Capitolo 47: La vendetta è un piatto che va servito freddo

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Lucy's Pov

Vendetta

Vendetta

Vendetta

Non riesco a pensare ad altro.

Sento solo il grido disperato della mia migliore amica in continuazione.

Ho bisogno di sentire le loro grida.

Non voglio uccidere, non voglio torturare. Voglio solo le loro grida.

Le conseguenze si ripagano con la stessa moneta, in questo caso è un grido disperato.

Passano ore, troppe ore.

Non ho ancora ne mangiato ne dormito.

Voglio vedere Levy. Devo sapere che sta bene.

La casa palazzo ora è deserta.

Ci siamo solo io, Luca, i suoi genitori e Kevin.

Pensare che una volta lo ammiravo, pensavo che facesse un lavoro degno di essere chiamato tale, pensavo faticasse molto. Invece guarda che situazione.

La porta si spalanca. Stanno tutti bene. Tiro un sospiro di sollievo.

"Perché ci avete messo tanto?" chiedo.

"Non è stato facile trovarle" risponde Nico.

Lui, Thomas e Will hanno i vestiti ricoperti di sangue.

"Vado a farmi un bagno" dice Will come se fosse tutto normale.

Corro da Levy.

"Stai bene?" chiedo.

Annuisce.

"Seguitemi in camera vi porto dei vestiti più comodi" dice Lisanna.

Ora che siamo in camera da sole le ragazze parlano.

"Vi hanno fatto qualcosa?" chiedo preoccupata.

"No I ragazzi sono venuti in tempo" risponde Max.

"Quando ci siamo svegliate loro erano già lì" continua Stella.

"Mi dispiace non essere riuscita a salvarvi" dico abbassando il capo.

"La colpa è di chiunque qui tranne che la tua Lucy" mi rassicura Levy.

"Ora che so che state bene, vado a interrogare quello che ha cercato di prendermi, voi riposatevi" dico varcando la soglia.

Scendo negli scantinati.

Mi giro e vedo che le ragazze mi hanno seguito. Probabilmente anche loro vogliono sapere il motivo del nostro rapimento.
Anche Luca mi segue.

Le altre restano a guardare da fuori, lui invece entra con me.

"Perché volevate prenderci?"dico senza esitazione, tirando fuori la pistola.

"Non ho paura di una donna" ignora la mia domanda.

Tolgo la sicura.

"Perché volevate prenderci?" ripeto.

Mi ignora.

"Ci penso io Lucy" dice Luca.

"Ho tutto sotto controllo" dico.

"Non ti dirò niente" continua il ragazzo.

Mi avvicino.

"Perché volevate prenderci?"

Non risponde. Gli punto la pistola alla tempia.

"Vedo la paura nei tuoi occhi. Ti conviene rispondere o sarà l'ultima emozione che proverai" dico con una cattiveria che non pensavo di avere.

Non risponde. Sparo. Il colpo gli sfiora l'orecchio.
Vedo le ragazze sussultare.

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora