Sciocco, quello è solo succo di gelso.

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Capitolo 16

Subito dopo aver terminato la sua invettiva, Cui Buqu si coprì la bocca e iniziò a tossire. I colpi di tosse si susseguirono, diventavano sempre più forti e costringendolo a chinarsi leggermente su sé stesso. Tutto il suo corpo tremava e sembrava che la canna di bambù si trovasse in mezzo ad una terribile folata di vento.
Negli ultimi due mesi il nome del Tempio taoista di Zixia era diventato molto conosciuto all'interno della Città dei Sei mestieri e se è vero che non tutti i presenti all'Asta erano del posto, coloro che lo avevano riconosciuto non esitarono ad intervenire << Maestro Cui state bene? Avete bisogno di aiuto? >>
<< Maestro Cui, per favore scendi! Chiameremo l'ufficio di presidenza! In pieno giorno...non posso davvero credere che esistano persone capaci di comportarsi in modo tanto disgustoso! >> gridò qualcun altro.
Cui Buqu diede ancora qualche colpo di tosse e rise amaramente << Quest'uomo è Feng Xiao della Casata delle Lame; è qui per indagare sul caso dell'omicidio dell'ambasciatore di Khotan. Sostiene che ho qualcosa a che fare con questa faccenda e mi sta tenendo sotto custodia. Anche se andassi dal magistrato in persona sarebbe tutto inutile. Apprezzo comunque la vostra gentilezza >>
Avendo tossito abbastanza violentemente i suoi occhi erano umidi di lacrime, uniti al colorito pallido del suo viso rendevano lo stato di Cui Buqu particolarmente pietoso.
Lo stesso Lin Wei, nonostante i sentimenti che nutriva per Feng Xiao, non poté fare a meno di insospettirsi: possibile che l'uomo che tanto ammirava fosse in realtà un gentiluomo solo in superfice ma nascondesse degli hobby così eccentrici da sfiorare l'orrore? Non solo giaceva sia con uomini che con donne ma aveva una particolare predilezione per i tipi malaticci?
Se la vedeva da questo punto di vista allora anche il fatto che Feng Xiao non si fosse mai interessato a lui aveva un senso. Nel fare mente locale a quando risalissel'ultima volta in cui aveva cercato di attirare la sua attenzione si rese conto di non conoscere nulla del passato di Feng Xiao né delle sue origini e questo lo lasciò sbalordito per un momento. La famiglia Lin era molto vicina alla corte imperiale e la stessa rete di informazioni di Lin Wei era particolarmente rapida ed efficiente. Sapeva a grandi linee di cosa si parlava quando veniva nominata la Casata delle Lame, tuttavia non aveva idea di chi fosse realmente Feng Xiao. Il pensiero di aver avuto fantasie sessuali su di lui, ora che ci ragionava un po' sopra, gli sembrava davvero sconsiderato.

L'Asta della Gilda di Linlang era stata interrotta a metà; il battitore fu preso dal panico e non sapeva come proseguire quando Feng Xiao cominciò a ridere forte.
<< Naturalmente l'ho detto e lo ribadisco! Ho insistito per avervi entrambi: tua sorella è bella e delicata e tu sei intelligente! Perché non posso possedervi egualmente? La Casata delle Lame ha un potere che va ben oltre la legge ordinaria! Cui Buqu, dopo aver istruito tua sorella ora tocca a te, se sei disposto a seguirmi ti garantisco che da questo momento in poi, tutto ciò che desidererai sarà tuo >> la risata malvagia con cui si rivolse a Cui Buqu sembrava intendere che questi davvero possedesse una sorella che era entrata nella casa di Feng Xiao.
Credi di essere l'unico ad avere un piano? Non ci vuole poi molto a lanciarsi pietre uno con l'altro, vedremo chi ha paura di chi.
Cui Buqu rise freddamente << Queste sarebbero abitudini che si confanno ad un gentiluomo? Ho provato a dire a mia sorella che hai degli strani hobby, ma ha sempre rifiutato di ascoltarmi. Adorava togliersi i vestiti e farsi sculacciare da te e le piaceva che facesse male, più era doloroso meglio era. L'hai torturata fino quasi ad ucciderla...scommetto che queste sono cose che sei troppo codardo da far sapere agli altri! >>
L'intera platea di ascoltatori sussultò mentre Pei Jingzhe restava immobile, con il viso inespressivo mentre guardava quei due rovinarsi la reputazione a vicenda, trascinando il nome l'uno dell'altro nel fango.
La bocca di Lin Wei era spalancata e l'uomo era scioccato oltre ogni dire; in cuor suo mai avrebbe immaginato che un uomo rispettoso come Feng Xiao potesse trastullarsi in quel modo! Lui stesso essendo una manica tagliata [N.d.T., persona omosessuale] era visto come "insolito" ma almeno era "normale" sotto altri aspetti...
L'angolo delle labbra di Feng Xiao si contrasse. Pensava di essere piuttosto crudele ma non aveva tenuto conto di trovarsi davanti qualcuno con una mente più veloce e maligna della sua.
I due uomini rimasero a fissarsi, occhi grandi puntati in occhi più piccoli. Dopo un po' Feng Xiao decise che era il momento di lasciare perdere quella storia e occuparsi di quella più seria che tenevano tra le mani; si rimboccò le maniche e parlò al battitore dell'asta << Questa è una questione personale, non è necessario che tutti qui ne siano informati; chi ha dubbi o perplessità in merito può presentarsi alla Casata delle Lame. Dato che l'Asta deve proseguire non possiamo indugiare ancora in questi discorsi, giusto? >>
L'uomo parve riscuotersi da un sogno << S-sì! L'Asta per la giada non è ancora terminata, prego, riprendete tutti posto! >>
Cui Buqu si rimise seduto e sembrava perfettamente calmo. Anche se sapeva di essere nelle mani di Feng Xiao e che quelle circostanze erano fortuite, tutto faceva parte del suo piano.
Stava portando avanti il suo gioco pertanto non poteva semplicemente andarsene, tuttavia colpire e affondare un po' Feng Xiao non gli dispiaceva affatto.
Dopo quanto accaduto tutti sembrarono trovare difficile sedersi e calmarsi; nessuno fece ulteriori offerte per la giada che alla fine divenne di proprietà di Feng Xiao. L'evento proseguì poi con la presentazione di altri oggetti preziosi ma Feng Xiao non partecipò più, limitandosi ad attendere che l'Asta terminasse; poi trascinandosi dietro Pei Jingzhe e Cui Buqu se ne andò, dirigendosi al Maniero Qiushan.

<< Maestro Cui la tua bocca è davvero potente! Ti sono bastate un paio di frasi per rovinare la reputazione del mio signore! >> esclamò Pei Jingzhe mentre ripensava all'incidente accorso all'interno della sala dell'asta e si sentiva un po' frustrato. La sua lingua non era affilata come quella di Feng Xiao e in quel momento non riusciva a pensare a nulla che potesse confutare quelle parole. Se avesse attaccato Cui Buqu non avrebbe fatto altro che dimostrare che l'uomo aveva ragione.
<< Sono ancora sotto l'effetto della droga Naihexiang a causa vostra e questo non è certo paragonabile alle poche frasi dette...proprio ora ho evitato di vomitare una bocconata di sangue in pubblico, ritengo che questo sia già stato un gesto fin troppo gentile nei vostri confronti >> Cui Buqu aveva un colorito pallido ma almeno non era più di quella terribile sfumatura di colore che aveva assunto poco prima. Sedeva in un angolo in pace, calmo come una montagna o un mare placido.
Pei Jingzhe non era soddisfatto << Allora vomita del sangue per farmi vedere che non menti! >>
Ancora prima che finisse di parlare, Cui Buqu aprì la bocca e tossì un liquido color sangue che cadde sulle sue vesti, creando una macchia rossa.
Pei Jingzhe era sotto shock e immediatamente fece un balzo in avanti per controllare come stesse Cui Buqu.
La voce leggera di Feng Xiao gli giunse alle orecchie << Sciocco, quello è solo succo di gelso >>
Pei Jingzhe socchiuse gli occhi e guardò meglio, quella macchia non sembrava rosso scuro come il sangue umano ma più violacea....Cui Buqu sollevò una mano per asciugarsi il succo dall'angolo delle labbra senza mostrare alcun rimorso per essere stato sgamato << Stavo quasi per soffocare >>
La bocca di Pei Jingzhe si contrasse mentre si ricordava che durante il corso dell'Asta, una cameriera aveva portato alcuni drink e Cui Buqu aveva effettivamente ordinato una tazza di succo di gelso. L'idea che l'uomo lo avesse tenuto in bocca fino a quel momento semplicemente per poi sputarlo quando gli fosse venuto comodo era sconcertante, non era poi nemmeno così facile da realizzare.
Feng Xiao sorrise << Ququ ora sei ancora più piacevole alla vista; davvero non vuoi prendere in considerazione l'idea di trasferirti alla Casata delle Lame? La posizione di quarto comandante ti aspetta! La mia parola da gentiluomo ha più valore dei migliori cavalli da corsa, indipendentemente dalla loro velocità e potenza >>
Cui Buqu rispose acido << Tu sei considerato un gentiluomo? >>
<< Va bene, come preferisci: non sono un gentiluomo ma un uomo vile. Tuttavia una parola di questo uomo vile può valere almeno due cavalli veloci. O il tuo posto all'interno dell'Ufficio Zuoyue è più importante di quanto abbia immaginato? >> chiese Feng Xiao.
<< Te l'ho già detto, non ho mai sentito parlare dell'Ufficio Zuoyue >> ripeté Cui Buqu.
<< Allora parliamo della giada >> e così dicendo Feng Xiao fece un cenno affinché Pei Jingzhe la posizionasse sul tavolo: sotto la luce del sole la pietra rifletteva i colori dell'arcobaleno ed era così cristallina che ci si poteva quasi specchiare. << Gli uomini che hanno partecipato all'asta per aggiudicarsela, me compreso, erano sei; sai dirmi chi sono? >>
Cui Buqu rispose << Lin Wei della tenuta di Yandang; Zhou Pei, uno dei più ricchi uomini di affari di Khotan; Cui Hao del Clan Boling Cui; Gao Ning, un uomo Goguryeno e Zhang Yingshui del Clan Anlu Zhang >> la sua risposta fu immediata, come se non avesse dovuto nemmeno fermarsi a riflettere; probabilmente aspettava da tempo che Feng Xiao glielo chiedesse.
<< Tra di loro chi pensi possa essere il più sospetto? >> chiese ancora Feng Xiao.
Pei Jingzhe era convinto che Cui Buqu non avrebbe saputo rispondere o che si sarebbe limitato a qualcosa del tipo "Come faccio a saperlo? ", invece fu inaspettatamente collaborativo.
<< Zhou Pei: suo padre è un Göktürk. Secondo alcune indiscrezioni è cugino dell'artista marziale Fo Shou, numero uno di Kahn Ishbara. E poi l'uomo Goguryeno, Gao Ning. >>

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Comincio a provare pietà per Pei Jingzhe che si trova continuamente in mezzo alle baruffe di questi due , ehehehe


Peerless (Wúshuāng) di Meng Xi Shi (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora