Chi ti ha detto che potevi mettere le mani addosso a mio marito?

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Capitolo 48

Rompere il piatto con la frutta fu solo il primo passo; subito dopo Cui Buqu si alzò in piedi e indicando Chen Ji gli gridò ad alta voce << Sai che sono il nipote del re di Kucha? Come osi molestare mia moglie? Sono venuto qui dietro invito per fare gli auguri alla vecchia madre del Maestro Xing, mai avrei pensato di poter incontrare un verme spudorato come te! Se questo fosse successo nella mia terra ti avrei fatto picchiare a morte! >>
Cui Buqu disse tutto d'un fiato per non dare il tempo a nessuno di reagire; lo stesso Che Ji era rimasto senza parole di fronte a quella sfuriata, ma in cuor suo pensava "Ho solo chiesto un nome, non mi sono affatto messo in evidenza, come'è possibile che questo possa essere considerata una molestia? "
L'uomo non era qualcuno che si lasciava zittire così facilmente, ma le parole di Cui Buqu erano state così improvvise che non era riuscito a ribattere a tono in quel poco lasso di tempo.
Xing Mao non avrebbe mai permesso che qualcuno si mettesse a litigare durante un suo banchetto, quindi indirizzò uno sguardo al suo primo responsabile che subito si fece carico di sistemare la questione << Oggi siete entrambi ospiti del mio Maestro, non c'è bisogno di litigare...>>
Cui Buqu non lo fece terminare e continuò << Mio zio ha sempre sostenuto che il Maestro Xing qui a Qiemo sia l'eroe della sua generazione, ma non posso fare a meno di credere che stesse lodando la persona sbagliata. Nonostante rappresenti il regno di Kucha non mi è stato concesso nemmeno di sedermi nella sala interna, ma sono stato lasciato esposto alla luce del sole in quella esterna. A questo punto non mi interessa più partecipare a questa festa, addio! >>
Il primo responsabile a quelle parole si avvicinò subito per tentare di fermarlo, parlandogli con tono amichevole << Mio Signore, vi state sbagliando. Sono stato io a dare queste disposizioni ma solo perché la sala interna è troppo piccola e ha un numero limitato di posti...>>
Cui Buqu lo guardò torvo << Non potevi creare dei gruppi più piccoli? Oppure abbattere i muri per unire tutti i corridoi? >>
Naturalmente se non ci fossero più stati dei muri quello non si sarebbe più potuto chiamare maniero, ma era un'arte di Cui Buqu far arrabbiare qualcuno di proposito con parole taglienti e offensive; il primo responsabile sentì salire la sua rabbia quasi come fosse un cane, ma non mostrò la sua vera natura, continuando invece a sorridere
<< Mio Signore, avete ragione, sono stato uno sconsiderato. Vi prego di recarvi nella sala interna, darò subito ordine ai miei uomini di prepararvi due posti. >>
Appena ebbe agitato una mano alcuni servi arrivarono immediatamente a sistemare due postazioni, poi il primo responsabile invitò Cui Buqu e Feng Xiao nella sala interna.
Xing Mao a quel punto si alzò in piedi e si diresse verso di loro per dargli il benvenuto.
<< Vi chiedo scusa per le mie cattive maniere, permettetemi di porgere le mie più sentire scuse ad entrambi; per favore, ora bevete e godetevi la festa >>
Dato che l'obiettivo di Cui Buqu era quello di ottenere un posto a sedere nella sala interna, si voltò verso Duan Qigu e gridò << Ho sentito che a Qiemo ci sono due personaggi potenti; uno è il Maestro Xing l'altro è il Maestro Duan Qigu, quindi naturalmente vorrei sedermi vicino a lui. Non c'è bisogno che facciate molti spostamenti, mettete semplicemente il mio posto e quello di mia moglie dietro al suo e andrà bene >>
Duan Qigu rise, lusingato << Hahah, dal momento che il signore del maniero mi ha trattato bene, al mio fianco c'è ancora spazio, perché non ti siedi accanto a me? >>
Cui Buqu rispose, con sguardo felice << Non vedo il motivo di rifiutare! >>
Fino a quel momento, tutti gli ospiti della sala interna avevano a disposizione un tavolino ciascuno e questo veniva condiviso solo da persone che fossero vicine tra loro.
Cui Buqu, che non conosceva la parola vergogna, si avvicinò a grandi passi per sedersi a fianco di Duan Qigu; vedendo che Xing Mao non si opponeva il primo responsabile poté solo sbuffare e posizionare in fretta e furia un nuovo tavolino accanto a Feng Xiao e Cui Buqu.
In quel modo erano seduti accanto non solo a Duan Qigu ma anche allo stesso Xing Mao.

A quel punto l'unico con le pive nel sacco era rimasto Chen Ji che era stato rimproverato pubblicamente senza aver fatto nulla. Quando si fu ripreso dallo shock, Cui Buqu era ormai attaccato alle gambe di Duan Qigu e quindi, anche se avesse voluto riabilitarsi, sarebbe stato troppo tardi. Poteva solo guardare con rabbia la schiena di Cui Buqu, consapevole che il primo responsabile non avrebbe mai permesso che ricominciasse una lite. Questi infatti andò velocemente da lui per cercare di calmarlo; nessuno capì cosa gli disse ma Chen Ji tornò immediatamente felice e sembrò non importargli più di Cui Buqu e di tutta la faccenda.

Dopo che il trambusto fu passato, il primo responsabile tirò un sospiro di sollievo, rimproverando in cuor suo il terzo responsabile che sembrava scomparso; la festa era sotto la sua responsabilità quindi si sarebbe dovuto occupare anche di quelle questioni.
<<Qualche anno fa sono stato a Kucha e ho avuto la fortuna di incontrare il Re: posso sapere come sta? >> chiese Duan Qigu.
<< Mio zio dorme e mangia bene. Può ancora scagliare fredda da cavallo e combattere un lupo corpo a corpo con le sue mani; la sua salute non è mai stata un problema. La morte di due dei suoi nipoti è stata l'unica cosa che lo ha sconvolto; per molto tempo si è rifiutato persino di ascoltare la sua musica preferita. Altrimenti non sarebbe toccato a me questo viaggio nelle Pianure Centrali >>
Cui Buqu, nonostante risultasse molto credibile come nipote del re di Kucha, si può dire che avesse svolto al meglio i suoi compiti. Se non lo avesse fatto, forse avrebbe potuto imbrogliare facilmente persone come Gao Yi ma non sarebbe stato altrettanto facile con due volpi astute come Duan Qigu e Xing Mao.
Il re di Kucha aveva davvero un nipote chiamato Shang Jing che per via della sua salute delicata era stato cresciuto lontano dalla capitale fin da bambino e che raramente incontrava la sua famiglia. Grazie a questo, su dieci frasi dette da Cui Buqu, sei o sette risultavano esatte; grazie a questo poteva risultare credibile e ottenere la fiducia di chi lo ascoltava.
Dopo che ebbe sentito quelle parole Duan Qigu annuì e sospirò << Per favore, manda i miei saluti e al re e fagli le mie condoglianze >>
La morte di quei due nipoti era giunta alle orecchie sia di Duan Qigu che Xing Mao e questo bastò ad entrambi per verificare l'identità di Cui Buqu e dimenticare eventuali sospetti.

Xing Mao batté le mani e i piatti, che erano già pronti, furono serviti; anche il vino venne portato e ogni bottiglia fu stappata davanti ai commensali. Un'aroma speziato riempì la sala e questo fu sufficiente a far capire a tutti che era di buona qualità: anche chi non se ne intendeva non poteva fare a meno di avere l'acquolina in bocca.
Delle giovani e belle ancelle si occuparono di versarlo nelle coppe degli ospiti e tutti le alzarono per augurare buon compleanno alla vecchia madre di Xing Mao; l'uomo fu il primo a bere e poi si chinò verso la madre per ringraziarla di averlo cresciuto in tutti quegli anni.
Dato che Duan Qigu era stato invitato e si era presentato alla festa, non aveva alcun motivo per creare problemi, quindi dopo che una delle ancelle gli riempì la coppa di vino, anche lui l'alzò e rivolse alcune parole di augurio alla madre di Xing Mao, ma quando stava per bere, Cui Buqu improvvisamente lo fermò << Maestro Duan, aspetta! >>
Sorrise e continuò << Come mai il vino del Maestro Duan non è uguale a quello che sto bevendo io? Forse che il padrone di casa lo tratta in modo privilegiato rispetto agli altri ospiti, visto il suo status nella città di Qiemo? >>
Quando Cui Buqu si era mostrato risentito per le attenzioni indesiderate che aveva ricevuto sua moglie, la cosa poteva aver avuto un senso, ma quell'intervento sembrò agli occhi di tutti solo un modo per cercare uno scontro senza motivo. Sembrava che si divertisse a prendersi gioco degli altri, attirandosi l'odio dei presenti. O almeno quello del primo responsabile, che non poté fare a meno di gridare << Mio Signore, ti stai sbagliando! Il vino della nostra tenuta ha diverse fragranze a seconda di cosa vi viene mescolato insieme; abbiamo prugne, orchidee, bambù e crisantemi, lasciati riposare nelle botti per un intero anno! Questo dona ad ogni vino un gusto diverso certo, ma sono tutti ugualmente preziosi ed introvabili! Terminato quello che ti è stato servito avrai certamente modo di provare gli altri, non vi è alcun motivo per essere così impazienti! >>
Cui Buqu fece finta di non cogliere l'irritazione che si celava sotto il sorriso del primo responsabile e, indicando la coppa di Duan Qigu, continuò << Si sente chiaramente che il vino servito al Maestro Duan non è come quello degli altri, ora voglia scambiare i nostri bicchieri! >>
Duan Qigu la prese in ridere e consegnò la sua coppa a Cui Buqu << Non c'è alcun problema! Prendi pure la mia tazza, io me ne farò servire un'altra! >>
Le sopracciglia di Xing Mao si aggrottarono, era dispiaciuto per quanto stava accadendo ma decise di non dire nulla. Se quell'uomo avesse continuato a creare problemi durante la festa di compleanno di sua madre aveva centinaia di modi per fargliela pagare.
Tuttavia, anche una volta che Cui Buqu ricevette tra le mani la coppa di vino di Duan Qigu, si rifiutò di sedersi in silenzio! Si girò verso la bellissima ancella, in piedi dietro a Duan Qigu e la chiamò << Vieni, bevi tu questo vino! >>
La serva lo guardò stupita e fece due passi indietro, guardando verso il primo responsabile in cerca di aiuto. L'uomo, che ormai non ne poteva più delle bizze di Cui Buqu,  decise di dargli un avvertimento  << Mio Signore, oggi è la festa di compleanno della madre del Maestro, ti prego di smetterla! >>
Cui Buqu alzò un sopracciglio << Ti sembra che io sia in cerca di guai? Eppure pensaci: è risaputo che il Maestro Xing e il Maestro Duan si odiano, non sarebbe strano se qualcuno volesse interrompere la tregua che si è creata e approfittasse di questo banchetto per avvelenare il Maestro Duan e poi dare la colpa a lui? Non mi sto forse facendo carico di questa faccenda, per allontanare i sospetti dal Maestro Xing? >>
A quel punto il primo responsabile non ci vide più e si avventò su Cui Buqu << Moccioso! Tu non sei qui per la festa, vuoi solo provocare una rissa! >>
Il primo responsabile, come subordinato di Xing Mao, non era certo male nelle arti marziali e se a questo si aggiunge che dall'altra parte vi era una persona come Cui Buqu che non le conosceva affatto, si capisce come per quest'ultimo schivare quell'attacco sarebbe stato difficile; ma non appena il primo responsabile aveva afferrato la spalla di Cui Buqu ecco che un urlo di dolore era uscito dalla sua bocca, sentendo come un fuoco pizzicargli la mano.
L'uomo sembrava aver perso ogni controllo sul suo corpo grazie al tocco di due sole dite; voltata la testa, ciò che vide fu un timido sorriso sul volto di Feng Xiao.
Cui Buqu non prestò attenzione a quanto stava accadendo ma continuò a porgere la coppa di vino alla serva << Bevi questo vino, prometto che poi non disturberò ulteriormente. Non voglio davvero dare problemi al Maestro Xing >>
La serva abbassò la testa, rifiutando di muoversi. A quel punto lo stesso Duan Qigu si rese conto che qualcosa non andava.
Xing Mao nel frattempo stava cominciando ad adirarsi; quello che odiava maggiormente era perdere la faccia davanti a Duan Qigu e all'intera sala, dato che tutti avevano smesso di bere e guardavano nella sua direzione. L'aria si stava facendo tesa.
<< Poiché Sua Signoria lo desidera, allora bevi quel vino >> disse, e solo a quel punto la serva prese la coppa dalle mani di Cui Buqu.
Sembrava spaventata da quanto accaduto, le sue mani tramavano e gran parte del vino era caduto per terra. Cui Buqu le trattenne il polso, spingendo con forza la coppa verso la sua bocca << Non temere, è solo vino, perché ti comporti come se fosse davvero avvelenato? >>
Guardando il calice che quasi le raggiungeva le labbra, la donna si liberò improvvisamente della stretta di Cui Buqu e si scagliò contro Duan Qigu.
Una luce accecante comparve quando fece capolino un piccolo pugnale che la serva aveva nascosto nelle pieghe del suo abito, puntato direttamente contro il petto di Duan Qigu.
Pochi passi li separavano ma l'uomo riuscì a balzare in piedi come se stesse spiegando le ali per prendere il volo e ad evitare l'attacco, dandole un calcio al polso che fece ammaccare l'impugnatura dell'arma. La donna crollò sulle gambe e cadde in avanti, inciampando sul tavolino, finendo con il conficcare il pugnale nel suo stesso petto.
Nessuno capì chi era stato il primo a gridare, ma l'atmosfera festosa fu presto sostituito da espressioni di paura mentre gli ospiti si alzavano dalle loro sedie e si spostavano indietro di qualche passo.
Xing Mao indicò Cui Buqu e Feng Xiao e gridò con rabbia << Uomini, prendeteli! >>
Cui Buqu rise freddamente << Non serve a nulla che arresti me, cosa avrei mai potuto ricavare da tutto questo? Piuttosto, ieri ho visto il terzo responsabile per le strade della città incontrarsi con qualcuno mentre escogitava un piano per liberarsi di Duan Qigu >>
<< Xing Mao, avevo buone intenzioni quando ho deciso di partecipare a questa festa, eppure mi hai teso una trappola! >> il volto di Duan Qigu si era oscurato e le due guardie che si era portato dietro presidiavano i suoi fianchi, come se avesse paura che Xing Mao potesse attaccarlo improvvisamente.
<< Non centro nulla in quanto è accaduto! >> urlò di rabbia Xing Mao.
SeDuan Qigu fosse morto per davvero durante il banchetto nulla avrebbe potuto scagionarlo, tutti avrebbe pensato che fosse lui il colpevole.
Xing Mao però non era il tipo che avrebbe usato un sotterfugio simile, ricorrendo ad una bella donna per avvelenarlo; piuttosto avrebbe adottato un approccio più diretto e decisamente violento. Inoltre quel giorno era il compleanno della sua vecchia madre e tutti in città sapevano quando lui l'amasse, non sarebbe mai stato capace di commettere un omicidio davanti ai suoi occhi.
Tuttavia, dato che ora si trovavano in quella situazione, indipendentemente da chi fosse stato il mandante di quel tentativo di omicidio, se Duan Qigu fosse effettivamente morto quel giorno, avrebbe potuto senz'alto rilevare molti degli affari di cui si occupava la famiglia Duan che senza il loro leader, si sarebbero trovati nella stessa situazione di un'aquila con un'ala spezzata. O non faceva nulla o portava a termine la faccenda in modo spietato fino alla fine...
Mentre i suoi pensieri vorticavano intorno a questa idea gli occhi di Xing Mao si oscurarono, come se al loro interno fosse in corso una tempesta.
Tutti e tre i responsabili che lavoravano con Xing Mao ormai da anni erano perfettamente in grado di anticipare i suoi pensieri; se il primo era stato messo al tappetto di Feng Xiao, il secondo capì all'istante cosa stava ponderando il suo maestro e con un battito di mani fece chiudere i ranghi alle guardie del maniero che sbarrarono tutte le uscite della sala interna.
Aspettavano a quel punto solo l'ordine di Xing Mao per attaccare Duan Qigu ed ucciderlo sul posto. Anche se l'uomo era un eccellente artista marziale, con solo due subordinati al suo seguito sarebbe stato impossibile sfuggire.
Duan Qigu era consapevole che quella situazione non gli era favorevole. Era venuto alla festa convinto che Xing Mao non avrebbe mai osato attaccarlo pubblicamente durante quell'evento, ma non poteva immaginare quanto sarebbe accaduto.
Che la coppa avvelenata fosse stata o meno un'idea di Xing Mao non era più importante, perché lo stesso secondo responsabile poteva vedere chiaramente la volontà di uccidere Duan Qigu sul visto del suo maestro.
Forse era davvero arrivato il giorno della sua morte?
Il primo responsabile proprio in quel momento non riuscì più a trattenere un verso di dolore.
Feng Xiao sorrise << Forse ho usato un po' troppa forza, ma chi ti ha detto che potevi mettere le mani addosso a mio marito? Ora ne paghi le conseguenze! >>
Mentre la sua voce si dissipava nell'aria il corpo del primo responsabile cadde a terra, immobile. Il corpo di Feng Xiao si mosse veloce; il secondo responsabile sentì solo una folata di vento prima di riuscire ad allungare una mano per scontrare il palmo della sua mano con quella dell'altro uomo. Cadde all'indietro mentre una bocconata di sangue gli saliva dal petto e gli usciva violentemente dalla bocca.
Feng Xiao, completamente illeso, si rivolse a Xing Mao << Puoi vederlo con i tuoi occhi! Anche se la tua gente ci circondasse potrei andarmene da qui senza un graffio e, se lo volessi, potrei portare via Duan Qigu senza problemi >>
Da quando in una piccola cittadina come Qiemo vi era un maestro come quello, dalle impareggiabili arti marziali? L'uomo che si era definito nipote del re di Kucha era ovviamente debole e indifeso ma nessuno avrebbe mai sospettato che la moglie al suo fianco si rivelasse un combattente così abile.
Lo stesso Duan Qigu, che si riteneva niente male, non sarebbe mai stato in grado di vincere contro quella persona.
Da dove proveniva davvero quella coppia?
Xing Mao era allo stesso tempo scioccato e arrabbiato << Chi siete davvero voi due? >>
<< Sono ovviamente una bellezza >> rispose Feng Xiao, prendendo un fazzoletto dalle sue vesti per asciugarsi la mano, facendolo poi svolazzare a mezz'aria come un'orchidea che sboccia; il fazzoletto cadendo si posò esattamente sulla testa del primo responsabile.
Cui Buqu si rivolse a Xing Mao in modo chiaro << Piuttosto di preoccuparti di chi siamo noi, dovresti preoccuparti di chi si trova all'interno della tua casa. Da quello che so Duan Qigu ha due figli ormai cresciuti e con un'attività in proprio; se lui muore qui, oggi, suo figlio maggiore erediterà tutto e la volontà di vendicare suo padre lo renderà  il tuo nemico numero uno; alla fine godresti solo di una vittoria di Pirro. Ragiona, tra i due litiganti, chi è che gode? >>
Anche Duan Qigu era arrivato alle medesime conclusioni ma restava sospettoso nei confronti di Xing Mao e manteneva la guardia alta.
L'espressione contrastante di Xing Mao piano piano si sciolse. Dopo un attimo di silenzio disse immediatamente al primo responsabile << Chiama qui Peng Xian; non importa cosa stia facendo, usa qualunque metodo ma portalo qui, vivo >>
Anche se il braccio del primo responsabile era stato rotto da Feng Xiao, con tutto il trambusto che si era creato nel maniero, non era ancora riuscito a farlo medicare, quindi si alzò in piedi e sopportando il dolore, andò subito a cercare il terzo responsabile.

Quella che doveva essere una piacevole festa si era trasformato in qualcosa di molto diverso.
Xing Mao inspirò profondamente, sopprimendo nel suo petto un vortice di impazienza e chiedendo ad uno dei suoi uomini di accompagnare la madre a riposare.
Poi si rivolse ai suoi ospiti << Mi spiace molto per quanto è successo oggi; appena il colpevole sarà catturato sarà mia premura scusarmi personalmente con ognuno di voi. Per ora sedetevi e mangiate qualcosa per calmarvi >>
Ma naturalmente nessuno degli ospiti era dell'umore per tornare a festeggiare, potevano solo sedersi rigidamente sulle sedie in attesa; alcuni ospiti avrebbero voluto andarsene ma era chiaro che in quel momento nessuno avrebbe potuto lasciare il maniero.
Xing Mao si rifiutava di credere che il terzo responsabile lo avesse tradito, ma considerando che tutto l'evento era stato organizzato da lui, sarebbe stato davvero difficile per l'uomo sottrarsi alle responsabilità di quanto accaduto:
Tuttavia l'intera questione presto si sarebbe rivelata ancora più complicata di quanto immaginasse.
Dopo un po' il primo responsabile tornò di corsa, e nonostante avesse fatto un lungo pezzo correndo il suo volto era più pallido di prima. Quando Xing Mao vide l'espressione sul suo viso capì immediatamente che qualcosa non andava
Appena l'uomo gli fu vicino infatti disse << Peng Xiang si è suicidato! >>

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La situazione si fa sempre più ingarbugliata! Ehi, ma nessuno può toccare Cui Buqu davanti a Feng Xiao! :P


Peerless (Wúshuāng) di Meng Xi Shi (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora