Capitolo 46: Le hanno prese

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"Eccoti accontentata" dice una voce sconosciuta spruzzandoci uno spray viola sul viso.

"Non respiratelo" grido, ma è troppo tardi.

"Aiutoooo" grida Levy prima di perdere i sensi.

Le hanno prese

Le hanno prese

Le hanno prese

Non sono riuscita a difenderle.

Sto correndo nel bosco, uno di loro mi segue. A quanto pare volevano il pacchetto completo. Le quattro donne dei Lockster.

È veloce. Mi sembra di correre per chilometri.

Mi accorgo di aver inalato quello spray. Ho poco tempo.

Il grido di Levy. Riesco a pensare solo a questo.

Vedo la casa. Entro di corsa. Continua a seguirmi. Anche in territorio nemico. Non ha paura.

Entro nella stanza dove prima c'erano tutti, per mia fortuna sono ancora lì.

Spalanco la porta.

"Dovremmo andare a carcarle" mi sento dire.

"Mi sta seguendo. Le hanno prese" sono le uniche frasi che riesco a dire prima di perdere i sensi.

Luca's Pov

"Mi sta seguendo. Le hanno prese"

Queste sono le ultime due frasi che le sento dire prima di vederla a terra.

Vado subito da lei.

"Che vuol dire le hanno prese? Dove cazzo è Stella?" dice Will preoccupato.

"Se la stava seguendo sarà qui" dice Thomas uscendo dalla stanza e rientrando poco dopo con uno in mano.

"La tua vita ha i minuti contati" gli dice prendendolo per il colletto.

"Anche quella delle vostre puttane, vedo che una si è salvata" dice ridendo.

Thomas gli tira una capocciata sul naso.

"Hai un minuto per dirci tutta la verità" dice Nico tirando fuori una pistola "Se mi racconti tutto ti lascerò andare" sta bluffando ma il ragazzino spaventato non lo sa "In caso contrario inizio con le torture" continua puntandogli la pistola in testa.

Il bamboccio non dice una parola. Allora mi avvicino io.

"La vedi la ragazza lì per terra priva di sensi? Lei è l'amore della mia vita. Se non mi dici subito quello che le è successo ucciderò te e tutti i tuoi familiari, la sete di sangue sarà troppa quindi passerò ai tuoi amici, poi alla tua ragazza. Proprio come fece mio padre alla mia età. Vuoi provare la furia di un Lockster?"

È un bambino, nonostante i muscoli si vede. Avrà 14 anni. È stato facile farsi raccontare tutto.

"È solo un sonnifero in spray, si è già svegliata. Stanno trasportando le altre in un camion blu. Siete ancora in tempo per fermarlo. Vi prego lasciatemi andare"

Prese le informazioni sono usciti tutti tranne Kevin che ha legato il bambino in una cella nei sotterranei.

"S-siete dei mostri" è la voce di Lucy.

Deve aver sentito le minacce ma al momento non mi importa.
Vederla a terra mi ha fatto venire un colpo.
La useranno come punto debole, ormai la guerra sta iniziando, le faranno di tutto. Si riempirà di traumi.

Sono stato egoista a farla entrare in questo mondo.

La prendo, vedendola ancora a terra, e la sposto su un divano.

"Non sono riuscita a salvarle" inizia a parlare piangendo.
"Levy stava urlando" singhiozza "Sono inutile"

Fa male vederla così, non è nemmeno colpa sua.

Le asciugo una lacrima dal viso con un pollice ma si scansa subito.

"Per favore Lucy, non adesso, potrai odiarmi dopo quanto vuoi ma ora... Ora ho bisogno di toccarti, parlarti, sentire la tua voce, il tuo sapore, le tue labbra sulle mie. Ti prego"

La vedo. Ha qualcosa per la testa.

Si rialza a fatica. Le sue forze sono prosciugate.

"Non ti perdonerò per questo" dice e mi bacia.

Non è un bacio d'amore. Ha bisogno di certezze. Ha bisogno di capire che non è da sola.

"Sono qui per te. Morirò per te se serve. Non sei da sola" la rassicuro.

Ha una mano sul cuore. Respira a fatica. Vedo la paura nei suoi occhi.

"Dimmi dove ti fa male piccolina" le dico dolcemente.

Prende un bel respiro e caccia dentro tutte le emozioni che stavano per uscire.
È diventata forte.
Mi abbraccia. La sua testa è sul mio petto. Restiamo così per un tempo che vorrei fosse infinito. Purtroppo abbiamo una guerra da portare avanti.

"Voglio una pistola" finalmente parla.

"Non sai ancora sparare bene"

"Dammi una pistola Luca"

Mi alzo e la porto con me nell'armeria della casa.

Abbiamo una marea di pistole.

Sceglie quella che le è più comoda e la inserisce nel retro dei pantaloni.

"Andiamo a prendere le altre" la sua paura sembra essere svanita. Così come tutte le altre emozioni.
Quegli occhi che fino a qualche ora fa erano colmi di gioia, sono vuoti. C'è solo vendetta. Il suo desiderio è la vendetta. Se è quello che vuole la avrà.

"Ti porterò la testa di chi ti ha fatto questo" le dico "Ma ora devi lasciare fare a Nico. Fidati non la passeranno liscia"

"Hanno osato toccare e rubare le proprietà dei Lockster, non la passeranno liscia" entra nella stanza mio padre.

Anni fa aveva vissuto la stessa situazione. Massacrò un intero gruppo, perché avevano rapito mia madre, per questo ancora oggi siamo tanto temuti.

"Mi daresti due minuti con mio figlio, cara?" Lucy annuisce ed esce dalla stanza.

"Capisco come ti senti Luca, ma non prendere decisioni affrettate, ogni tua mossa ha una conseguenza" dice mio padre serio. "Prometto che i Vipers la pagheranno cara, hanno toccato la famiglia. Inoltre sta arrivando mio fratello, il padre di Levy, è furioso"

"È la guerra? Non vero?" chiedo.

"Si bambino mio, è iniziata la guerra" continua mia madre.


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Spazio autrice

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Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora