Hai preso il mio amante, come posso non arrivare velocemente?

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Capitolo 21

In un batter d'occhio Cui Buqu cadde nelle mani dell'uomo in bianco che gli posò delicatamente una mano sulla spalla; il tocco tuttavia era allo stesso tempo anche ferreo, rendendo il suo braccio quasi insensibile. Sentendo prurito alla gola, come se una piuma gliela stesse solleticando, incapace di trattenere il riflesso, iniziò a tossire. Il movimento raggiunse la spalla e un dolore acuto si diffuse in tutto il corpo, irradiandosi all'addome e agli arti.
Quando l'uomo in bianco vide l'espressione pallida di Cui Buqu non poté fare a meno di tendere una mano per sorreggerlo.
<< Stai bene? >> la sua voce era gentile, come se stesse parlando ad un vecchio amico.
<< A giudicare dal modo in cui cammini sono evidenti i sintomi di un avvelenamento...cosa ci guadagni a trascinarti con un corpo malaticcio come questo mentre aiuti la Casata delle Lame a cercare la giada? Potresti prendere in considerazione l'idea di unirti a me. Neutralizzerò il veleno per te e ti renderò libero, togliendoti dalla sfortunata posizione di dover scegliere >>
Cui Buqu alzò il viso; il suo sguardo acuto, penetrando attraverso l'oscurità della notte, si fissò negli occhi del suo avversario. L'uomo in bianco non evitò quello sguardo, anzi vi rispose in modo che pareva franco e con un sorriso.
Fu Feng Xiao ad esclamare invece << Ash, con il mio amante e il mio subordinato entrambi catturati, chi dovrei salvare per primo? Nel mio caso mi stai deliberatamente costringendo a scegliere! >>
Fo Shou non si era fatto distrarre da quelle parole, continuando ad attaccare un colpo dopo l'altro, con sempre maggior cattiveria, circondando Feng Xiao per evitare che questi scappasse. A quel punto si lanciò in aria e cercò di colpire l'avversario con il palmo di una mano. Il colpo era pari a forti venti e onde altissime, come una marea che torna per vendicarsi degli uomini sulla terraferma; era praticamente impossibile evitarlo. I due uomini si trovarono in una posizione di stallo, era impossibile fare un passo indietro o uno in avanti, come se davanti a loro si aprisse il varco verso un abisso senza fondo mentre il mondo alle loro spalle si andava sgretolando e potessero precipitare in una voragine senza possibilità di ritorno. Questa tecnica era stata la prima inventata da Fo Shou appena diventato un artista marziale ed era anche il suo colpo più famoso. Lo aveva chiamato "Qiluo" che significava "insuperabile". Era stato proprio grazie al Qiluo che aveva sconfitto molti grandi maestri delle Pianure Centrali e in quel momento, usandolo su Feng Xiao, era determinato a rivendicare la vittoria di quello scontro.
<< Sembra che Lord Feng non sia in grado di venire in tuo aiuto >> l'uomo in bianco sorrise, prese in braccio Cui Buqu e si sollevò in aria. Cui Buqu sentì un dolore acuto attraversargli tutta la parte superiore del corpo e in un attimo si ritrovò in volo.
Vedendo questo, Gao Ning sbuffò e preso Pei Jingzhe se ne andò anche lui.
Proprio mentre il palmo di Fo Shou puntava verso Feng Xiao dalle maniche di quest'ultimo si sollevò la cetra che volò in aria, impattando contro la mano dell'avversario. Il suono delle corde fu estremamente violento ma, invece di spezzarsi, la cetra sembrò rallentare l'avanzata di Fo Shou.
Feng Xiao ne approfittò subito; mentre lo strumento cadeva in basso lo prese tra le braccia saltando in alto e portatosi alla stessa altezza di Fo Shou, lo usò come un'arma per colpirlo direttamente.
Fo Shou fu colto di sorpresa e fece immediatamente un passo indietro, tuttavia la cetra era come una tempesta nella tempesta e in un batter d'occhio sembrò spazzare via tutta la forza del suo nucleo centrale, attraversando i suoi organi interni e portandosi dietro ogni forma di energia residua.
Fo Shou sentì qualcosa nella sua bocca e si rese improvvisamente conto che all'angolo delle sue labbra vi era del sangue. Si passò una mano per asciugarlo, mentre fissava intensamente l'avversario.
Non solo Feng Xiao sembrava non aver subito alcun danno ma non dedicò nemmeno uno sguardo nella direzione in cui erano spariti Pei Jingzhe e Cui Buqu, limitandosi a tenere lo sguardo fisso su Fo Shou.
<< Le tue arti marziali non sono male, direi che si ti puoi considerare ad un livello master. Tuttavia è davvero un peccato che tu abbia incrociato me sul tuo cammino >> Feng Xiao sorrise maliziosamente << Tutti sono destinati ad incontrare un nemico che sia loro superiore, possiamo dire che io sono colui che è stato inviato da dio per metterti alla prova. Anche se hai talento, di fronte a me che sono pari ad un genio, puoi solo ammettere la tua sconfitta. Torna nelle tue terre erbose e allenati per altri tre o cinque anni, poi forse potremmo avere uno scontro più alla pari >>
Fo Shou respirava lentamente, la rappresaglia di Feng Xiao gli aveva procurato alcune ferite interne e il suo petto era ancora dolorante. Sapeva per certo che anche l'altro era leggermente ferito ma probabilmente solo in maniera superficiale. In confronto non poteva che ammettere di avere davvero perso quella partita.
Sicuramente non poteva certamente uccidere Feng Xiao quella notte.
Inizialmente, visto che c'erano così tante altre persone a distrarlo, aveva pensato che avrebbe potuto raggiungere il suo obiettivo facilmente, tuttavia agli altri interessava solo della giada ed erano rimasti in disparte o se ne erano andati, alcuni avevano afferrato e portato via gente di Feng Xiao tenendoli in ostaggio ma nessuno lo aveva combattuto frontalmente a parte lui.
Poteva solo incolpare sé stesso, evidentemente non era potente come il suo avversario.
<< Un combattente non dovrebbe avere distrazioni nel suo cuore, solo allora potrà raggiungere il più alto livello di arti marziali. Ma questa sera il tuo cuore non è presente; mi rifiuto di combattere con un avversario in queste condizioni >> rispose freddamente Fo Shou, si voltò e se ne andò.
Sebbene le sue arti marziali fossero principalmente dense ed esplosive, all'occorrenza sapevano essere anche leggere; in un batter d'occhio era già a miglia di distanza, rapidamente inghiottito dalla notte. Il motivo per cui aveva pronunciato quelle parole era semplicemente per salvare il suo orgoglio; l'artista marziale numero uno di Khan Ishbara ne aveva decisamente uno da proteggere.
Feng Xiao non lo seguì. Mentre lo guardava scomparire dalla sua vista nascose l'espressione irriverente che si stava formando sul suo viso; poi si voltò e corse rapidamente al maniero.
Non si sorprese di trovarlo devastato e in disordine, i servitori tutti nascosti alla vista, non osavano dare segni di vita. Solo quando lo videro rientrare uscirono dai loro nascondigli e cominciarono a lamentarsi << Milord, mentre eravate fuori, due uomini sono entrati qui con la forza e hanno demolito tutto! Non sappiamo cosa cercassero ma quando sono andati via non avevano nulla tra le mani, quindi qualunque cosa fosse non sono riusciti a trovarlo >>
Feng Xiao si limitò ad un borbottio d'assenso. Forse qualcuno degli altri presenti aveva concluso che la giada andata distrutta era un falso e quindi era entrato nella speranza di trovare quella vera.
Per quanto concerneva la vera Giada del Paradiso....le labbra di Feng Xiao si sollevarono in un sorriso derisorio. Nonostante quell'espressione, i servi sebbene spaventati e ancora sotto shock, non poterono fare a meno di alzare la testa per fissare quel volto così bello.

L'uomo in bianco portò con sé Cui Buqu ma si mosse senza fretta. Sembrava stranamente attento al fatto che il suo ostaggio si fosse infortunato la spalla ed era consapevole del suo avvelenamento, quindi pareva quasi che lo avesse semplicemente portato a fare una corsetta leggera.
Si udiva in lontananza il suono del gong e cominciavano ad accendersi un po' ovunque piccole candele che annunciavano il calare dell'oscurità.
Anche se le temperature notturne stavano lentamente aumentando e Cui Buqu indossava abbastanza strati di vestiti, non poteva evitare di patire il freddo e starnutire.
<< Non sei un uomo del Jianghu >> disse con voce rauca Cui Buqu, tra un colpo di tosse e l'latro.
Si sentiva come se gli stesse salendo la febbre, tutto il suo corpo era dolorante; avrebbe voluto cercarsi un letto per sdraiarsi un po'.
Tuttavia il mondo intorno a lui era implacabile e si trovava in una situazione davvero miserabile: essere costretto a seguire qualcuno che nemmeno conosceva e interagire con lui.
L'uomo in bianco sorrise << Se non lo sono io, cosa sei tu? >>
Cui Buqu parve non dare peso a quella risposta << Stanotte sei venuto perché sapevi che ci sarebbero state molte persone, quindi eri lì anche per la giada; se però non sei un uomo del Jianghu non hai bisogno dei suoi poteri, non ti interessano. Qualcuno come te, piacevole e gentile in apparenza, ma arrogante e pieno di sé nel profondo, non è il tipo che servirebbe chiunque. Posso quindi desumere che il tuo padrone è un uomo piuttosto potente. Immagino che cerchi la giada per riportarla a questo tuo maestro >>
<< Ti hanno mai detto che le persone intelligenti hanno vita breve? >> disse l'uomo in bianco davanti a queste considerazioni.
Cui Buqu rispose blandamente << Non girarci intorno dicendo sciocchezze, basta dire le cose come stano: le persone normali invidiano i geni >>
L'uomo in bianco rise << Maestro taoista Cui, sei davvero troppo interessante. Se solo noi due non ci fossimo incontrati in un momento così inopportuno credo proprio che ti avrei invitato fuori a prendere un tè e a guardare un bel panorama >>
<< Allora forse potrei non essere interessato a bere quel tè o guardare quello scenario >>
L'uomo in bianco parve non sentire la risposta e chiese improvvisamente << Hai fame? Potrò trovare ancora qualche bancarella di cibo in città a quest'ora? Lascia che ti porti una bella scodella di zuppa calda >>
<< Non ho fame ma mi fa male la spalla >> rispose Cui Buqu.
<< Se ti rifiuterai di seguirmi la spalla potrebbe farti ancora più male >> Il modo educato in cui l'uomo in bianco gli si rivolgeva era pacato e senza nessun accenno di rabbia, ma non lasciava spazio all'interpretazione e le sue parole crudeli erano molto chiare.
<< Anche se io mi rifiuterò di venire con te, non preoccuparti, qualcun altro sarà disposto ad accompagnarti >> nicchiò Cui Buqu.
L'uomo in bianco sorrise << Chi? >>
<< Io naturalmente >> L'uomo in bianco si girò verso al luogo da cui era provenuta la voce e vide una persona alta e con la schiena dritta fermarsi a molti passi da loro.
<< Lord Feng, sei già qui? Ti sei liberato del combattente numero uno di Göktürk così facilmente? >> l'uomo era davvero sorpreso.
<< Naturalmente! Hai preso il mio amante, come posso non arrivare velocemente? >>

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Eccomi, sono tornata e come promesso oggi rilascio due capitoli davvero deliziosi e pieni di schermaglie verbali <3

L'immagine di inizio capitolo viene da pinterest!


Peerless (Wúshuāng) di Meng Xi Shi (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora