Oggi è il compleanno di Lisanna.
Festeggeremo tutti insieme a casa dei genitori di Luca.
Casa si usa per dire, farei prima a descriverlo come palazzo.Non ho mai visto una casa così grande.
Qui dentro potrebbe viverci addirittura un esercito.Alla festa sono invitate molte persone.
Non pensavo che la famiglia avesse così tanti amici.
E sicuramente non pensavo che quel giorno avrebbe segnato L'inizio della fine.Le ragazze e i ragazzi mi stanno aspettando dentro una stanza. Abbiamo deciso di isolarci da quel mucchio di vecchietti che ripetono
"Oh cara ma come sei cresciuta"
"Vorrei tornare alla tua età, ero bella come te"
Una volta Luca rispose pure
"Ne dubito fortemente "
Ho preso qualcosa da bere e sgranocchiare. Sto tornando nella stanza ma non mi ricordo quale sia.
Questo posto è troppo grande, ma da dove gli prendono tutti questi soldi per permetterselo?
"Trovata" esclamo.
Ma quello che trovo all'interno mi pietrifica.
Faccio cadere il vassoio con i bicchieri e i calici.
"Lulù, sono tornato"
"Kevin?" dico con la voce tremolante.
"Proprio io"
Non sembra più lui. È uguale ma diverso. Sarà solo cresciuto.
"È ora di raccontarti la verità, mettiti comoda" dice.
Sono ancora sotto shock. Almeno inzia a dirmi la verità, poi penserò a come ucciderlo.
Mi siedo vicino a Luca, essendo l'unico posto libero, che mi poggia una mano sulla coscia.
"Quello che sto per raccontarvi deve stare all'interno di queste quattro mura. Intese ragazze? Dovete giurarlo" continua.
"Lo giuro" rispondo velocemente in attesa della verità.
"Giuriamo" dicono le altre.
"Beh ecco, non c'è un modo giusto per dirlo. Lo dirò e basta. Siamo associati alla mafia. Questi tatuaggi che vedete indicano il nostro gruppo. Il riccio era il protettore delle case e delle serrature, il cognome Lockster contiene la parola serratura, questo è per fare capire il nostro status sociale.
C'è ne siamo andati quasi quattro anni fa perché i ragazzi dovevano essere allenati, preparati, informati su tutto. Il loro cognome ha un peso molto improbabile e dovevano capirlo prima di essere troppo grandi. Hanno visto e vissuto cose che non potreste nemmeno immaginarvi. Non sono tornato con loro perché mi era infiltrato, sotto copertura, nella famiglia dei Vipers, non che nostri accerrimi nemici, per danneggiarli dall'interno.
Quella famiglia è sull'orlo della distruzione"Parla come se fosse la più normale del mondo. È tranquillo mentre io sono pietrificata.
Sento il sangue gelido scrorrermi nelle vene.
Come hanno potuto nascondermi tutto questo per anni.
E dire che le cose con Luca stavano andando bene. Ha rovinato tutto. Tutti l'hanno fatto.
Ma possono dire una cosa così e pensare che saremmo rimaste comunque al loro fianco.
Tutto questo è inconcepibile, non è quello che voglio nel mio futuro. Voglio solo una vita tranquilla.Mentre ero immersa nei miei pensieri Kevin continuava a spiegare.
"Quindi. Mi state dicendo che non solo Nicolò mi ha mentito tutto questo tempo, ma anche mio padre? Mi ha mentito per anni? Da quando sono nata" dice Levy sconvolta.
"Non riesco a capire come vi è saltato per la testa che se c'è l'avreste detto saremmo state al vostro fianco. Non ho alcuna intenzione di vivere un futuro spaventoso come questo" aggiungo io.
"Non avete più scelta, poi tu e Levy ci eravate già dentro. Siete imparentate con degli associati" dice Nicolò freddo.
Non l'avevo mai visto così. Sembra del tutto un'altra persona.
Chi sono questi esseri intorno a me?
"Non voglio vederti mai più" dice Levy tirandogli uno schiaffo e uscendo.
La seguo, non voglio avere niente a che fare con questa storia.
Le altre ci seguono.
Usciamo da quella casa il più veloce possibile.Mi sembra tutto un incubo.
Si questo è un incubo non potrebbe essere altro.
Siamo sedute a qualche centinaio di metri dalla casa.
Non diciamo niente.
Tutte e 4 siamo immerse nei nostri pensieri.
Se Max e Stella non fossero mie amiche non sarebbero in pericolo adesso.
È tutta colpa mia.
"E ora cosa facciamo?" chiede Max.
"Non ne ho idea" risponde Stella.
"Non possiamo tornare a casa è distante chilometri" dico io.
"Prendiamo una camera in un hotel" dice Levy con la testa ancora tra le nuvole.
"Non ho soldi con me" mostro la borsa vuota.
"Nemmeno io" continua Max.
"Will ha detto che non mi sarebbero serviti" dice stella aggiungendo una risata amara.
"Non ci resta altro che tornare in quel posto di merda" dice Levy con gli occhi spenti.
Ricordo la promessa che le aveva fatto Nico. Non avrebbe più sbagliato. Invece ne ha combinata una più grossa della prima. Molto più grossa.
"Mi sta venendo la nausea a pensare s loro, vi prego parliamo di altro" chiedo gentilmente.
"Si infatti" mi appoggiano Stella e Max.
"Voglio solo dormire" dice Levy.
"Eccoti accontentata"
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Spazio autriceEiei che succede?
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Innamorata di uno stronzo
ChickLitAmore, odio, difficoltà, solitudine, sopravvivenza, traumi, amici, fratelli, famiglia, principi. Viviamo tutti questi sentimenti, queste emozioni ma vediamo se Lucy riesce a sopravvivere a una vita piena di traumi con un problema dopo l'altro. Come...