POV AMELIASbatto la fronte contro al banco in legno. Non riesco davvero più ad ascoltare la prof Sullivan, matematica la odio. Ci ha dato dei compiti nelle vacanze e io ho sbagliato tutti i diamine di esercizi, non ne ho fatto giusto neanche uno.
«Amy, ti conviene alzare la testa. La professoressa ti sta guardando e non sembra molto contenta.» mormora Crystal, seduta alla mia destra.
«Guarda e impara.» sussurra Eveline a Crystal, già consapevole di cosa accadrà.
«Signorina Miles?» mi chiama la professoressa, alzo la testa e guardo i suoi occhi marroni, si abbassa gli occhiali sul naso e io sorrido in modo innocente, cosa che fa sorridere anche lei. «Se sta male può uscire tranquillamente a farsi un giro, si prenda il suo tempo.» ecco il mio potere.
Ogni volta che sorrido e mi dimostro carina anche solamente con l'espressione, i professori non se la prendono con me, non fanno niente, si preoccupano e mi lasciano fare ciò che voglio. Non sono neanche mai stata mandata in punizione.
Eveline mi dice sempre che è invidiosa di questa cosa, ha confessato che anche lei vorrebbe riuscirci.
Il mio è come un potere, con un solo sguardo timido e innocente riesco a far fare agli altri ciò che voglio, senza che nessuno se la prenda con me. O almeno funziona così con gli adulti.
«Oh si, grazie professoressa.» la sedia stride a terra mentre mi alzo.
Eveline sospira e rotea gli occhi blu al cielo, poi guarda Crystal che sembra sorpresa. «Questo è il potere di Amy, benvenuta.»
Ridacchio e esco dalla classe, tiro fuori dalla tasca un Chupa Chups al lampone, lo scarto, butto la carta che lo avvolgeva in un bidone e poi infilo la pallina in bocca, iniziando a succhiare il sapore dolce e buono del lampone.
Cammino finché arrivo di fronte alla porta che da alle scale, entro e resto ferma con la mano sulla maniglia, appena noto Ryle appoggiato contro al muro, si sta fumando una sigaretta.
Scendo le scale e mi avvicino, appena finisco i gradini mi metto in punta di piedi e lascio che mi guardi mentre apro le finestre.
Prendo il bastoncino del Chupa Chups e lo tiro fuori dalla bocca, cammino verso il muro parallelo a quello dov'è appoggiato lui e poso la schiena sulla superficie, Ryle mi fissa curioso.
Faccio un segno con il capo verso la finestra, indico la sua sigaretta. «Se non apri le finestre suona l'allarme e se ti beccano qui con una sigaretta non credo saranno clementi con te... perciò prego.» Lecco la pallina e lui fissa i movimenti della mia lingua. «Perché sei qui?» domando.
Lui muove la sigaretta e io annuisco comprensiva. «Tu invece?» di solito non mi fa mai domande, non mi parla in generale, perciò rimango un po' perplessa all'inizio.
Mi riprendo e sospiro, sbattendo la nuca contro al muro. «Faccio schifo in matematica, la odio. Perciò sono andata via da lezione. Ci credi che su 20 esercizi che ci ha dato da fare, io non ne ho fatto giusto neanche mezzo? Nemmeno uno cavolo.» sbotto, mordicchiando la pallina dolce e dura, che ora ho in bocca.
«Io sono bravo in matematica, potrei aiutarti.» alza le spalle e finisce di fumare la sigaretta, avvolge il filtro in un fazzoletto che successivamente butta in un bidone vicino a noi.
Io non so cosa dire... di solito non è così gentile con me, se ne frega, e ha dimostrato di disprezzarmi sin dall'inizio perciò non capisco il motivo di questa proposta.
Annuisco e scruto tutti i suoi movimenti, come il suo pollice che prende a giocare con gli anelli presenti sulla sua mano grande e piena di vene, le sue gambe leggermente divaricate, lunghe e muscolose che si muovono verso di me...
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DARKNESS INSIDE
Romance«In tutte le oscurità c'è uno spiraglio di luce, il problema è individuarlo. Non tutta l'oscurità, è buia come sembra.» Quando la loro scuola viene distrutta dalle fiamme, un gruppo chiamato Dark Serpents, composto da sei membri e considerato il più...