Capitolo 50
Zhong Haomiao aveva detto che Yan Xuexing non era rientrato al tempio Qiyue; dove fosse andato nessuno lo sapeva, del resto una volta terminato il loro addestramento, a meno che non facessero gli eremiti all'interno delle montagne, i discepoli venivano autorizzati a vagare per il mondo in modo da acquisire esperienza; l'uomo poteva essere tornato nel territorio della dinastia meridionale o altrove; vi erano comunque buone possibilità che non si trovasse più a Qiemo.
Zhong Haomiao aveva espresso in modo piuttosto acceso la sua opinione in merito al fatto che Yan Xuexing, essendo discepolo di una rinomata setta nonché la persona che in passato aveva aiutato il suo Maestro, non poteva in alcun modo aver ucciso un innocente; doveva esserci qualcosa che ancora non sapevano che lo avrebbe del tutto scagionato o, più semplicemente, la persona che aveva partecipato alla festa, non era nemmeno Yan Xuexing.
Tuttavia le sue parole non erano molto importanti; ciò che contava in quel momento era trovare Yan Xuexing! Una volta fatto questo la maggior parte delle riposte sarebbero arrivate da sole.
Una festa perfetta rovinata! A Xing Mao sembrava che la testa potesse esplodere se pensava alla questione in cui ora si trovava coinvolto. Sospirò, si voltò verso Duan Qigu e Gao Yi, e disse << Sono estremamente dispiaciuto, qualcuno che apparteneva alla mia gente si è disonorato. Fratello Duan deve essere scioccato da quanto accaduto; una volta che la questione sarà risolta verrò personalmente a porgervi le mie scuse formali. Chiedo perdono ad entrambi >> poi rivolgendosi al primo responsabile ordinò << Apri la cassaforte e portami due oggetti d'oro >>
L'antenato di Xing Mao era un re del resto e anche se la sua gloria non era paragonabile, la ricchezza che possedeva nei suoi cavou era quella di un intero regno.
Gli oggetti che vennero portati dal primo responsabile erano dei veri tesori, qualcosa che Duan Qigu non sarebbe stato in grado di ottenere nemmeno in tre generazioni. Ma l'uomo sbuffò e si accomiatò dicendo << Non ce n'è bisogno! Vi saluto e spero che presto mi farete sapere il seguito della faccenda >> e arrotolandosi le maniche fece per andarsene, come se non volesse restare in quel luogo un minuto di più.
Duan Qigu inizialmente non pensava che Xing Mao avesse intenzioni omicide nei suoi confronti, altrimenti non si sarebbe nemmeno presentato alla festa; ma dopo che la giovane ancella aveva tentato di ucciderlo, lo sguardo che aveva visto nei suoi occhi era qualcosa che sapeva avrebbe pensato lui stesso a parti inverse. Se Feng Xiao non fosse intervenuto Duan Qigu era consapevole che a quell'ora sarebbe stato un uomo morto.
Mentre ragionava su queste cose si voltò verso Feng Xiao e Cui Buqu per ringraziarli, anche se nel suo cuore nutriva ancora molti sospetti sulla loro reale identità; era convinto che un membro della famiglia reale di Kucha non avrebbe mai saputo come esaminare un cadavere!
Tuttavia era consapevole che tirare fuori quella questione adesso non sarebbe stata di alcun beneficio; si ripromise di indagare più a fondo una volta che quella storia fosse stata risolta.
Mente stava per oltrepassare la porta sentì qualcuno che lo chiamava << Fratello Duan, aspetta >>
Duan Qigu non si voltò e continuò a camminare verso la sua carrozza; fu così che ancora una volta poté sperimentare le abilità di Feng Xiao.
L'uomo arrivò alle sue spalle come una folata di vento e prima ancora che le sue guardie del corpo potessero rendersene conto, aveva già fermato Duan Qigu con una mano sulla spalla.
Duan Qigu era un grande artista marziale e durante l'arco della sua vita aveva sconfitto molti avversari; nonostante la vita agiata che conduceva, era consapevole che vi erano molte persone che lo volevano morto, quindi non aveva mai cessato di esercitarsi. Allungò una mano per scrollarselo di dosso ma sentì le sue braccia intorpidirsi e la sua spalla bloccata in una morsa; il suo corpo rifiutava di muoversi! Si voltò incrociando lo sguardo di Cui Buqu.
Cui Buqu ignorò l'espressione compiaciuta con cui Feng Xiao lo stava guardando e chiese direttamente a Duan Qigu << Sai che Yu Xiu voleva ucciderti? >>
<< E chi sarebbe Yu Xiu? >> chiese l'altro, aggrottando le sopracciglia e sembrando genuinamente confuso.
Cui Buqu con quella domanda aveva avuto l'intenzione di coglierlo di sorpresa per poter scorgere sul suo volto un indizio che lo aiutasse a capire cosa stesse tramando, ma non vide niente: era evidente che non sapesse davvero chi fosse Yu Xiu e questo era molto strano.
Cui Buqu a quel punto cambiò discorso << C'è del rancore tra te e Yan Xuexing? >>
<< Negli ultimi dieci anni ho fatto molti viaggi e ho qualche ruggine con la setta Tianshan, ma non conosco nessuno dell'Accademia del Palazzo di Linchuan. Mio signore, ti ringrazio per l'aiuto ma forse dovresti rivolgere le tue domande a Xing Mao, visto che tutto è accaduto all'interno del suo maniero >> rispose Duan Qigu con espressione fredda.
Appena finito di parlare si voltò e salì sulla carrozza; questa volta Feng Xiao non lo fermò, limitandosi a guardarlo andare via.
<< Se non conosceva né Yu Xiu né Yan Xuexing come mai la sua espressione è cambiata quando ha sentito il suo nome? Può essere che abbia qualche idea su chi sia la persona che ha tentato di ucciderlo? >> domandò Feng Xiao con l'eccitazione nella voce.
Dopo che Duan Qigu se ne fu andato, visto che non era possibile che Xing Mao potesse continuare a trattenere i suoi ospiti, tutti ne seguirono l'esempio.
Alla fine quella festa di compleanno turbolenta si era conclusa quasi in modo tranquillo.
Xing Mao tuttavia era estremamente turbato; in quella giornata, oltre a rendere omaggio a sua madre, voleva aumentare la sua gloria e approfondire il suo dominio sulla città, invece si era ritrovato a vergognarsi.
In meno di un giorno la notizia si sarebbe diffusa in città e tutti avrebbero saputo che era accaduto qualcosa di grave con i suoi subordinati o, peggio, che aveva tramato alle spalle di Duan Qigu e Gao Yi, per diventare l'uomo più potente di Qiemo.
Se la sua intenzione fosse stata davvero quella non si sarebbe fatto problemi, ma dato che le cose non stavano così, non sapeva come uscirne.
E ora Duan Qigu avrebbe potuto anche escogitare una vendetta per regolare i conti.
Mentre ragionava su queste cose, l'uomo fu interrotto dal primo responsabile << Maestro, c'è qualcuno che vorrebbe incontrarvi >> e gli pose un biglietto da visita.
L'uomo aveva ancora il braccio che gli era stato rotto da Feng Xiao malamente fasciato in quanto era stato impegnato fino a quel momento ad congedare gli ospiti.
<< Mandalo via >> disse con impazienza Xing Mao, rifiutandosi persino di guardare il biglietto da visita.
Il primo responsabile rispose << Ha detto che appena vedrai questo biglietto, vorrai vederlo >>
Xing Mao a quelle parole prese il biglietto tra le mani e lo guardò; immediatamente sul suo viso comparve un'espressione incredula.
<< Maestro? >> lo richiamò il primo responsabile.
Xing Mao chiuse rapidamente la mano intorno al biglietto << Fallo entrare >>
Così l'ospite fu rapidamente fatto accomodare nella sala. Era un uomo alto ed elegante, che subito, per dimostrare il suo rispetto nei confronti del padrone di casa, si tolse il cappello con il velo che gli nascondeva il volto.
Xing Mao non era particolarmente interessato dal vedere che aspetto avesse ma quando i suoi occhi si posarono su quel viso disse << Tu non sei di Göktürk >>
L'uomo rispose con tono amichevole << Il mio aspetto non corrisponde ai canoni degli uomini di Göktürk, è vero. Comunque questo non ha importanza, dato che l'umore del Maestro Xing non è dei migliori inizialmente non volevo nemmeno venire ma...>>
Xing Mao lo interruppe con impazienza << Risparmia queste sciocchezze!>>
L'uomo sorrise senza dare peso a quella scortesia e sempre con voce gentile continuò dicendo << Quello che volevo dire al Maestro Xing è che ha perso un'ottima occasione. Ora Duan Qigu sospetta di te e non aspetterà che tu agisca nuovamente, ma si muoverà più velocemente >>
<< Pensi di potermi abbindolare con queste frasi? Non sono un novellino, non mi alleerò con un Göktürk e non ho bisogno che i Göktürks facciano qualcosa per me! >> disse freddamente Xing Mao.
L'altro sorrise << Maestro Xing, davvero dopo tutti questi anni non hai mai pensato di ristabilire il potere e la gloria di cui godevano i tuoi antenati? Pensi che l'Imperatore Sui permetterà a Qiemo di continuare così? Appena avrà vinto contro i Göktürks verrà a reclamare questa provincia e temo che quando ciò accadrà il Maestro Xing farà la stessa fine del suo antenato, divenendo come un cane errante che ha perso la sua famiglia >>
Xing Mao gridò con rabbia << Sparisci dalla mia vista! >>
Appena le sue parole risuonarono le guardie accorsero immediatamente per trascinare via l'ospite ma prima che potessero anche solo allungare una mano per toccarlo, una folata di vento forte li fece ruzzolare via.
Il primo responsabile, scioccato, allungò la mano del braccio non ferito per afferrare quell'uomo; fu incredibilmente rapido, una velocità non visibile all'occhio umano ma l'ospite capì al volo le sue intenzioni e bloccò con precisione il polso del primo responsabile, usando solo pollice e indice. Da quel momento anche la seconda mano dell'uomo divenne inutilizzabile.
Xing Mao a quel punto rimase in silenzio consapevole che le abilità marziali dell'ospite erano paragonabili quasi a quelle di Feng Xiao; anche se tutte le persone presenti nel maniero si fossero riunite contro di lui probabilmente non ci sarebbe stato un avversario al suo pari.
Quando l'uomo si accorse che Xing Mao sembrava più ben disposto ad ascoltarlo, tornò a parlare con una voce gentile e un'espressione che diceva più o meno "se sapevi che sarebbe finita così fin dall'inizio perché non hai ceduto prima?"
<< Maestro Xing, sai chi erano realmente quelle due persone che si sono finte parenti del re di Kucha? >> gli chiese.
Xing Mao si accigliò << Sapevo che erano identità sospette! Erano uomini di Duan Qigu? >>
L'ospite scosse la testa << Dopo che Yang Jian è diventato imperatore della Dinastia Sui, ha instituito un ufficio chiamato Casata delle Lame mentre l'imperatrice Dugu ha fondato l'Ufficio Zuoyue. Sebbene siano dipartimenti separati il loro scopo è il medesimo; non solo hanno molto potere ma possono prendere decisioni in autonomia prima ancora di ottenere il permesso della casa reali e i loro movimenti avvengono sempre sotto copertura; quei due erano il Secondo Comandante della Casata delle Lame e il Comandante in capo dell'Ufficio Zuoyue! Credi che il fatto che si siano presentati entrambi nel tuo maniero sia dovuto solo al fatto che volevano mangiare al tuo banchetto? >> mentre finiva di parlare lo shock trasformava i lineamenti del viso di Xing Mao che non riuscì ad emettere nemmeno un suono dallo stupore.
<< Vuoi dire che sono qui per ordine dell'Imperatore Sui? >> aveva bisogno di tempo per elaborare tutte quelle informazioni.
L'ospite sorrise debolmente << Approfitta di questo vantaggio e potrai stabilizzare il tuo dominio. Ora che ne dici Maestro Xing, di farci quella chiacchierata? >>
Nel frattempo che Xing Mao e il misterioso ospite intrattenevano questa conversazione, Feng Xiao e Cui Buqu erano seduti ad un tavolo della locanda intenti a ragionare.
La festa, che avrebbe dovuto durare fino a notte fonda e concludersi con musica e balli, si era bruscamente interrotta, così quando erano rientrati non era più tardi del pomeriggio. Il sole riscaldava gradevolmente e sul davanzale di una finestra vicino al tavolo vi era un fiore di colore giallo chiaro, che veniva scosso dal vento.
Tuttavia i due uomini non avevano voglia di ammirarlo, nelle loro menti cercavano invece di ricostruire quel puzzle confuso in base ai pezzi che avevano a disposizione.
Cui Buqu aveva scritto un elenco di nomi su un pezzo di carta; la sua mano era elegante e anche la sua calligrafia risultava eccellente. Sebbene Feng Xiao non lo ritenesse bello a suo pari, gli piaceva poter ammirare uno scenario diverso, quindi sorrise mentre lo scrutava con vivo interesse e concentrazione.
L'elenco partiva da quando Cheng Cheng e il subordinato di Xing Mao erano morti al momento in cui avevano visto Yu Xiu confabulare per strada con il terzo responsabile fino al tentativo di omicidio di Duan Qigu e la morte di Peng Xiang. Dopo aver scritto i nomi di tutti cerchiò quello di Yu Xiu.
<< Se ci fosse stato rancore tra Duan Qigu e Yu Xiu e quest'ultimo avesse voluto sfruttare il terzo responsabile per ucciderlo e successivamente incastrate Xing Mao non ci sarebbe stato bisogno di uccidere Cheng Cheng e Li Fei >> rifletté.
Feng Xiao era d'accordo << Anche se tra di noi ci sono stati solo brevi combattimenti so che Yu Xiu è un uomo con un altissimo senso dell'orgoglio e persone comuni come Cheng Cheng e Li Fei, che non avevano alcuna fama ne erano particolarmente conosciute, sarebbe state solo pedine senza interesse ai suoi occhi e non si sarebbe abbassato a toccarle. Lo stesso vale per il terzo responsabile; se lo avesse ucciso si sarebbe limitato a quello, non avrebbe creato quella messinscena dell'impiccagione. E le parole scritte sui palmi, anche quelle stonano con la figura di Yu Xiu >>
<< Duan Qigu ha detto che non conosceva Yu Xiu e sembrava essere sincero; ma allora perché quando ha sentito il nome di Yan Xuexing è sembrato rimanere di stucco? >> chiese Cui Buqu.
<< Ququ, sai che le persone intelligenti hanno tutte lo stesso difetto? >> disse improvvisamente Feng Xiao.
<< Sentiamo >> rispose Cui Buqu
<< Pensano troppo e i loro ragionamenti deviano in continuazione >> spiegò Feng Xiao.
<< Quelli sono due difetti, non uno >> precisò Cui Buqu, ma Feng Xiao fece finta di non averlo sentito e continuò << Proviamo a partire da una prospettiva completamente diversa, ovvero che l'alleanza di Yu Xiu con il terzo responsabile per organizzare la morte di Duan Qigu e l'omicidio di Cheng Cheng, Li Fei e del terzo responsabile siano due casi a sé stanti che non centrano nulla l'uno con l'altro >>
<< Ha senso. Ma se tu riesci a pensarlo vuol dire che hai appena ammesso di non essere intelligente >> gli disse Cui Buqu.
Feng Xiao gli rivolse un sorriso più carino del fiore sulla finestra << Questo significa solo che sono più intelligente delle persone intelligenti >>
Cui Buqu aveva incontrato molte persone senza pudore nella vita, ma di sicuro non aveva mai trovato qualcuno che oltre alla mancanza di pudore aggiungeva la malsana abitudine di lodarsi da solo durante tutto l'arco della giornata.
Distolse lo sguardo sentendo le mani che gli prudevano, preoccupato di fare qualcosa che sarebbe sicuramente stato considerato imprudente; disse solo << Dopo quanto accaduto Duan Qigu prenderà ancora più le distanze da Xing Mao; la loro relazione è in una fase di stallo imbarazzante, basterà un piccolo fiammifero per appiccare il fuoco >>
Feng Xiao lo squadrò << Da queste parole ho capito che stai già pensando di creare di nuovo problemi >>
<< Ci stai o no? >> si limitò a chiedergli l'altro.
<< Cosa ci guadagno? >> disse Feng Xiao
Cui Buqu rispose senza esitazione e senza battere ciglio con una sola parola << Papà >>
Da quando Feng Xiao era stato costretto a chiamare Cui Buqu papà per ben tre volte nell'uomo si era come scatenata un'ossessione e avrebbe voluto davvero che Cui Buqu si rivolgesse a lui con quel termine di tanto in tanto.
Tuttavia Feng Xiao parve incerto << ..tuo padre è morto; non voglio più essere tuo padre adesso >>
Cui Buqu incuriosito da quella risposta, inclinò la testa di lato << Vuoi essere mia madre allora? >>
Feng Xiao strinse le labbra << Non ho alcun interesse nemmeno a diventare tua madre! Prima dimmi cosa vuoi fare! >>
Cui Buqu sentì gli angoli delle sue labbra che si sollevavano << Abbiamo due possibilità: o non facciamo nulla o, se facciamo qualcosa, lo facciamo in grande! Che ne pensi dell'idea di riunire la città di Qiemo sotto l'autorità della Corte Imperiale? >>
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E buona domanica a tutti!
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Peerless (Wúshuāng) di Meng Xi Shi (Traduzione italiana)
AdventureQuesta è la traduzione della novel bl dell'autrice Meng Xi Shi, autrice anche di "Thousand Autmns"(i due romanzi possono essere letti in modo indipendente, i protagonisti si muovono all'interno dello stesso universo creato dall'autrice) TRAMA: Nel...