41. A nudo

68 3 4
                                    

La pace ha davvero un buon sapore.
Claudio aveva ragione.

Diego riflette su questo crollando di schiena sul proprio materasso e osservando, con il fiato rotto, il soffitto della sua stanza prima di voltare la testa di lato e concentrarsi sulle emozioni che ormai sembrano aver preso pieno controllo di sua moglie.

Vale è lì, stesa al suo fianco, reduce dal loro scontro appassionato e vincitrice di un espressione assurdamente felice. Tramite il leggero tocco dei polpastrelli lungo il proprio torace, sembra voler verificare una realtà che non le sembra possibile, la stessa che le ha generato un simile sorriso.

Diego si concentra su quest'ultimo, non vedendo nient'altro.

«Prima d'ora non ti ho mai visto sorride in questo modo» mormora con un tono profondamente colpito dalla propria affermazione e del tutto privo di superbia.

«Sapevo che mi sarebbe piaciuto così, non lo volevo per questo.» La testa della moglie si volta verso l'analisi che ancora l'uomo svolge, scorrendo dalle labbra agli occhi in un moto perenne, in modo tale da parlargli con tutta la sincerità possibile. «Privarsene non sarebbe stato facile.»

«Non devi privartene.»

«Credevo che fosse necessario.»

«Lo è?»

Valeria ferma la carezza dei polpastrelli sperando che quell'interruzione possa favorire lui a continuare, cosa che però non avviene.

«Anche se lo fosse adesso non saprei smettere.»

La sua completa sincerità lo lascia in silenzio a valutare il cambiamento che questa appone nel suo cuore, prima di accorgersi di come sia solo il corpo a reagire. Diego si solleva a sedere, in modo da sfilare il preservativo e chiuderlo in un nodo, lasciarlo cadere al fianco del letto e tornare da sua moglie che con occhi adoranti, fino a questo momento sfoggiati solo in rare occasioni, lo attende nell'agire.

Parte ad accarezzarle lento la parte superiore del petto dove è intrappolato il respiro per poi discendere lungo il ventre, sfiorare l'ombelico e risalire verso il costato.
E' una cura piena di una passione ancora tenuta sotto controllo ma vibrante e fremente nel venire tanto stuzzicata.

«Sei bellissima» le dice, fissandola negli occhi con uno sguardo che pare fuoco vivo.

«Sei tu quello bello tra di noi, come hai potuto nascondermi tutto questo sotto quei vestiti?»

Al tono ironico della moglie, Diego sorride e non la smette di accarezzare la sua pelle. La tenerezza lo fa chinare in avanti solo per lasciarle un lento bacio lungo la guancia.

«Ti piaccio?»

«Non si era capito abbastanza?» Se la ride lei, ripensando al modo disperato con cui aveva rivendicato il proprio marito.
Diego continua a baciarla lento e lei, in tutta risposta, lo accarezza sulle spalle incoraggiandolo a stendersi su di lei. Lo fa, cambiando lato per i propri baci mentre lei gode della curvatura dei muscoli delle sue braccia in tensione, tese per non pesarle addosso, accarezzandoli con la punta delle dita così da percorrere lo spessore delle vene.

«Quindi è tutto apposto tra di noi?» Domanda a un tratto, preda del nervosismo dovendo mettere in gioco una simile questione.
Diego solleva la testa dal nascondiglio del suo collo cosi da baciarla al centro dei seni mentre la guarda.

«Hai detto di tenere ai piccoli e hai stracciato il contratto. Sei andata da Sanna. Non aspettavo facessi altro.»

«Volevo fare a pezzi le carte del divorzio il giorno stesso in cui me le hai date. Le ho tenute solo perché credevo fossero l'unica via d'uscita per te dal mio mondo.» In un attimo rivede la soddisfazione dell'uomo, mentre le stazionava di fronte in quella stanza del ristorante, e non può fare a meno di sentire una sorta di disagio. Lui la bacia, la accarezza... ma cosa è stato quel sorriso?
Teme che chiederlo possa rovinare tutto.

Marchiati dal peccatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora