Verrò colpito da un tuono, berrò acqua rancida ogni giorno e ....

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Capitolo 31

In tutta la sua vita Feng Xiao si era raramente trovato in una posizione difficile. Fin da giovane si era distinto dai suoi coetanei per il talento; eccelleva sia nelle arti marziali che negli studi accademici con pochi sforzi. Aveva sempre ottenuto facilmente ciò che le persone normali non sarebbero mai riusciti a raggiungere. Anche all'Interno della Casata delle Lame era incredibilmente favorito dall'Imperatore stesso che gli concedeva di fare qualunque cosa desiderasse, non importava dove.
Nessuno poteva costringerlo in ginocchio; anche durante le situazioni più disperate, con la sua intelligenza e arguzia, non avrebbe esitato a risolverle facilmente.
Ma quel giorno, per la prima volta, aveva sopravvalutato le sue capacità e a causa di un momento di disattenzione era finito nella trappola che qualcuno gli aveva preparato. Anche se quanto accaduto non era stato così pericoloso da aver rischiato la vita era stato sufficiente a calpestare il suo orgoglio e a fargli capire che non era onnipotente come pensava.
Tuttavia la vittima più sfortunata non era stato lui; del resto quando qualcuno è di cattivo umore è sufficiente pensare che c'è chi è messo peggio per risollevarsi.
Quindi mentre guardava Cui Buqu accasciato sul terreno non poté fare e a meno di iniziare a canticchiare una piccola melodia  <<Se continui a restare sdraiato ti lascerò qui e me ne andrò in città da solo >> disse << In effetti, quando guardo da vicino il tuo viso, anche se non hai una bellezza così rara come la mia, sei sicuramente qualcuno in grado di distinguersi tra la folla...Cui Buqu, Cui Buqu, non importa quanto la gente ti inciti, tu ti rifiuti di andare, come può essere davvero questo il tuo nome? [N.T.d se vi ricordate il significato del nome di Cui Buqu è letteralmente "rifiutarsi di andare" , un nome insolito per cui Feng Xiao pensa sia più un soprannome]
Feng Xiao si appoggiò con la schiena ad una roccia della scogliera mentre i suoi occhi vagavano verso l'alba che stava sorgendo ad est; il cielo era pieno di strati di nuvole che si andavano tingendo del suo oro radioso. A quell'altezza lo scenario era davvero meraviglioso e apparivano come tanti piccoli batuffoli di cotone dorati che riflettevano la luce in modo silenzioso sui prati e le valli sottostanti.
Con la punta del piede tocco il gomito di Cui Buqu che giaceva disteso al suo fianco.
<< Non è un peccato che ti stia perdendo una vista così bella? >>
Cui Buqu ovviamente non rispose; se in lui fosse rimasta ancora un po' di coscienza avrebbe sicuramente raccolto una pietra per infilarla in bocca a Feng Xiao in modo che non parlasse ulteriormente, ma al momento poteva solo riposare tranquillamente a fianco a lui.
Se non fosse stato per la luce dell'alba che gli illuminava il viso e metteva in risalto le rughe sulla sua fronte, avrebbe dato l'impressione di qualcuno immerso un sonno profondo che rifiutava di svegliarsi.
Anche se Feng Xiao aveva praticamente detratto tutto lo stipendio di Pei Jingzhe per i successivi cinque anni, l'uomo non si era presentato. Emise un sospiro e cominciò a prendere in considerazione l'idea di trasferirlo presso una delle roccaforti che la Casata delle Lame aveva a Qiemo.
<<Non hai un bell'aspetto, lascia che ti aiuti >> con un'espressione eccitata si rivolse verso Cui Buqu << In passato ci si divertiva disegnando le sopracciglia [N.d.T. Detto che origina da un'antica pratica in cui i mariti di divertivano a disegnare le sopracciglia alle mogli, è vista come un'attività romantica tra coniugi] e ai giorni nostri esercitiamo l'arte della pittura del viso....credo che le due cose siano abbastanza simili >>
Cui Buqu avvertì qualcosa sfiorargli il viso ma non aveva la forza per aprire gli occhi. Tuttavia non era mai stato qualcuno che si arrendeva facilmente; anche in passato, quando i Cieli stessi sembravano volergli togliere la vita, in qualche modo in lui vi era sempre un briciolo di speranza. Sarebbe tornato in superfice anche se si fosse trovato sulle rive del Fiume Giallo e nemmeno le catene degli Heibai Wuchang [N.d.T. i guardiani dell'inferno] sarebbero state in grado di riportarlo indietro.
Non era mai accaduto che si desse per vinto e questa volta non sarebbe andata diversamente.
La prima cosa che vide appena aprì gli occhi fu il cielo sopra di lui, azzurro, maestoso, senza nemmeno una nuvola..e anche un viso incredibilmente bello.
<< Ti sei svegliato, come ti senti? >> Feng Xiao sembrava felice.
Cui Buqu provò a muovere le dita ma si rese conto che era come prima, debole e senza forze, quindi si limitò a restare disteso immobile sulla schiena, come un cadavere.
Non sapeva se era per merito dell'alba che sorgeva ma non sentiva più freddo; la brezza che soffiava sulla sua pelle era limpida e si sentiva il viso più fresco; il suo cuore era in pace in un modo che non aveva mai sperimentato prima d'ora.
Se non ci fosse stata una certa persona al suo fianco sarebbe stato un momento perfetto.
<<Hai sete? >> gli chiese Feng Xiao.
Naturalmente Cui Buqu era assetato, dopo un giorno e una notte intera senza acqua sentiva la gola bruciare, ma era anche consapevole che Feng Xiao non avrebbe esaudito le sue richieste senza nulla in cambio. Come si aspettava l'altro rise in modo malizioso prima di dire << Chiamami tre volte papà e ti scioglierò un po' di neve >>
Cui Buqu si sarebbe sicuramente vendicato di questo, ma al momento si limitò a prenderne nota e ad aspettare che l'occasione propizia si presentasse; aprì la bocca e disse tre volte la parola "papà" velocemente, finendo prima che l'altro potesse battere ciglio.
La sua voce risultava roca e senza alcuna melodia all'orecchio ma lo fece ugualmente.
Feng Xiao usò una mano per raccogliere un po' di neve da terra e con la sua forza interiore ne sciolse un po' trasformandola in acqua, prima di farla gocciolare nella bocca di Cui Buqu, che non essendo schizzinoso, non si fece problemi a consumare quell'acqua piena di sabbia. Dopo averne bevuto qualche sorso sentì che la sua gola stava molto meglio.
<< Mio padre è morto >> disse poi.
Feng Xiao vedendo l'aspetto ancora tremendamente pallido dell'altro decise che non valeva la pena mettersi a discutere; dopotutto se Cui Buqu non ce l'avesse fatta non sarebbe mai riuscito a trovare un'altra persona che lo intrigava quanto lui.
<< Dammene ancora >> chiese Cui Buqu; più gli veniva data acqua e più ne desiderava.
<< È cosi sporca, come puoi riuscire a berla? >> Feng Xiao strinse le labbra prima di raccogliere ancora una manciata di neve e dargliela.
<< Ho consumato acqua più sporca di questa >> rispose Cui Buqu senza alcuna enfasi << hai presente l'acqua ai bordi della strada dopo una forte pioggia? Dove la gente cammina con scarpe sporche di sabbia? Ho inghiottito perfino quella >>
In confronto a ciò l'acqua di neve era davvero cento volte più pulita.
Anche una persona al limite delle sue forze aveva remore a bere acqua fangosa, per non parlare del cibo avanzato da altri; Cui Buqu invece non si faceva problemi ma non aveva mai pensato che fosse qualcosa di cui vantarsi, lo raccontava come se stesse facendo semplicemente conversazione e raccontando cosa aveva mangiato quel giorno.
<< Comandante Cui >> disse improvvisamente Feng Xiao.
Cui Buqu sbatté le palpebre mentre il suo viso non tradiva alcuna emozione; eppure a Feng Xiao bastò quell'infinitesimale battito di ciglia per avere conferma della sua teoria.
<< Il grande comandante dell'Ufficio Zuoyue è stato al mio fianco per così tanto tempo, facendomi girare in tondo e permettendomi addirittura di usare la droga Naihexiang su di lui; tutto questo mi permette di vederti sotto una luce completamente nuova >>
<< Secondo te il Comandante dell'Ufficio Zuoyue si metterebbe consapevolmente in pericolo e ti permetterebbe di trascinarlo in situazioni che potrebbero costargli la vita? >> provò a dire Cui Buqu.
Feng Xiao si lasciò andare ad un sorriso pieno di consapevolezza << Altri forse no, ma tu lo faresti sicuramente. Una persona come te non abbasserebbe la testa in nessuna circostanza né si inginocchierebbe davanti a nessuno. Non è possibile che all'interno dell'Ufficio Zuoyue qualcuno possa tenerti testa e governarti. Maestro Taoista Cui, per quanto tempo mi hai ingannato! Sei davvero capace! >>
A quel punto Cui Buqu si rese conto che nessuna scusa avrebbe più retto quindi smise di negare << C'è un motivo se il Secondo Comandante della Casata delle Lame è venuto fino nella periferia della città con un uomo malato come me? >> chiese
<< Se ti uccidessi qui nessuno lo scoprirebbe e quando il tuo cadavere fosse stato trascinato dalla sabbia e dal vento, anche se ti trovassero, non potrebbero collegarlo a me. Da quel momento l'Ufficio Zuoyue non potrebbe più rivaleggiare con la Casata delle Lame per il potere assoluto...che ne pensi? >> gli rispose sorridendo Feng Xiao.
<< Non è una cattiva idea, ma non sono certo l'unica persona di talento a questo mondo; se morissi ci sarebbe poi un nuovo comandante all'Ufficio Zuoyue, quindi alla fine uccidermi si rivelerebbe inutile >> rispose Cui Buqu.
<< Non tutti sono intelligenti come te, anche se il tuo corpo non è in buone condizioni la tua mente è in grado di preparare trappole in grado di farmi cadere; se tu non ci fossi per me sarebbe molto meglio >> e mentre Feng Xiao parlava, allungò una mano e la posizionò sul collo di Cui Buqu.
L'altro sembrava indifferente mentre lo guardava negli occhi, ancora più calmo del cielo stesso come se le parole appena pronunciate da Feng Xiao non lo riguardassero in alcun modo.

Peerless (Wúshuāng) di Meng Xi Shi (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora