Capitolo 44

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"Luca"

"Dimmi principessa"

"Mi porti al ballo anche se ho perso la scommessa?"

"Lo avrei già fatto"

Gli sorrido.

Finalmente il coach lo fa rientrare.

Mancano dieci minuti e siamo in parità.

"Se segno voglio un altro bacio" dice prima di rientrare.

Non mi dà neache il tempo di rispondere, lo pretende d basta.

Non che mi dia fastidio

Riesce a segnare gli ultimi due minuti.
Vinciamo per un soffio.
Tutti esultano.

Lui corre verso di me. Mi prende in braccio e mi bacia.
Questo è un bacio più passionale ma niente di esagerato.

"Ora che hai iniziato, non smetterò più di farlo" riprende a baciarmi.

Mi rimangio quello che avevo detto sull accompagnatore e il San Valentino.
Ora ce l'ho e passerò una bella giornata. Basta solo avere pazienza. Anche fino all'ultimo secondo.

È San Valentino. Luca mi ha svegliato dicendo che aveva una sorpresa.

"Oggi saltiamo la scuola, ti riporto in tempo promesso. Ora preparati ti porto in un posto. Ah e metti il costume"

Faccio come dice anche se l'idea del costume non mi fa impazzire.

"Dove stiamo andando?" chiedo mentre siamo in macchina.

"È una sorpresa"

"Ci metteremo molto?"

"Abbastanza"

"Allora dormo"

Ride. Che magnifica risata.

Raccolgo le gambe sul sedile, poggio la testa sul finestrino e mi addormento facilmente.
Anche in una posizione così scomoda, anche in un luogo che non è dei migliori, se c'è Luca sono tranquilla.

"Piccolina, svegliati, siamo arrivati"

"Dove siamo?" chiedo stiracchiandomi.

"Scendi e lo vedrai da sola"

Faccio come dice.

Davanti a me c'è una spiaggia bellissima. L'acqua è la più pulita che io abbia mai visto.
Sulla spiaggia c'è una telo, quadrato, rosso. Sopra ci sono tuttee cose necessarie per un picnic.
Intorno è ricoperto di petali di rosa.
Al cesto del pic-nic è legato un palloncino a forma di cuore.

"È tutto per noi. La spiaggia è dei miei genitori. Ti piace?"

"È tutto perfetto" dico con un sorriso enorme sul viso.

Rimane a guardarmi.

"Sei felice per una cosa da niente"

"Non è da niente se è fatta con il cuore"

"Che aspetti?Andiamo" lo trascino per il braccio vedendo che non si muove.

Continua a non dire niente.

"Io entro l'acqua è troppo bella" dico, mi tolgo prima la maglia, poi i jeans e corro senza aspettarlo.

L'acqua è fredda ma ne vale la pena.

Mi raggiunge.

"Andiamo più in là"

"Non ci tocco"

"Ti tengo io" così dicendo mi prende in braccio e si incammina dove l'acqua è più profonda.

"Sei fottutamente bella"

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora