sento una mano spingermi. Prima di cadere in acqua lo vedo il volto della criminale, è Denise. Ovviamente.
Cerco di tirarmi su ma il corpo non mi risponde. Si mette male. Posso farcela solo una spinta. Sto iniziando ad andare nel panico. L'aria sta iniziando a finire. Un piccolo sforzo. Solo uno. Niente il mio corpo sta andando a fondo e non riesco a fare nulla per comandarlo. La vista mi sta abbandonando. Sto perdendo i sensi. Si avvicina una figura. Mi mette una mano sulla schiena e una la utilizza per prendermi le gambe. Mi tira su. Grazie a dio sono salva. Mi ci volle un attimo per capire chi era.

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora