Capitolo 3: Pioggia

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Qualche giorno dopo Gray mi manda la richiesta, che ricambio subito, e mi mette qualche like alle storie.
Ma in quel momento non ci faccio molto caso, sono molto impegnata con la scuola e in più è periodo di verifica.
Dopo domani se non sbaglio c'è la sua festa ma non penso che ci andrò.

È quasi la fine di ottobre, piove, sto tornando a casa con l'ombrello, arriverò tra due minuti. Non avevo idea di quello che avrei trovato.

Tiro fuori le chiavi per aprire ma stranamente la porta era già aperta, strano non la dimentico mai. Entro con cautela, potrebbe essersi intrufolato un ladro o un ragno gigante che vuole mangiarmi per cena. Entrambe queste opzioni sarebbero state meglio di quello che mi aspettava veramente.
Metto le chiavi in una ciotola sulla scarpiera vicino la porta, ed è in quel momento che sento delle voci provenire dalla cucina, sono passati anni ma riconosco ancora la voce di Lisanna, e se c'è lei vuol dire che sono tornati tutti. In quel momento sento un vuoto dentro. È come se il mondo mi fosse precipitato addosso in un secondo.
Perché mi chiedo? Stava andando tutto bene. Ero felice. Non dovevano tornare. Non sono ancora pronta. No no non posso farcela.
Le lacrime hanno iniziato a scendere come pioggia dai miei occhi. Non voglio piangere. Non riesco a smettere. Sento le gambe tremare. Iniziano a perdere la loro resistenza. Mi rendo conto che non riesco reggermi un piedi, faccio per aggrapparmi alma scarpiera ma con la vista offuscata non la becco, invece becco la ciotola in vetro, cade e a fa un rumore che in quel momento mi sembra assordante.
Il cuore batte troppo forte, sento i loro passi, si stanno avvicinando, mi hanno sentita, devo scappare non sono ancora pronta.
Quel sorriso che avevano in volto scompare quando vedono le mie lacrime. Ormai non reggo più sto per cadere.
Diventa tutto nero, l'ultima cosa che vedo sono gli occhi verdi quasi azzurri del primo ragazzo che mi è piaciuto, lo stesso ragazzo che mi ha spezzato il cuore quando se n'è andato. Luca.
Prima di perdere i sensi riesco a dire una cosa:

" Non dovevate tornare"

Poi tutto nero.

Mi risveglio nella mia camera. Cosa succede? Come sono arrivata qui? Non mi ricordo più niente. Stavo tornando da scuola e ora sono in camera? Vediamo cosa stavo facendo? La porta, le chiavi... ah sì, loro, sono tornati.
Una marea di pensieri e di ricordi mi riaffiora la mente mentre sono sdraiata sul letto a fissare il soffitto della mia camera.
Kevin l'aveva detto che sarebbero tornati, ma ci avevi perso le speranze. Ero riuscita ad andare avanti, perché proprio ora? Perché devo stare sempre male? Perché non va mai bene niente? Cosa ho fatto di male per meritarmelo?
Con la forza che mi è rimasta cerco di sedermi, appoggio la schiena al mura, mi due due schiaffi.

Smettila di fare la vittima.

Cerco il coraggio di alzarmi e mi incammino di sotto.
Li sento parlare.

"Ve l'avevo detto che non era pronta" è Luca a parlare.

"Effettivamente Luca ha ragione, non possiamo presentarci qui dopo 3 anni e fare finta che non sia mai successo niente" continua Thomas.

"Lo so ragazzi ma è sempre la nostra Lucy, quanto volete che sia cambiata negli ultimi anni?" dice Lisanna con tono gentile e speranzoso.

Non vedo Kevin, perché lui non è tornato. Forse era l'unico che avrei voluto vedere per farmi dare una spiegazione.

"La penso come Lisanna sarà sempre la nostra piccola Luc-" stava dicendo Nicolò quando l'ho interrotto.

"La vostra piccola Lucy non c'è più da molto tempo, l'avete abbandonata, è cresciuta ed è andata avanti" tutti i guardano senza dire una parola.
"L'unico con cui volevo parlare è Kevin, ma non lo vedo quindi potete anche andarvene non voglio vedervi mai più" Non credo di pensare davvero queste cose, ma al momento voglio solo stare con le mie amiche.

"Cara lascia almeno che ti spieghiamo" cerca di dirmi Lisanna ma non la ascolto invece vado ad aprire la porta per indicarli l'uscita.

Luca di avvicina a me velocemente, sembra infastidito. Chiude la porta e dice
" Smettila di fare la bambina e ascolta quello che abbiamo da dirti"

Che tono freddo, che sguardo freddo, non è più il Luca che conoscevo. Ora che gli guardo nessuno è più quello che era prima. Sono diversi. Oltre ad essere cresciuti non vedo più la serenità che vedevo da piccola, la pace dentro di loro è sparita.
Nicolò inizia a spiegare.

"Lo so che quello che sto per dirti ti farà stare male, ma è una scelta di tuo cugino, glielo abbiamo promesso"

Ho un brutto presentimento tutto questo non mi piace.

"Kevin non tornerà per un po'. Io e i ragazzi vivremo con te fino al suo arrivo e probabilmente anche dopo. Lisanna invece starà a casa di Levy"

Di nuovo quella sensazione di vuoto.

"Non vi ho visti per 3 anni, ora, di punto in bianco tornate e mi dite che dovete vivere da me. E in più dovrebbe andarmi bene? Cavolo ma state proprio male."

Sono arrabbiata, furiosa, non voglio vedere un secondo di più.

"Lucy ti ripeto non fare la bambina, non è né una tua scelta né la nostra, ha deciso Kevin questa è casa sua decide lui."

Che tono freddo, ogni parola, tutto di Luca emana freddezza, cosa gli è capitato?

"E poi se ti dicessimo il vero motivo per cui c'è ne siamo andati non ci crederesti, non sei ancora pronta" continua lui lanciandomi un occhiata così gelida da bloccarmi in un istante.

In questo momento non riesco a metabolizzare niente, è come se fossi congelata, e poi mi sta venendo fame non ho ancora pranzato, tiro un occhiata veloce all'orologio, sono le 20, quanto ho dormito?
"Poi tesoro quando ti riprendi vorrei che mi raccontassi tutto quello che hai fatto in questi anni"

È Lisanna a parlare, c'è la sto mettendo tutta per odiarla, ma non ci riesco lei è troppo gentile, sono sicura che l'hanno costretta a unirsi a loro, non mi avrebbe mai abbandonata. Sento le lacrime a gli occhi, ma in un istante le rimando indietro e cerco di rispondere a Lisanna nel modo più freddo possibile:

"Se avessi voluto veramente sapere cosa ho fatto in questi anni mi avresti scritto almeno una lettera, un messaggio o magari fatto una chiamata, ma da parte tua, non è arrivato niente, come nemmeno da voi altri, quindi fatemi il piacere di lasciarmi in pace, mi farò andare bene l'idea che siete qui, ma il nostro rapporto non tornerà mai quello di prima."

"Sono sicura che quando ti calmerai cambierai idea, ora mangia qualcosa e vai a riposare"

Risponde Lisanna così delicatamente da farmi sentire in colpa, ma la colpa non è sicuramente la mia.

"Non ho fame" con questo chiudo il discorso e salgo le scale furiosa.

Faccio sempre così, quando qualcosa non va non mangio niente o mi abbuffo come un maiale, per questo il mio peso sale e scende di continuo.
Arrivata in camera mi faccio un bagno caldo nel mentre racconto tutto a Max e Levy.
Entrambe sono sconvolte, non se lo aspettavano, stanno cercando di tirarmi su il morale in tutti i modi ma in questa situazione non vedo come sia possibile.

"Ho un idea" dice Max.

"Spara" diciamo io e Levy all'unisono.

"Andiamo alla festa di Gray, non accetto un no come risposta, hai bisogno di bere" continua lei.

"Sono d'accordo con lei" sorride Levy.

"Va bene per sta volta accetto senza fare storie solo perché voglio bene all'alcol"

"No tu vuoi bene a noi" dice Levy sorridendo.

"Grazie per avermi tirato su ragazze ora vado a dormire che sono distrutta, ci vediamo domani."

"A domani bella"

"A domani moglie di Gray"

Non faccio in tempo a rispondere che Max aveva già attaccato, che ragazza! penso fra me e me sorridendo.

Metto il pigiama e cado tra le braccia di Morfeo.

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Che ne pensate? Secondo voi è meglio Gray o Luca?

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora