26.1 ...you'll be the first... (2)

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POV WILLIAM

«Ho scoperto che sono dei mostri a giocare, dobbiamo stare molto attenti perché puntano principalmente sul corpo a corpo. Okay?» dico ai miei compagni di squadra, riferendo ciò che ho compreso rispetto alla squadra avversaria.

La partita sta per cominciare e, come ogni volta che dobbiamo giocare, abbiamo deciso di metterci in cerchio per parlare tra noi delle nostre strategie.

Cris è molto bravo e ascolta tutto quello che dico senza distrarsi nemmeno una volta, è da settimane che fa così e sono davvero contento che abbia deciso di unirsi alla squadra.

Ammetto che, con il suo aiuto, è molto più semplice vincere contro le altre squadre.

O almeno, a me è parso così la volta che abbiamo giocato insieme, e poi mi trovo in sintonia con lui.

Non per dire che gli altri miei compagni facciano schifo ma... Cris è molto più bravo, devo essere oggettivo.

Anche più bravo di Aidan e me.

E non esagero quando dico che è così.

Inoltre, Cris si allena anche più di noi, qualche volta dopo allenamento mi è capitato di vederlo ancora nel campo da Basket di scuola a giocare.

E poi sono contento che lui e Aidan escano insieme, mio fratello sembra felice nell'ultimo periodo.

Di solito era triste, oserei dire, soprattutto dopo ciò che mi era successo tempo fa, ma con Cris non lo so... mi sembra come se si fosse acceso di nuovo, illuminandosi.

Certo, non nego che con il tempo stava iniziando di nuovo a sorridere, specialmente con i nostri fratelli e genitori, ma da quando sta con Cris c'è quella luce strana nei suoi occhi che li fa brillare.

Gli piace Cris e io sono contento che stia capendo cosa prova, che cosa gli piace di più.

Ora però, non devo soffermarmi su questa cosa, perché devo concentrarmi sulla partita e sull'altra squadra.

Xavier.

Ecco come si chiama la loro scuola e di conseguenza la loro squadra.

Ho sentito dire dal coach, e anche da Amy perché prima si è preoccupata di stalkerare un po' la squadra avversaria (lo fa sempre, in realtà, per aiutarci), che la loro strategia principale è quella del corpo a corpo e tentano in tutti i modi di placcare i giocatori più importanti, qualora li dovessero adocchiare.

E non dobbiamo permettergli di capire chi di noi è quello più forte e veloce, dobbiamo cercare di distrarli in qualche modo, facendogli puntare l'occhio su qualcun altro e cercando di stargli a debita distanza, per non permettere a nessuno di fermarci.

«Come facciamo?» domanda Matthew, un mio compagno di squadra.

Io e Aidan ci tiriamo uno sguardo d'intesa, già consapevoli di come fare.

«Prima di tutto dobbiamo cercare di stargli alla larga, ma sarà molto difficile quindi dobbiamo confonderli. Perciò, all'inizio la palla la passeremo principalmente a Matthew e Alex, quando crederanno che voi siete, si... quelli più forti, inizierete a passarla a me, Cris e Aidan. Chiaro?» dico, cercando di spiegarmi al meglio.

Non vorrei essere cattivo e scortese, neppure egocentrico, ma è la verità che io, Cris e Aidan siamo i più bravi e loro lo sanno, per questo motivo non si offendono.

Non vorrei mai che se la prendessero.

«Bene, allora siamo pronti no?» domando, guardando principalmente Cris, parallelo a me.

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