Capitolo 34 🌶️

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Lucy's Pov

Queste due settimane sono volate.

I giorni in cui mi faceva più male Luca dormiva vicino a me.
Non si è dimenticato nemmeno una volta di venire a guardarmi prendere le medicine.
Mi spalmava la crema ogni giorno.
Ma ora che tutti è finito è tornato il solito stronzo.
Peccato quel paradiso era piacevole.
Però Will sembra essersi allontanato, non riesco a capire cosa gli ho fatto.
Ora cammino che è una meraviglia e non sento più nulla.
Sono con Levy e Max e ci stiamo preparando per andare alla festa di compleanno di Vittoria, una nostra compagna di classe.

Ha deciso di festeggiare in un locale, siamo appena arrivate, non è per niente male.
C'è molta gente.

Ma quante persone conosce?

Ovviamente la prima cosa che faccio è andare al bar a prendere da bere.
Ho bevuto molto, era da tanto che non lo facevo.
Ora sto ballando con le ragazze. Oggi serata tra di noi. Abbiamo deciso di rifiutare qualsiasi ragazzo si avvicinasse.
Il locale è ricoperto di led blu e ci sono più piani.
Noi siamo al secondo.

"Vedo a rinfrescarmi torno subito" dico alle ragazze prima di allontanarmi.
Il bagno è introvabile, sto morendo di caldo e ho sete.
Mi si avvicina Will.

"Ehi-"

Non mi fa finire e mi trascina in un corridoio quasi vuoto. Qui la musica si sente meno, si riesce a parlare.

"Lucy"

"Dimmi"

"Hai idea di quanto sia difficile guardarti senza potermi avvicinare?"

"Perché non dovresti avvicinarti" dico facendo un sorriso.

Lo vedo pensare. Pensa molto. Mi chiedo a cosa.
Prende la sua decisione e riprende a parlare.

"Sei molto bella sta sera"

"Grazie"

Si sta avvicinando lentamente.
Mi sta spostato una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Non dovrei farlo" dice.

Lo vedo esitante quindi mi avvicino alle sue labbra.

"Mi sto mettendo nei guai" si ferma. "Ma lui avrebbe fatto lo stesso"

Non capisco di cosa sta parlando.

Mi bacia. Accolgo quel bacio dolce e delicato che presto si trasforma in passionale e rovente.
Sembrava aver bisogno di questo da tempo.
Mi mette le mani sui fianchi.
Con il corpo mi spinge, delicatamente, senza mai staccarsi, contro un muro.
Tiro un po' su il vestito e salto divaricando le gambe.
Mi prende e infila il suo corpo in mezzo alle mie gambe.
Ho le mani sul suo collo. 
Ne sposto una sul suo petto.
Lui mi sta tenendo le cosce per sorreggermi.
Mi stacca dal muro e entra nel bagno che era lì di fianco.
Chiude la porta e mi poggia sul lavandino.
Dalle labbra passa al collo, poi al petto e continua a scendere.
Alza il mio vestito fino la pancia, toglie del tutto le mie mutande e si fionda nella mia intimità.
Muove la lingua come se fosse nato per questo.
Ho una mano nei suoi capelli, gli sto stringendo per il piacere. In quel piccolo bagno si sentono solo i miei gemiti di piacere.
Mantiene il ritmo costante.
Quando sto per arrivare al culmine aumenta la velocità.
Mi tremano le gambe e non hanno intenzione di fermarsi.
Si rialza, mi riveste e mi fa scendere dal lavandino.
Non ha ancora detto una parola.

"Aspetta" dico vedendo che la sua erezione non vuole andarsene. "Tocca me" continuo

"Sei proprio sicura?"

Annuisco.

Mi metto in ginocchio davanti a lui.
Abbassa i pantaloni, poi i boxer.

In confronto a quello di Gray è enorme

Lo prendo con entrambe le mani.
Sussulta perché sono fredde.
Inizio a muoverle un pochino, dopo aver preso coraggio, lo metto in bocca.
Muovo la testa avanti e indietro, seguendo il ritmo del suo bacino.
Aumento la velocità.
Sento i suoi gemiti riecheggiare nella stanza.
Sta per venire. Esce velocemente dalla mia bocca e si sposta verso il lavandino.
Si rialza i boxer e i pantaloni.

"Grazie piccolina" mi sussurra all'orecchio.

Mi prende per mano e usciamo dal bagno.
Lui va a sedersi con gli altri mentre io mi dirigo verso il bar.
Mi chiedo se quello che ho fatto sia giusto o sbagliato.
Bevo forse un drink di troppo ed esco dal locale.
Mi sdraio su una panchina a guardare le stelle mentre aspetto Levy e Max che devono portarmi a casa.
Sto per addormentarmi ma una voce mi risveglia.

"Ehi mocciosa, Will ti ha già mollato?"

Quindi ci ha visti.
Mi spinge giù le gambe per sedersi.

"Devi baciare anche me per sapere chi è il migliore" continua.

"Non ci siamo limitati a quello" arriva Will.

"Oioi la ragazzina ha perso la verginità?"

Sono entrambi ubriachi fradici.

"Non l'ha persa non preoccuparti"

"Quindi neanche tu sei riuscito ad aprirle le gambe" ride. "È esigente la mocciosa"

"Quelle le ha aperte eccome" continua Will.

Stanno parlando di me in una maniera che non mi piace. Mi ferisce. Specialmente perché da entrambi non mi aspettavo che fosse solo una botta e via.

"Quindi era una gara? Non vi importano proprio i sentimenti degli altri vero? Solo i vostri contano. Fanculo" dico con le lacrime agli occhi e me ne vado.

Dio i ragazzi sono tutti stronzi.
Terza volta che mi metto a nudo con un ragazzo e terza volta che me ne pento.
Sono così stanca.
Non solo metaforicamente.
Mi addentro in un parco, mi sdraio su una panchina e provo a buttare tutto fuori.
Tutte quelle lacrime che avevo trattenuto quando sono tornati, quando Luca mi insulta pesantemente, quando Will mi ignorava, quando ho visto Denise e Gray e ora per degli stupidi ragazzi che mi usano solo per il corpo, quelle lacrime non vogliono uscire. Sono bloccate dentro di me creandomi un peso sul cuore gigante.

Torno a casa barcollando, con i tacchi in mano.
Luca e Will sono seduti sul divano.
Sembravano aspettare il mio ritorno.
Will tenta di parlarmi ma lo ignoro.
Salgo in camera mia, mi butto sul letto e rimango ad osservare il soffitto, ma sta volta non mi addormento.

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora