Capitolo 21

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Luca's Pov

Vederla gemere per il piacere che le causavo mi eccitava, e non poco.
Le sue gambe che tremavano, i capezzoli turgidi, la schiena incaricata. Cazzo quanto era bella in quel momento.
Penso a quello mentre mi libero dell'erezione chi mi ha causato. Fortunatamente non se n'è accorta. Se scoprisse l'effetto che mi fa sarei finito.
Le soluzioni sono due, allontanarmi da lei o ripetere quello che abbiamo fatto all'infinito. Per quanto mi piacerebbe fare la seconda opto per la prima. Non posso permettermi debolezze, ne davanti a lei ne davanti ai nemici.
Nessuno ha ancora avuto il coraggio di raccontarle la verità, forse perché, appena la scoprirà, sarà coinvolta anche lei.
Vogliamo tutti proteggerla. Il modo migliore per farlo è tenendola lontano. Peccato che non sia così facile come sembra.

Lucy's Pov

Lo sapevo che me ne sarei pentita, ora non so come comportarmi in sua presenza. "Perché non uso mai la testa" mi rimprovero.

È Natale. Stiamo aprendo i regali ma lui non ci ha degnati della sua presenza. Dovevo aspettarmelo. Il solito stronzo.
Passiamo la giornata a guardare film di Natale. Quelli sui cani parlanti sono i migliori. Quello che stiamo guardando ora l'ho scelto io.

"Chi ha scelto questo film di merda" domanda Luca entrando nella stanza.

"Io se non vuoi guardarlo sparisci" gli rispondo lanciandogli un'occhiataccia.

"Ok me ne vado"

"Ragazzi potete non litigare almeno a Natale?" ci rimprovera Nico.

"È colpa sua" diciamo indicandoci a vicenda.

"Pensate anche le stesse cose, sedetevi vicini e chiudete il becco, magari riuscite ad andare d'accordo" ordina Max furiosa perché abbiamo interrotto il film.

Al terzo film mi addormento e appoggio la testa sulla sua. Cerca di obbiettare ma Max gli tira un cuscino.

Mi sveglio dopo un paio di ore. Stanno dormendo tutti. Era scontato dopo tutto quello che abbiamo mangiato.
Luca mi aveva coperta con la sua felpa, forse stavo tremando.
Sono tutti così carini che decido di fare una foto.
Di momenti così ce ne sono pochi quindi meglio immortalarli.
Mentre dormono pulisco la cucina e il tavolo che avevamo lasciato in condizioni pietose. Bicchierini di plastica ovunque, tavolo ricoperto di maionese perché due geni chiamato Thomas e Max hanno deciso di fare una gara, tovaglioli sparsi per il pavimento per il medesimo motivo.
Mi chiedo che fine abbia fatto Kevin, mi sarebbe piaciuto passare questa giornata insieme a lui. Mentre ci penso mi scende una lacrima che asciugo subito.
Sta lavorando per questa casa e fa qualcosa che gli piace quindi devo essere felice per lui.
Tra un pensiero e l'altro ho finito di pulire, non so che fare mentre tutti dormono.
Torno a sedermi con loro, sposto la testa di Luca dal pavimento alle mie gambe e guardo un po' di storie. Vedo quella di Denise, una sua foto con Gray, non mi fa più molto effetto vederli insieme quindi scorro.
Almeno sono riuscita a chiudere quel capitolo. Però quello che mi ha fatto lui non riesco ancora a dimenticarlo. La sensazione di non poter muovere il corpo è orribile. A volte faccio ancora gli incubi.
Levy si sveglia.

"Lucy mi dai una mano a preparare la cena?" chiede con la voce ancora impastata dal sonno.

"Tu hai spazio per la cena?" chiedo perché vorrei evitare di sprecare cibo.

"In effetti no"

"Io ce l'ho eccome" ci interrompe Thomas.

"Anche io" si aggiunge Nico.

"Oh ma guardate che carini quando non litigano, sembrano una bella coppietta" dice Max indicandoci.

"Ma che vai dicendo? Non mi metterei mai con questa mocciosa" mi squadra e continua "Non è il mio tipo" dice Luca alzandosi dalle mie gambe.

"Potevi essere più delicato" lo rimprovera Levy.

"Chiedile scusa" ordina Nico.

"Oh scusami mocciosa non volevo ferire i tuoi sentimenti" dice in maniera per niente pentita.

"Quindi che si mangia?" chiede Thomas leccandosi le labbra.

"Se avete fame cucinare voi, non cucineremo qualcosa che non mangiamo"

"Vai così Max" dice Levy.

"Girl power" continuo io.

"E ci lasciate morire di fame?" dice Thomas facendo la faccia da cane bastonato.

Ci guardiamo e rispondiamo

"Esattamente" detto questo scappiamo tutte 3 in camera mia.

"C'è la pagherete cara" grida Thomas.

"Quindi domani spa?" chiedo a Max che dovrebbe avere i biglietti.

"Si e senza ragazzi fortunatamente" risponde esasperata.

La guardiamo stupite.

"Non fraintendete, è solo che ogni tanto serve una pausa "

"Hai ragione" l' appoggia Levy.

"Un giorno lontano da Luca è un giorno stupendo"

Scoppiano in una risata divertita.
"Mi faccio prima io la doccia" dico correndo in bagno. Prima che possa chiudere la porta Levy mi tira un cuscino.

"L'hai voluto tu" le ricambio il lancio.
"Anche io voglio giocare" dice Max lanciandone uno a entrambe.

E così ha inizio una lunga battaglia di cuscini che ha come vincitrice Max. Quella ragazza non ha limiti. Ci ha riempite di lividi.

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora