45. I'm prepared to sacrifice my life...

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POV BRITNEY

Mi stringo nel giubbotto nero e largo, grande tre volte me che mi ha imprestato Cristian stamattina, mentre sto ferma davanti alla moto da cui sono appena scesa.

Gli occhi di tutti gli studenti sono fissi su di me, ormai sono al centro dell'attenzione da quando ho messo i piedi a terra poco fa, presentandomi dopo quasi due settimane di assenza.

Hanno saputo tutti della morte di mio padre.

Forse è proprio per questo motivo che nessuno smette di guardarmi nemmeno per un misero istante.

Solitamente non mi sento a disagio davanti ai loro sguardi, ormai ne sono abituata, con tutte le volte che mi giudicavano per la mia cattiveria.

Eppure, adesso l'unica cosa che vorrei è sparire da questo posto e rinchiudermi di nuovo nel covo, senza uscirne mai più.

Ma sapevo che prima o poi sarei dovuta tornare nel mondo dei vivi.

Per cui eccomi qui, con più ansia che altro.

Il peggio, però, è passato.

La polizia, come avevo previsto, ha chiesto di parlarmi, per cui sono andata a un incontro con loro proprio il giorno dopo l'accaduto.

Mi hanno fatto alcune domande, a cui ovviamente ho risposto, dicendo la verità.

In parte.

Gli ho spiegato che era instabile a livello mentale e che non era il miglior padre al mondo, non sono entrata nei dettagli ma penso che abbiamo capito cosa intendevo.

L'unica domanda a cui non ho risposto con la verità, era una soltanto in particolare.

Se quel giorno ero in casa.

Ho risposto di no e per fortuna mi hanno creduto. Nessun è riuscito a vedermi, non c'erano testimoni.

Tranne me e Cristian.

Quindi è finita bene.

Mi hanno anche chiesto se volessi contattare mia madre, per andare a stare da lei, ma non ho voluto.

Loro l'hanno chiamata ugualmente, ma dalle loro facce ho percepito proprio il dispiacere, cosa che mi ha fatto comprendere che mamma non vuole saperne nulla di me.

Beh, lo immaginavo, è sempre stato così.

Meglio.

Non ho più bisogno di lei, di nessun altro.

Ho solo bisogno di me stessa, di stare bene e anche di... Cristian.

Forse lui è l'unica persona di cui, sono consapevole, avrò sempre bisogno.

In queste settimane è stato una costante nella mia vita.

È sempre rimasto con me e mi ha persino accompagnata al funerale di papà, qualche
giorno fa.

Ho voluto parteciparci e nonostante lui fosse contrario, perché non riusciva a reggere quell'atmosfera né il fatto che ci fossero persone tristi per la sua morte, ha fatto uno sforzo ed è rimasto al mio fianco.

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