14. There is tension in beetwen us

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POV AMELIA

Con le dita della mano accarezzo delicatamente il pelo morbido di Lucciola, che è sdraiato al mio fianco sopra al letto.

Oggi pomeriggio mi sono presa una giornata per me, sono chiusa in camera a guardare Outer Banks e a mangiare patatine.

Ero giù di morale, come ormai da un paio di giorni, perciò eccomi qui, chiusa in camera a non fare un bel niente.

È da esattamente due giorni che ho in testa la comparsa di Jace e la sua proposta di andare alla festa di Halloween per stare con lui e conoscerlo meglio, inoltre l'immagine di Ryle geloso fa capolino nella mia mente ogni volta che provo a pensare alla risposta da dare a Jace.

Potrei andarci e parlargli, conoscerlo davvero, non mi sembra neanche così male e non mi pare che abbia secondi scopi, o almeno così mi dice il mio istinto...

Non so che fare però... ho la testa così scombussolata che rischia di venirmi il mal di testa, ed è anche colpa di Ryle, siccome ha iniziato di nuovo a ignorarmi.

Ci eravamo avvicinati e poi da un momento all'altro è cambiato di nuovo tutto, stavamo creando un bel rapporto che si è sgretolato per non so quale motivo, anzi si che lo so, per colpa sua.

E so che è geloso, diamine l'ho visto due giorni fa, il giorno in cui Jace mi ha dato il suo numero, ho visto che espressione aveva, era arrabbiato, infuriato oserei dire. Ma lui no, non lo ammette che qualcosa, anche se poco, per me lo prova.

Perché?

Non lo so proprio, vorrei capirlo anche io in realtà, capire il perché ha così tanta paura di me, ed è inutile che lui continui a dire che non è vero, che niente gli fa paura, io lo vedo come si sente, lo comprendo con uno sguardo.

Solo che lui non lo ammette e io non posso obbligarlo a confidarsi con me... però posso dargli una leggera spinta.

Magari, se accetto la proposta di Jace e Ryle lo viene casualmente a scoprire, poi qualcosa si sblocca in quest'ultimo e decide finalmente di parlarmi di ciò che prova. Se lo provoco e lo faccio ingelosire forse lo spingo a reagire e fare qualcosa.

Quindi mi sa che accetterò la proposta di Jace, non solo per questo motivo ma anche perché Jace ha quel qualcosa che mi attira, a me non sembra una brutta persona e voglio conoscerlo sul serio.

I miei occhi scattano all'improvviso verso la porta finestra, spalanco la bocca appena Ryle entra nella mia stanza con il cappuccio nero alzato sulla testa e le mani nascoste nelle tasche dei pantaloni.

Alzo un sopracciglio e lo guardo male, spengo la tv e Lucciola si alza, con una corsa raggiunge Ryle e si struscia contro la sua gamba.

Non ho ancora capito come mai Lucciola si fidi di Ryle siccome odia tutti tranne me, tutta colpa di William. È solo a causa sua e del suo desiderio di colorare il mio gatto, che adesso Lucciola ha paura di praticamente tutti...

Tutti tranne Ryle.

Mi alzo anche io. «Vieni qui, Lucciola.» prendo il mio gatto in braccio e lui miagola in risposta. «Noi non stiamo vicino a dei cattivi e scorbutici.» gratto il dietro delle sue orecchie, camminando verso l'altra parte della stanza, arrivo di fronte alla porta e la apro, facendo uscire Lucciola, poi la richiudo. «Cosa vuoi, Ryle?»

Resta in silenzio, così decido di girarmi, smettendo di dargli le spalle.

Noto che mi sta fissando da testa a piedi... come dargli torto, non ho esattamente il miglior abbigliamento di sempre.

Ho indosso una canottiera bianca quasi trasparente che fa intravedere i capezzoli e sono in mutandine... a mia discolpa non sapevo che lui sarebbe entrato dal terrazzo, però non credo che mi sarei vestita comunque.

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