E ora in che modo quell'oleandro risolverà il problema?

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Capitolo 18

Era già abbastanza impegnativa l'idea di dover dare la caccia ad una Giada del Paradiso, ci mancava solo doverne cercare una seconda.
Cui Buqu allungò una mano e l'appoggiò sulla pietra, sentendo un freddo formicolio irradiarsi lungo il palmo. Nessuno dei tre aveva mai visto la vera Giada del Paradiso motivo per cui non avevano alcun mezzo per poterne verificare l'autenticità.
Feng Xiao chiese << Cosa ha detto in merito la Gilda di Linlang? >>
<< Ho chiesto ad alcuni esponenti e pare che un vecchio servitore abbigliato con vesti grigie abbia portato la giada in una cassa dall'aspetto anonimo. Ha affermato che si trattava di un cimelio di famiglia e che i suoi padroni stavano affrontando un momento difficile per cui erano costretti ad impegnarlo. Di solito la Gilda non accetta questo tipo di motivazione poiché temono si possa trattare di merce rubata e un fatto simile potrebbe distruggere la loro reputazione; tuttavia Wen Liang ha pensato che se anche fosse stata effettivamente rubata metterla all'asta avrebbe permesso all'eventuale proprietario di riconoscerla e in quel caso l'avrebbe restituita, pertanto l'ha accettata >> raccontò Pei Jingzhe.
Cui Buqu chiese << Nel caso avessero deciso di non metterla all'asta quale altra opzione avevano? >>
<< Secondo le loro regole, l'oggetto viene tenuto in custodia per un anno; se entro quel periodo nessuno viene a reclamarlo allora può essere messo all'asta. Questa volta però, hanno deciso di metterlo subito >> rispose Pei Jingzhe.
Cui Buqu pose un'altra domanda << Il regno di Khotan ha inviato un altro ambasciatore? >>
Pei Jingzhe guardò Feng Xiao e dopo aver ricevuto un cenno affermativo dal suo Comandante rispose << Sì, il Regno di Khotan ha inviato un nuovo ambasciatore che è già in viaggio; ci sono dei nostri uomini che lo attendono a Qiemo. Ma ci potrebbero volere ancora tra i tre e i cinque giorni prima che riesca ad arrivare alla Città dei Sei Mestieri >>.
Questo significava che prima di quel tempo nessuno sarebbe stato in grado di verificare l'autenticità della giada in loro possesso.
Cui Buqu accarezzò il gioiello e disse << Oggi quando ti sei aggiudicato la giada almeno dieci persone ti hanno guardato male a lungo. Tre di loro erano semplicemente scontenti mentre due avevano intenzioni omicide >>
Aveva notato anche questo? Pei Jingzhe era scioccato e non poté fare a meno di chiedere
<< Chi? >>
<< I tre che hanno corrugato le sopracciglia per il dispiacere sono stati Leng Dou della Jinhuan Gang; l'uomo più ricco di Khotan, Zhou Pei e Zhang Yingshui del Clan Anlu Zhang. I due con intenti omicidi erano un Göktürk vestito di nero e un uomo con abiti chiari, tra i venticinque e i ventisei anni, che indossava un cappello di bambù. Non ho mai visto prima queste due persone pertanto non sono in grado di determinare la loro identità >> spiegò onestamente Cui Buqu.
<< Göktürk? >> Pei Jingzhe reagì immediatamente a quella parola mentre Feng Xiao sembrava divertito << Che questa giada sia vera o meno ora è nelle mie mani e immagino che sia normale aspettarsi che una manciata di persone si presenti alla mia porta >>
<< È corretto >> aggiunse Cui Buqu.
<< Arriverebbero fino ad andare contro la Casata delle Lame? >> Pei Jingzhe era agitato.
Cui Buqu emise una risatina di scherno << La Casata delle Lame può avere anche la benedizione dell'Imperatore e i Tre Dipartimenti e i Sei Ministeri possono metterci la faccia, ma alla fine cosa sono di fronte a tutte le persone che vivono nel Jianghu? Stiamo parlando di una pietra che possiede la capacità di resuscitare i morti, chi non sarebbe disposto a tutto per averla? >>
La mascella di Pei Jingzhe si spalancò, avrebbe voluto ribattere ma non riusciva a pensare a nulla da dire.
Feng Xiao si lasciò scappare un leggera risata << Il clima è pungente e fa freddo, sei rimasto fuori così a lungo, perché non entri per prendere un tè? >>
C'è qualcuno fuori?
Pei Jingzhe subito drizzò le orecchie; le sue arti marziali erano buone eppure fino a quel momento non si era accorto che ci fosse qualcuno all'esterno.
La voce di una donna risuonò, leggera come una piuma che plana sull'acqua scintillante
<< Temo solo che la casa sia troppo affollata e non ci sia abbastanza spazio >>
Ecco lì!  Pei Jingzhe si alzò all'istante.
Feng Xiao si limitò a prendere la cassa in cui era stata contenuta la giada e a lanciarla contro la porta della stanza. Naturalmente non era sua intenzione praticare un foro nella porta; una volta che il baule la colpì, questa si aprì da sola: una tecnica che solo gli artisti marziali di alto livello conoscevano. [N.d.T. .....:P ]
Il vento entrò nella stanza da quell'improvvisa apertura. La figura di una donna interamente vestita di giallo e seduta sul tetto della residenza di fronte, riempì i loro sguardi. Sembrava assolutamente tranquilla, senza traccia di nervosismo o paura e lasciava le sue gambe penzolare liberamente in avanti.
<< È piuttosto tardi e mi vergognerei a disturbarti a quest'ora! Tuttavia se Lord Feng fosse così gentile da permettermi di dare un'occhiata alla giada, me ne andrò rapidamente >> disse ancora la giovane.
Pei Jingzhe seguì Feng Xiao fuori dalla stanza e si rese conto immediatamente che la donna vestita di giallo non era sola. Vi erano altre tre persone dislocate sul tetto di sinistra, su quello di destra e sotto un albero. Uno era completamente vestito di bianco e aveva un cappello di bambù con velo che gli copriva anche il viso, il secondo era vestito interamente di nero e non si poteva nemmeno capire di che genere fosse; un altro, vestito di grigio, aveva sfumature gialle nei capelli e da un rapido sguardo si capiva fosse straniero.
Pei Jingzhe si rese conto di avere davanti degli artisti marziali di spessore e che lui non si era accorto di nulla; se fosse accaduto qualcosa la responsabilità non poteva essere che sua. Il suo corpo cominciò a sudare freddo.
La donna vestita di giallo colse il suo nervosismo e rise in modo sottile << Piccolo Signore, non aver paura, non sono venuta qui con loro >>
Cui Buqu tossì piano e uscì lentamente. Rispetto a tutte quelle persone Cui Buqu era strettamente avvolto nei suoi abiti e il suo viso era bianco come la neve; dava l'impressione di un uomo che aveva passato gran parte della sua vita ammalato e che non era certo sarebbe riuscito a sopravvivere nei giorni successivi. Anche i suoi passi erano leggeri, rendendo ovvio che non aveva competenza nelle arti marziali. Inizialmente tutti si voltarono dalla sua parte ma ben presto persero interesse nei suoi confronti.
Feng Xiao si avvicinò con sicurezza a quegli estranei con atteggiamento tranquillo, sembrava come se fosse in attesa di  tutto questo già da molto tempo; i suoi occhi brillavano eccitati.
<< Ce ne sono altri due. Perché non vi mostrate tutti? >> disse.
Gli altri rimasero in silenzio in attesa che gli ultimi due uscissero allo scoperto.
Ma il silenzio durò più a lungo del previsto e alla fine solo un'ombra si fece avanti a passi lenti. Sembrava una donna alta ma metà del suo corpo era ancora nascosto nel buio.
Pei Jingzhe parlò a bassa voce << Chi altro c'è? A cosa serve nascondervi ancora? >>
La donna vestita di giallo intervenne << Quella persona se n'è andata. Se non sbaglio era uno degli assassini dell'organizzazione dei Tredici Padiglioni di Yunhai....>>
A quelle parole gli sguardi di Feng Xiao e Cui Buqu ebbero un leggero tremito; l'Organizzazione dei Tredici Padiglioni di Yunhai era una specie di setta segreta del Jianghu di recente istituzione. Erano mercenari prezzolati che uccidevano dietro compenso ed erano assoldati da coloro che non volevano sporcarsi le mani direttamente. Si diceva che fossero molto abili e a mano a mano che il tempo passava erano diventati sempre più audaci arrivando ad assassinare anche funzionari imperiali. Il mese precedente un uomo all'interno del Ministero di Giustizia era morto; dopo aver indagato, la Casata delle Lame aveva scoperto che si trattava di un omicidio imputabile a quella organizzazione e da quel momento il nome dei Tredici Padiglioni di Yunhai era finito nel registro dei sospetti.
Considerando che un assassino prezzolato svolgeva principalmente compiti illegali rimanendo nell'oscurità, probabilmente nello scorgere la presenza di così tanti artisti marziali altamente qualificati, aveva capito che non sarebbe stato in grado di approfittare della situazione e se ne era andato. Ma ne restavano comunque altri cinque.
Lo sguardo di Cui Buqu percorse l'area circostante ed emise altri due colpi di tosse che servivano semplicemente a mascherare il suo divertimento; era davvero curioso di vedere come quell'oleandro avrebbe risolto il problema.

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Questo capitolo da inizio ad una battaglia che durerà anche per  i prossimi quattro/cinque (ma non mancheranno battutine e scaramucce tra i nostri, come sempre). La traduzione a cui faccio riferimento era un po' caotica sulla descrizione dei personaggi, non potendo accedere all'originale ho fatto del mio meglio per caratterizzarli in modo netto e favorirvi nel riconoscerli dagli abiti e dai particolari, almeno fino a quando non verranno svelati i loro nomi. Per cui ponete attenzione ai colori dei vestiti (giallo, bianco, grigio e nero) alla nostra autrice piace svelare le cose piano piano :P

Peerless (Wúshuāng) di Meng Xi Shi (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora